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340) Dizion. 4° Ed. .
ATTELARE
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pag.315



1) id: 9b34352197054a35a134f0742a92dcea)
Esempio: Liv. M. E perocch'egli ebbe cagion di combattere, e videsene il più bello, attelò, e apparecchiò l'oste sua.
341) Dizion. 4° Ed. .
BURBANZOSO
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pag.487



1) id: de2ecfb418754d05b43b34b4309e7b61)
Esempio: Liv. M. E come elli fosse burbanzoso in fatti, e in detti, e come elli andava vanagloria cheggendo.
342) Dizion. 4° Ed. .
LODO
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pag.83



1) id: 8647660903be4fad93da3d3c4194c3e5)
Esempio: Liv. dec. 3. E faccendo portare dinanzi a se le robe de' nimici, ch'egli aveva loro spogliate, altrettanto di lodo, e di pregio ebbe Quinzio dentro a Roma.


2) id: eeaff25657b24905ab41c3eaa250f9cd)
Esempio: M. V. 8. 95. Per sentenzia di lodo poterono usare i detti beni quattordici anni.


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Esempio: Vit. Barl. 44. Se fanno niuno bene a' poveri per alcuna paura di disavventura, o per averne amistade, o per lodo della gente.


4) id: 51ea947430bd43709dd2f4d74cbb2842)
Esempio: Lib. Amor. 4. Proponi parole di fuori, le quali alcuna cosa contengano del sollazzo, e del paese, e della generazione, e dà lodora a quella.
343) Dizion. 4° Ed. .
SNELLO
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pag.553



1) id: ae321533e9b84451b7885f3c6f6b7018)
Esempio: Liv. M. Trecento armati per lo suo corpo guardare, i quali egli chiamò snelli (quì corrisponde al Lat. celeres)


2) id: a56f4b6ea9564c348f9031537b27e53d)
Esempio: E Dan. Inf. 12. Noi ci appressammo a quelle fiere snelle.
344) Dizion. 4° Ed. .
INCACCIARE
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pag.763



1) id: 7c6484ea905f47da8ce66705c5ddc994)
Esempio: Liv. M. E primieramente fecero ricessare i nimici, e poi gl'incacciarono, e all'ultimo li misono in tutto alla fuga.
345) Dizion. 4° Ed. .
INCINTO
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pag.779



1) id: 8eed90fcdd854bd4a863ebee1a734a01)
Esempio: Liv. M. Perciocchè egli non sapea, che la sua nuora fosse incinta, dimenticò egli il nipote, quando fece testamento.


2) id: 56b671e210544b6d85017f39cb6d2ff5)
Esempio: G. V. 1. 24. 1. La madre rimase incinta di lui, morto il padre.


3) id: d9058ee8ce7949438d7726c0299c8344)
Esempio: E M. Aldobr. appresso: La femmina incinta, quando ella allatta, sì uccide il fanciullo.


4) id: cae779a7bec6479988e28d5e4e3618a6)
Esempio: M. Aldobr. P. N. 27. Uomini, che si levino di malattíe, e femmina incinta, e uomo ebbro, ec. non si debbono torre sangue.
346) Dizion. 4° Ed. .
SPRONATA
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pag.687



1) id: 13ad26d9632840cc8b704b56a601670b)
Esempio: Liv. M. Assaliro i nemici per sì gran forza, e per sì grande izza, ch'a una spronata gli disbarattaro.


2) id: c97f61a3327b40878e7f28d367ca912e)
Esempio: Tac. Dav. ann. 1. 22. Mossero tali spronate, non pure i Cherusci, ma i vicini.
347) Dizion. 4° Ed. .
ACCOGLITICCIO.
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pag.34



1) id: a1ac203c466d4d1a8ead2777cbbfbff7)
Esempio: Liv. dec. 3. Apparecchiar la sua gente, che si chiamava accogliticcia, siccome di sopra avvevamo detto, perocch'era raunata di diverse contrade, e non aveva avuto certano cominciamento.
348) Dizion. 4° Ed. .
R
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pag.27



2) id: 6cef528cdba148a881ea8582c3312e26)
Definiz: Lettera di suono aspro, e nelle voci, dove è raddoppiata, e frequentata, accresce maggiore asprezza. Consente dopo di se tutte le consonanti nel mezzo della parola in diversa sillaba, come GARBO, BARCA, PERDONO, FORFORA, ORGANO, ORLO, ARME, ORNARE, SERPE, SERQUA, VERSO, CORTE, NERVO, SFERZA; e in tutti questi luoghi ritiene il suo intero suono. Ammette avanti di se nel principio, e nel mezzo della parola, e nella sillaba le consonanti B, C, D, F, G, P, T, V, e fa perder loro alquanto di suono, come BRACCIO, AMBRA, CRUSCA, INCRESPATO, DRAGO, ANDRONE, FRAGOLA, REFRIGERIO, GRATO, AGRO, PRATO, RAPPRESAGLIA, TRAVE, INTRECCIATO, CAVRETTO, SOVRANO; ma l'V è quasi sempre in mezzo della parola. Nel principio della parola riceve ancora la S, come SRADICARE, e allora la S si pronunzia nel suono più rimesso, quale nella voce ACCUSA, di che alla lettera S. Raddoppiasi nel mezzo della parola frequentemente, come CARRO, MARRA, ec.
349) Dizion. 4° Ed. .
NÈ MICA.
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pag.334



1) id: e8103fdbc9a44f9487e7264598ba6251)
Esempio: Liv. M. E se io son dolente, e angosciosa, sì non sarò io nè mica lungamente, ch'io morrò di duolo.


