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4° Edizione
Diz Giu. totali
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200) Dizion. 4° Ed. .
DI SUBITO.
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pag.211



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Esempio: Albert. 28. L'amico non è da lodare di subito, nè di soperchio.
201) Dizion. 4° Ed. .
INDIGNAZIONE
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pag.796



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Esempio: Albert. 26. Dono nascoso spegne l'ire, e dono apparente fa grande indignazione.
202) Dizion. 4° Ed. .
ADERGERE.
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pag.60



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Esempio: Albert. 11. Non ricevono gli stolti gastigamento, ma alla lor via s'adergono.
203) Dizion. 4° Ed. .
ADOPERAMENTO.
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pag.64



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Esempio: Albert. 64. La forma dell'uomo ha molto a vile l'adoperamento della rocca.
204) Dizion. 4° Ed. .
ABBONDANTEMENTE.
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pag.11



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Esempio: Albert. c. 4. Ne dà a tutti abbondantemente, e non lo rimprovera.
205) Dizion. 4° Ed. .
UCCELLATORE
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pag.203



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Esempio: Albert. 25. Fuggi, siccome donnola, di mano, siccome uccello, di guanto d'uccellatore.
206) Dizion. 4° Ed. .
AFFACCENDATO.
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pag.70



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Esempio: Albert. 37. Li pensieri dell'uomo affaccendato, e bontadoso, sempre sono in abbondanza.
207) Dizion. 4° Ed. .
BENIFICENZA, e BENEFICENZA
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pag.417



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Esempio: Albert. 58. Ell'è per lo disiderio benignitade, e per lo compimento beneficenza.
208) Dizion. 4° Ed. .
AVACCEZZA
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pag.326



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Esempio: Albert. 25. Ma non adoperare tanta avaccezza, che turbi la perfezion dell'opera.
209) Dizion. 4° Ed. .
AVACCIO
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pag.326



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Esempio: Albert. 25. Proprietade è di colui, che dà volentieri, di dare avaccio.


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Esempio: Albert. 45. La scienza, ch'è rimossa dalla giustizia, è più avaccio da appellare ingegnamento, che savere.
210) Dizion. 4° Ed. .
MALIVOLENZA, e MALIVOGLIENZA
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pag.133



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Esempio: Albert. cap. 2. Per troppa contenzione l'animo di colui, che ode, si turba, e talora si conduce in malivolenza.
211) Dizion. 4° Ed. .
STUDIO.
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pag.786



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Esempio: Albert. 2. 9. Lo studio è accostamento di grande animo ad alcuna cosa con grande volontà.


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Esempio: Petr. cap. 8. E Fulvio Flacco, Ch'agl'ingrati troncare a bel studio erra.


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Esempio: Cas. rim. canz. 2. Forse (e ben romper suol fortuna rea Buono studio talor) nella dolce onda, Ch'i' bramo tanto ec.


4) id: fffc2d962209480ba4df7ac34631c4c9)
Esempio: Buon. Fier. 5. 4. 2. Fermandoci a veder cose curiose, Opre d'arte, e capricci di natura, Onde s'orna il suo studio,e que' be' libri, E peregrini, ond'è ricco 'l suo studio.


5) id: f8a5dcd180d3493f9430a0340a85062e)
Esempio: G. V. 7. 3. 2. Ma Carlo, come franco, e ardito signore, si mise a passare, non guardando agli aguati, dicendo uno proverbio, ovvero sentenzia di filosofo, che dice: buono studio fa prod'uomo, e rompe rea fortuna.
212) Dizion. 4° Ed. .
EVENIMENTO.
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pag.324



1) id: a98011be32ff4e42a42d78a960e19ebf)
Esempio: Albert. 2. 45. È da schifare la battaglia, perchè varj, e dubbiosi sono i suoi evenimenti.
213) Dizion. 4° Ed. .
ORRIDEZZA.
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pag.434



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Esempio: Albert. 2. 45. La vendetta, la guerra, e la battaglia, sono da essere avute in orridezza.


2) id: 941364cb1e074603963ec77f83f9f17f)
Esempio: E Albert. 2. 48. Quì non si dee trattare dello giudicio divino, nè dell'orridezza della ragione, ma della benignità della pace.
214) Dizion. 4° Ed. .
LAIDARE.
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pag.8



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Esempio: Albert. 2. 36. Li quali nimici te, e la tua anima ec. di cinque ferite laidettono.
215) Dizion. 4° Ed. .
PROROMPENTE.
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pag.750



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Esempio: Albert. 2. 11. Non hanno misericordia nel furore prorompente in assaglimento di colui, che è ingiurato.
216) Dizion. 4° Ed. .
CONCEDUTO
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pag.737



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Esempio: Albert. 2. 28. Non pare, che si pergiuri chi per cagione conceduta viene meno del saramento.
217) Dizion. 4° Ed. .
VOMICARE
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pag.329



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Esempio: Albert. 2. 36. Trovasti mele, mangiane, che ti basti, nè per ventura saziato tu lo vomichi.
218) Dizion. 4° Ed. .
GONFALONIERE, e GONFALONIERO
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pag.640



1) id: 2983dfd142d64d0b871a4222e75aa31c)
Esempio: Albert. 24. Quegli, che è stato quotidiano gonfalonier di lussuria, non fia mai gonfalonier di virtude.
219) Dizion. 4° Ed. .
SUPERBIA.
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pag.814



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Esempio: Albert. cap. 48. Ed è la superbia un disiderio di tenersi l'uomo se medesimo troppo buono.


2) id: 37488e75c8924ccca3e9a5c5fde3927a)
Esempio: E Albert. appresso: Ogni superbia è cominciamento di peccato.


3) id: 2ec5193129454e978e35a972d2c0ca0e)
Esempio: E But. Par. 6. 2. Superbia è non volere soggiacere al comune reggimento.