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4° Edizione
Diz Giu. totali
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380) Dizion. 4° Ed. .
RIMPATRIARE
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pag.184



1) id: e1f40ec91c944596a7a5f5b7292429c7)
Esempio: Cecch. Donz. 1. 1. Determinai rimpatriarmi.


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Esempio: Segr. Fior. Mandr. 1. 1. Deliberai di vivermi a Parigi, e non mi rimpatriare mai.
381) Dizion. 4° Ed. .
MELMA
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pag.201



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Esempio: Liv. M. L'acqua fue piccola, e bassa, e la melma il ritenne con altre minute cose (quì il Lat. ha: tenuis in sicco aqua)
382) Dizion. 4° Ed. .
RINOMINATO
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pag.198



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Esempio: Liv. M. Appresso questo venne il nobil consolo Lucio Papirio Cursore, pregiato, e rinominato, sì per la nobiltà del padre suo, sì per la sua.
383) Dizion. 4° Ed. .
DISCHIERARE
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pag.161



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Esempio: Liv. M. Allora si dichieronno la torma de' cavalieri (dice dischieronno per dischierarono, siccome in Dant. Par. 28. è terminonno per terminarono, e altri simili)
384) Dizion. 4° Ed. .
ASSALTAMENTO
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pag.293



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Esempio: Liv. M. Romolo gli cacciò di sì gran vigore, ch'egli uccise il Re loro, e poscia manomise la città, e la prese nel primo assaltamento.
385) Dizion. 4° Ed. .
SUCCESSIVO
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pag.796



1) id: 03aabab2fd394042ad039da9163b8000)
Esempio: Buon. Fier. 1. 1. 1. Trar piacer nuovo, e successivo spasso.


2) id: b7473038a5874effafcf6eb855a850b2)
Esempio: Buon. Fier. 4. intr. Accoccarla Ho stabilito a tutti, e successivo Circolare.
386) Dizion. 4° Ed. .
STERMINIO
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pag.739



1) id: f1d71aae48b144b9aea53058dc544e29)
Esempio: M. V. 1. 1. In Roma fece grande sterminio de' suoi abitanti.


2) id: 8eafc3a63a114d33b49f900a8814f15e)
Esempio: E M. V. 7. 103. L'altro fratello, che era conte di Vico, di poca virtù, e semplice uomo, vedendo lo sterminio de' fratelli, si partì del regno.


3) id: 51824a62ac7442aba5d01c76f85e5c7a)
Esempio: Tac. Dav. vit. Agr. 395. Vennero finalmente a tale sterminio, che si mangiavano fra loro.
387) Dizion. 4° Ed. .
BENEFATTO
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pag.416



1) id: b7b9a5cfeb014b3e9da0785ce058c144)
Esempio: Liv. M. Noi ci ricordiamo bene, e conosciamo, che tu hai i Re di Roma cacciati; compi il tuo benefatto, lieva di quì il real nome.


2) id: c133d94f308f4838bbca58c90843facb)
Esempio: E Liv. M. appresso: E raccontaro i benefatti, e le cortesíe de' Romani.
388) Dizion. 4° Ed. .
E,
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pag.261



1) id: 3a8e8754ecb3411c87a06a2b242f611b)
Esempio: Bocc. pr. 1. Essendo acceso stato d'altissimo, e nobile amore.


2) id: 2e39f9d20e184b909be9af55762d27c8)
Esempio: G. V. 6. 29. 1. Le dette nazioni ebbono dure, ed aspre battaglie.


3) id: 554479f6bf7a4e77bc0c62f5360e016f)
Definiz: §. I. Talora per fuggire lo 'ncontro delle vocali, dagli scrittori più regolati vi si aggiugne il D; v. i Dep. car. 95. e il Salv. Avvert. 1. 3. 4. 11.


4) id: 81a9f438e4d247cd8da6de83e4d0f05f)
Esempio: Capr. Bott. 3. 49. Il cantar del gallo non ha servito stamane a destarti e?


5) id: 8b5ce8d08ed9438580e01ca030dcb818)
Esempio: Vit. Barl. E quando era compiuto l'anno, e gli cittadini si levavano a romore contra di lui.


6) id: e8a7b187ed2242529f7ae0aa6cc59f4d)
Definiz: §. IV. Tal particella similmente appunto come in quelle lingue, anche nella nostra s'adopera in significanza di diverse particelle, come ANCORA, CHE, COSÌ, NONDIMENO, OLTRE A CIÒ, QUANDO, ECCO, ALLORA, e simili; di che v. il Cinonio.
389) Dizion. 4° Ed. .
INTERCISO, e INTRACISO
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pag.880



1) id: e20684a516ba4ea7979957f284bcbb53)
Esempio: F. V. pr. 1. Per non lasciare la materia intracisa.
390) Dizion. 4° Ed. .
COMPASSIONE
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pag.724



1) id: e3d76b09242a48c789c4b6532d72d41a)
Esempio: Bocc. pr. 1. Umana cosa è aver compassione degli afflitti.


