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260) Dizion. 4° Ed. .
VIOTTOLA
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pag.281



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Esempio: Cecch. Inc. 2. 1. O semplice, Che si crede tenermi a Montespertoli Sul carnovale a far fosse, e viottole?
261) Dizion. 4° Ed. .
LESINA
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pag.51



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Esempio: Cecch. Esalt. cr. 4. 7. Il poveraccio s'abbattè stamani Appunto, ch'io compravo i beccafichi Sessanta, tondi come palle lesine.


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Esempio: Cecch. Esalt. cr. 2. 4. Deh conta, Pallottola, Quì a messer Semei la vita vostra, Acciò e' lo faccia accettar nelle lesine.
262) Dizion. 4° Ed. .
MANGIONE
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pag.147



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Esempio: Cecch. Esalt. cr. 4. 12. Eccomi addosso, Senza arrecarmi nulla, tre mangioni, Che papperieno il ben di sette Chiese.
263) Dizion. 4° Ed. .
CAMOSCIO.
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pag.522



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Esempio: Cecch. Esalt. cr. La coscienza ell'è come il camoscio, E' vien per tutti i versi.
264) Dizion. 4° Ed. .
GAMBATA.
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pag.568



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Esempio: Cecch. Donz. 3. 6. Olà Volgete, ecco l'amico, e' si può ire A fasciar. L. Sì, egli ha avuta la gambata.


2) id: 6c25eff99e164329878d55ba16ed7e49)
Esempio: Lasc. Sibill. 5. 13. Io ho avuta la gambata.
265) Dizion. 4° Ed. .
NOZZOLINE
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pag.365



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Esempio: Cecch. Esalt. cr. 2. 1. Due anni, o più vi tien il suocero In nozze, e in nozzoline a casa sua.
266) Dizion. 4° Ed. .
SCIOPERÍO
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pag.399



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Esempio: Cecch. Esalt. cr. 3. 4. Acciocchè 'l verno col patire assai, E poi la state con gli scioperíi Le cose nostre vadano in malora.
267) Dizion. 4° Ed. .
SPARNAZZAMENTO
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pag.637



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Esempio: Cecch. Mogl. 2. 1. Lo sparnazzamento, che vuol mostrare vostro padre di fare, quando men far lo dovrebbe, che ben sapete quanto egli sia misero.
268) Dizion. 4° Ed. .
FRICASSEA
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pag.530



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Esempio: Cecch. Esalt. cr. 3. 7. E poi li statichi Sì fatti non si fanno in fricassea, Ma si serbano ec.
269) Dizion. 4° Ed. .
LUPATTELLO.
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pag.101



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Esempio: Cecch. Esalt. cr. 3. 7. Un lupattello s'abbattè, che un tratto Certi can, che guardavano le pecore, S'azzuffavan tra loro.
270) Dizion. 4° Ed. .
BIETOLA
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pag.430



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Esempio: Cecch. Esalt. cr. 3. 7. Io ti consiglio Da amico, non mangiar bietole. D. La causa? C. L'ammazzano i conigli.
271) Dizion. 4° Ed. .
SPERANZINA
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pag.653



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Esempio: Cecch. Inc. 4. 2. Ben sia venuta la mia speranzina (quì detto altrui per vezzo, nel signific. del §. II. di SPERANZA)
272) Dizion. 4° Ed. .
RABBRENCIARE.
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pag.29



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Esempio: Cecch. Dot. 3. 3. Ma io seppi Da un murator, che e' vi condusse or l'anno Per rabbrenciarla, ch'ella può star poco A stracciarsi.
273) Dizion. 4° Ed. .
PAGLIUZZA.
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pag.461



1) id: b746ecdf5cfd403d841aaddc7f61fe6a)
Esempio: Cecch. Dot. 5. 5. Come una pagliuzza, un bruscolo S'attraversa tra i piedi loro, e' vogliono Irsi con Dio (quì figuratam.)
274) Dizion. 4° Ed. .
CHIESOLASTICO.
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pag.647



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Esempio: Cecch. Esalt. cr. 1. 4. E 'l mio padrone, ec. che è tutto chiesolastico ec. cominciò Già sono più di sei mesi.
275) Dizion. 4° Ed. .
PAGLIAIUOLO.
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pag.461



1) id: ada7152e06554ebbb0ad5fc59bdf44fc)
Esempio: Cecch. Dot. 4. 2. Io tolsi in Bologna duo cavalli Di rimeno, e passando gli ho lasciati Al pagliaiuolo in Borgo san Lorenzo.


2) id: 4e48005148b44261a904681087c64bbf)
Esempio: E Cecch. Dissim. 4. 10. Girar quanti pagliaiuoli, e alberghi ci sono.
276) Dizion. 4° Ed. .
POVERACCIO.
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pag.685



1) id: 39c5b3cd37684c97975493ca2cabba3e)
Esempio: Cecch. Spir. 3. 1. Io vi so dir, che 'l poveraccio ha avuta La mala notte, e arà 'l mal dì.


2) id: fe420b2364a54ef7b8d0ff4b7c999d5e)
Esempio: Malm. 4. 2. Ma se due dì del consueto strame I poveracci mai rimangon privi, E' basta.
277) Dizion. 4° Ed. .
INDIRIZZO
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pag.798



1) id: 857f3362334a47d4b2706e8f04f6c998)
Esempio: Cecch. Spir. 1. 1. Io ho solo un indirizzo, che M'è stato messo per le mani da uno.
278) Dizion. 4° Ed. .
TRANSITO
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pag.129



1) id: 1808c5580e37433eb66edff374e58f70)
Esempio: Cecch. Spir. 1. 1. Quando io giunsi di Levante, Neri Era malato, e si può dire in transito.
279) Dizion. 4° Ed. .
GALUPPO.
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pag.567



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Esempio: Cecch. Dot. 4. 5. Voi il vedrete Da lontano, ch'egli ha un feltro bianco, Un cappel tanto fatto, e un galuppo Colla valigia.


2) id: a116ea4f7dbf423bb429a22d75cb9283)
Esempio: E Buon. Fier. 2. 4. 28. Che per galuppi anch'io gli ho, non romei.


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Esempio: Buon. Fier. 1. 3. 6. Ve' ve' quanti galuppi, Quanta canaglia di scroccon ne scappa A furia di baston.