Lessicografia della Crusca in rete

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4° Edizione
Diz Giu. totali
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220) Dizion. 4° Ed. .
DISOBBLIGARE.
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pag.185



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Esempio: Bern. rim. Disobblighinti i tuoi mallevadori.


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Esempio: Fiamm. 4. 3. E così forse ad un'ora a voi mi obbligherò ragionando, e disobbligherò consigliando.
221) Dizion. 4° Ed. .
IMPOVERIRE
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pag.750



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Esempio: Bern. rim. Durar fatica per impoverire.


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Esempio: E Petr. son. 285. O giorno, o ora, o ultimo momento, O stelle congiurate a 'mpoverirme.
222) Dizion. 4° Ed. .
GIOIELLIERE
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pag.608



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Esempio: Bern. rim. 101. Ch'ell'è matricolata gioielliera.
223) Dizion. 4° Ed. .
DIVAMPARE
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pag.218



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Esempio: Franc. Sacch. rim. Ond'io tutto divampo.
224) Dizion. 4° Ed. .
PROFANARE.
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pag.731



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Esempio: Guar. rim. Tu l'amorosa deità profani.
225) Dizion. 4° Ed. .
CONCUBINARIO
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pag.745



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Esempio: Bern. rim. E accusarmi per concubinario.
226) Dizion. 4° Ed. .
ERETICHISSIMO.
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pag.295



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Esempio: Vit. S. Ant. Fautore era, e proteggitore della eretichissima perfidia Arriana.
227) Dizion. 4° Ed. .
PRESMONE.
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pag.709



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Esempio: Vit. S. Ant. Cavóe del tino uno grande vasello di presmone.
228) Dizion. 4° Ed. .
BICORNO, e BICORNE
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pag.430



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Esempio: Vit. S. Ant. Vide nel mezzo del bosco un fauno bicorno.
229) Dizion. 4° Ed. .
ALZATURA.
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pag.142



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Esempio: Vit. S. Ant. Grande nel flagello si era l'alzatura del braccio.
230) Dizion. 4° Ed. .
CURIOSISSIMO
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pag.888



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Esempio: Vit. S. Ant. Era vano uomo, e curiosissimo delle mondane novitadi.


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Esempio: Buon. Fier. 5. 5. 2. Io ho a mente la mia parte. F. E io la mia. E. Suggetto curiosissimo!
231) Dizion. 4° Ed. .
LACCIA
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pag.4



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Esempio: Bern. rim. 1. 31. A rivederci a Ostia a prima laccia.
232) Dizion. 4° Ed. .
DANTE
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pag.12



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Esempio: Tratt. pecc. mort. Quando si fa il patto tra il dante, e 'l ricevente.


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Esempio: Sen. ben. Varch. 2. 3. Allora si dimostra la virtù del dante, allora si conosce la benignità, quando ec.


4) id: 907924e90ac34647881a542100294de2)
Esempio: Bocc. nov. 32. 3. Danti a ciaschedun, che muore, secondo la quantità de' danari loro lasciata da lui, più, e meno eccellente luogo.
233) Dizion. 4° Ed. .
DANTE
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pag.12

234) Dizion. 4° Ed. .
DONNEARE.
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pag.240



1) id: 2ed54bb488a542f3a48f9fe347c0447f)
Esempio: Nov. ant. 79. 1. Levate le tavole, menaronlo a donneare.


2) id: f626e62f96f94f88b0032e8666e3cc14)
Esempio: E Dan. rim. 40. Non moverieno il piede Per donneare a guisa di leggiadro.


3) id: 5f7aa842366f45c38ae1f446126b42aa)
Esempio: Dittam. 1. 12. E Giano appreso a donnear mi prese (parla la città di Roma)


4) id: 57a56e942d464dc8b47031ed67ea9cec)
Esempio: Libr. Mott. Ella non voleva, che attendeva a donnear con M. Ricciardo (quì: fare all'amore, ed è detto della donna coll'uomo.)
235) Dizion. 4° Ed. .
IMPEROCCHÈ
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pag.742



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Esempio: Nov. ant. 54. 5. Imperocchè era diversa cosa a vedere.
236) Dizion. 4° Ed. .
SOTTIGLIARE
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pag.619



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Esempio: Nov. ant. 8. 3. I savj Saraceni cominciarono a sottigliare.
237) Dizion. 4° Ed. .
RALLEGRANZA.
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pag.54



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Esempio: Rim. ant. P. N. Iac. Mostacci da Pisa. Cha avete la mia vita Da gioia partita, e da rallegranza.


2) id: 13c8e0a9b8b94447b80862c1f31a5e7f)
Esempio: Serd. stor. 1. 13. Dipoi ritornato in Congo con grande rallegranza di quella gente, andò egli stesso a abboccarsi col Re con magnifici doni, e nobile compagnía.
238) Dizion. 4° Ed. .
DISFERRARE.
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pag.176



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Esempio: Rim. ant. Pac. Not. P. N. Ferito sono, e la di me ferente Guardi, che non m'ancida al disferrare.
239) Dizion. 4° Ed. .
DISMARRIMENTO.
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pag.183



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Esempio: Rim. ant. P. N. M. Pier. Vign. Membrando ciò, ch'Amor mi fa soffrire, Sento dismarrimento, Ond'io sono al morire.