2) id: 410dd363ba9349ae8b9b9642ce1b88e9)
Esempio: Boez. Varch. 4. 4. Portare compassione a coloro, le menti de' quali aggrava, e tormenta la malignità.
391) Dizion. 4° Ed. .
MAISÌ
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pag.125



1) id: 471130f42db148339980f792ac68bae8)
Esempio: Liv. M. Iuno, vuotene tu venire a Roma? gli altri gridarono, che la Reina gli avea sorriso, e aggiugnesi alla favola, che la voce fu udita, dicendo: maisì.


2) id: 215c422af7eb467dbdda8f536ac79e82)
Esempio: Bocc. nov. 1. 24. Mai messere sì, rispuose ser Ciappelletto, che io ho detto male d'altrui.
392) Dizion. 4° Ed. .
INIZZARE
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pag.841



1) id: 17a269c57587482da27edcd1be446b81)
Esempio: Liv. M. Egli fu giovane di cuor fiero, e ardente, e aveva una malvagia femmina per moglie, che tutto 'l dì il pugneva, e inizzava a mal fare.
393) Dizion. 4° Ed. .
PECUNIARIO
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pag.533



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Esempio: Cr. 1. 1. 1. Gli umani corpi debbono a ciascuna pecuniaria utilitade esser premessi.
394) Dizion. 4° Ed. .
PREMETTERE
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pag.700



1) id: 259cce21ae1445488bca2babbbf2767b)
Esempio: Cr. 1. 1. 1. Gli umani corpi debbono a ciascuna pecuniaria utilitade esser premessi.
395) Dizion. 4° Ed. .
INCACIATO
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pag.763



1) id: 601fb7bd26d745189af9ade6f0ae5416)
Esempio: Burch.1. 1. Mille Franciosi assai bene incaciati.
396) Dizion. 4° Ed. .
OBBLIGATISSIMO.
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pag.375



1) id: a87e090647c240c4b573474d97e3c162)
Esempio: Cecch. Mogl. 1. 1. E' gnene resterebbe obbligatissimo.
397) Dizion. 4° Ed. .
CANTAMBANCO.
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pag.537



1) id: 3cb3e72a0db549e48aaf86331f24f7f1)
Esempio: Cecch. Spir. 1. 1. Lo stimava un cantambanco.


2) id: 21e09c9427a4465b92f9453e875792db)
Esempio: Buon. Fier. 3. 1. 9. E l'opra De' cantambanchi in questi giorni è in piazza.
398) Dizion. 4° Ed. .
RIMARITARE
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pag.174



1) id: 3701ca3a6d0f4af986c06ad0aea49911)
Esempio: Ambr. Furt. 1. 1. E' cercan di rimaritarla.


2) id: 9778cdebb4b74cd9abf9c341a9125463)
Esempio: Amor. vis. 21. Adunque a me, giusto è, ti rimarita (parla Medea a Giasone)


3) id: 2ea36a7fd13747cfb96daf8aa6c57cf0)
Esempio: Cron. Vell. 23. Poi si rimaritò a Pepo di Marignano Buondelmonti.


4) id: 6b66c09f516a439b9f819b7514053825)
Esempio: Ar. Negr. 5. 3. Qual ti sia facile Rimaritar a giovane onorevole.


5) id: 2e91acf2e9c44098aa057ebb75e05eac)
Esempio: But. ivi: Ch'a Dio ne rimarita, cioè lo quale dolore ci ricongiugne a Dio.


6) id: ee74ffcf72324fbf9f77bc1e3d6b4a16)
Esempio: E Morg. 28. 130. Però con le sue veste nuziali L'anima in cielo a Dio si rimarita.


7) id: 4f9af32428d642f38ae3f719438cf83e)
Esempio: Bocc. nov. 49. 18. Essendo rimasa ricchissima, ed ancora giovane, più volte fu da' fratelli costretta a rimaritarsi.


8) id: 7f24abe6d50c42ff9aa8d2e59e1e3c98)
Esempio: Dant. Purg. 23. Se prima fu la possa in te finita Di peccar più, che sorvenisse l'ora Del buon dolor, che a Dio ne rimarita.
399) Dizion. 4° Ed. .
DOGLIUZZA.
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pag.230



1) id: 613699c0ee5c47cea55faa3d71602cba)
Esempio: Gell. Sport. 1. 1. Ella cominciava a sentire qualche dogliuzza.


2) id: ae8397cd3e774b38977aabba3cc9578b)
Esempio: E Gell. Sport. 1. 4. Io voglio ec. dirgli, come la Brigida mi ha detto, che ella cominciò stanotte a avere qualche dogliuzza (quì nel signific. del §. I. di Doglia)