2) id: 1dea6c37815942cd8964f4602d2e47e5)
Esempio: Bern. Orl. 1. 13. 14. Nè mica, per paura il passo allenta.
350) Dizion. 4° Ed. .
DISTORNARE.
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pag.209



1) id: 94a23b3992174d5e8ecbe8c1fe2202b5)
Esempio: Liv. M. Per niente, diss'egli a' consoli, voi vi travagliate di spaventar la plebe, e di distornarla dallo 'ntendimento della novella legge.
351) Dizion. 4° Ed. .
MALEDICO
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pag.130



1) id: 06d39f9fe07c4396a7df0145cf91aed9)
Esempio: Liv. M. Non era partito da lui questo maledico una gittata di pietra, ch'e' cadde del cavallo, e fiaccossi la coscia.


2) id: 2e368a9949484d48872e727ecfcf7985)
Esempio: S. Grisost. Quelli, che disonestamente palpano, o toccano, o corrompono se medesimi, nè soddomiti, nè furi, nè avari, nè ebrj, ne maledici, cioè quelli, che d'altrui mal dicono.
352) Dizion. 4° Ed. .
ROBUSTEZZA
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pag.256



1) id: 4b72db2a665e4532bdafbc34ad328220)
Esempio: Liv. M. Il popolo non potéo sofferire il richiamo, e le lagrime del padre, nè la robustezza, e sicurtà del figliuolo.


2) id: dd05cb51ec964f2eba1f8e70e7adab3f)
Esempio: Tass. Am. 2. 1. Queste mie velate cosce Son di virilità, di robustezza Indicio.
353) Dizion. 4° Ed. .
ASSEMBIARE
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pag.297



1) id: eac01c0cb45a4ab492a5b757ea9a5ae6)
Esempio: Liv. M.Il Re medesimo scusando il giudicamento di questa causa, che tanto disaggradò al popolo, fece assembiare tutto 'l popolo.


2) id: e26413aa76f84200892f645afd8240a6)
Esempio: Tesorett. Br. 1. E 'n voi solo assembiate Son sì compitamente, Che non falla neente.
354) Dizion. 4° Ed. .
URTATA
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pag.338



1) id: 3efd234cc4dd4c6880a17ddeeb922f00)
Esempio: Liv. M. Per lo grande cuore, che i nimici aveno preso contro alli Romani per la mala urtata de' dieci compagnoni.


2) id: ff71bae1b64f4047b574f2c621f671af)
Esempio: Bern. Orl. 1. 9. 51. Baiardo non curò di quell'urtata.
355) Dizion. 4° Ed. .
FEMMININO
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pag.429



1) id: 8be8646caa6d45fbadba48e4eeaa906d)
Esempio: Liv. M. Elli feciono fare un tempio, e dedicare a Fortuna femminina, in rimembranza di femmine, che la città avéno guarentita, e salvata.
356) Dizion. 4° Ed. .
RICESSARE
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pag.134



1) id: 797ff3a8051f4fc88e37ef80fca4bf51)
Esempio: Liv. M. Se noi non sostegnamo quì la forza de' nimici, e non li facciamo ricessare, lo 'mperio de' Romani è perduto.


2) id: a9e118dfb6e34fcd81263004f933d917)
Esempio: E Liv. M. appresso: E primieramente fecero ricessare i nemici, e poi gl'incacciarono, e all'ultimo gli misono in tutto alla fuga.
357) Dizion. 4° Ed. .
ASSEMBIATICCIO
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pag.297



1) id: 655dac23ee1a4079a8644f86de82d866)
Esempio: Liv. M. Come sarebbe la cosa andata, se quella moltitudine di pastori, e di gente assembiaticcia, salvatica, e fiera avesse franchigia avuta?
358) Dizion. 4° Ed. .
PROPENSATO.
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pag.745



1) id: 68442bfe79424acfb56457fb1d1238e8)
Esempio: Liv. M. Io mi sono sì lungamente taciuto, non mica perch'io fossi ben propensato, e bene avvisato di ciò, ch'io dovessi dire.
359) Dizion. 4° Ed. .
SARGANO, e SARGINA
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pag.328



1) id: 9454cb40a7214b7b9e72e9e2bfc7f483)
Esempio: Liv. dec. 3. Queste cose li Duchi disprezzevolmente riprendevano, ma nè trapassare, nè disrompere la salmería opposta, nè a far far luogo alle costipate barde, e alle sargine sopra lor poste era leggiere.