Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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440) Dizion. 4° Ed. .
TRAFUGGITORE
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pag.120

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Esempio:

Declam. Quintil. P. Il trafuggitore da chiudere è nelle tenebre.

441) Dizion. 4° Ed. .
COGLIERE, e CORRE
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pag.691

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Esempio:

E Petr. 104. E 'n quali spine Colse le rose, e 'n qual piaggia le brine?

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Esempio:

M. Aldobr. All'uscir del bagno conviene, che l'uomo si guardi di non coglier freddo.

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Esempio:

Dant. Par. 12. E moto a moto, e canto a canto colse.

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Definiz:

§. XI. Corre animo addosso a uno, vale lo stesso, che Coglierlo in odio.

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Esempio:

Urb. Quel medesimo giorno colse collo 'mperadore luogo, e tempo, dove ec. a desinare invitóllo.

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Definiz:

§. VIII. Cogliere in odio alcuno, vale Prendere a odiarlo. Lat. odio prosequi, odio habere. Gr. κατεχθραίνειν.

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Esempio:

Fir. Trin. 1. 2. Voi troverete lo speziale per la via, che andrà a corre la misura de' confetti.

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Esempio:

E Bocc. nov. 77. 33. E perchè il giorno quivi non la cogliesse, cominciò a volere smontare della torre.

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Esempio:

Pallad. 3. 17. Queste api portano grande diligenza a far lo mele, e la cera, la quale elle cogliono di diversi fiori.

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Esempio:

G. V. 9. 144. 2. Mandò al suo fratello Arrigo, che era a Brescia, che cogliesse alcuna cagione, e si tornasse addietro.

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Esempio:

Ros. vit. Fil. Pand. Alberto Magno fe una statua di metallo a sì fatti corsi di pianeti, e colsela sì di ragione, che ella favellava.

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Esempio:

Malm. 4. 49. Poichè a dormire ognun sel'era colta Entra in camera, e vien pian piano al letto, E trova appunto il tutto come ho detto.

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Esempio:

Nov. ant. 72. 1. Il Soldano avendo bisogno di moneta fu consigliato, che cogliesse cagione a un ricco giudeo, e poi gli togliesse il mobil suo.

442) Dizion. 4° Ed. .
AMBÍTO.
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pag.149

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Esempio:

Segn. Crist. instr. p. 3. 456. Non sarò facile a tacciarlo di ambíto idolatramento.

443) Dizion. 4° Ed. .
FIORETTO
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pag.469

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Esempio:

Bocc. g. 9. p. 1. Cominciavansi i fioretti per li prati a levar suso.

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Definiz:

§. VI. Fioretto, si dice anche Quella spada senza punta, con cui s'impara a tirar di spada.

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Esempio:

G. V. 9. 291. 1. Mutando il conio con san Giovanni più lungo, e 'l giglio mezzo alla Francesca, senza fioretti, ec. avendo levati i fioretti dentro a' gigli, come sempre erano stati.

444) Dizion. 4° Ed. .
MATTUTINALE
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pag.186

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Esempio:

Declam. Quintil. P. E io allegro del mattutinal sole mi affatico a' continui lavori.

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Esempio:

E Declam. Quintil. P. appresso: Acciocchè la mattutinal rugiada cogliessero.

445) Dizion. 4° Ed. .
ATTENTAMENTE
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pag.316

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Esempio:

Bocc. g. 3. p. 4. Più attentamente le parti di quello cominciarono a riguardare.

446) Dizion. 4° Ed. .
AGRIMONIA.
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pag.100

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Esempio:

Tes. Pov. P. S. Tolga lo 'nfermo nove dì continui a digiuno sugo d'agrimonia.

447) Dizion. 4° Ed. .
ROMANZO
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pag.260

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Esempio:

Bocc. g. 3. p. 10. Quivi dimoratisi, chi a legger romanzi, chi a giucare a scacchi ec. si diede.

448) Dizion. 4° Ed. .
AVVISARE
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pag.354

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Esempio:

M. V. 7. 37. In questo movimento prigioni si fuggirono, che avvisaron M. Loderigo del fatto.

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Esempio:

M. V. 9. 61. E accostati alla terra quelli, che erano entrati, levate le insegne del Comune di Firenze, s'avvisarono insieme.

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Esempio:

E N. ant. num. 3. Dimmi, se t'intendi della virtù delle pietre: qual ti sembra di più ricca valuta? il Greco avvisò, e disse.

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Esempio:

G. V. 10. 29. 7. Per la qual cosa Castruccio, e sua gente forte sbigottirono, e a nulla parte s'ardivano a mettere, nè avvisare poi colla nostra gente.

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Esempio:

Guar. Past. fid. Che questo caso a caso oggi si sia Così incontrato? oh come male avvisi!

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Esempio:

Bocc. Introd. 10. Erano alcuni, li quali avvisavano, che il vivere moderatamente ec. avesse molto a così fatto accidente resistere.

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Esempio:

G. V. 12. 72. 9. Omai potete avvisare, chi sa albitrare, come innumerabile popolo era ritratto per la carestía in Firenze a pascersi.

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Esempio:

Stor. Pist. 6. Uno dì di santo Bartolomeo s'avvisarono insieme presso a casa de' Cancellieri Bianchi, e feciono gran battaglia insieme di lance, di balestra, e di pietre.

449) Dizion. 4° Ed. .
SOVVENENZA
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pag.626

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Esempio:

M. V. 11. 32. Gliene facea a sovvenenza quel tempo, che a lui piacesse.

450) Dizion. 4° Ed. .
PRATELLO
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pag.687

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Esempio:

E Bocc. g. 2. p. 2. Nel fresco pratello venuti, a lei dintorno si posero a sedere.

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Esempio:

Ciriff. Calv. 2. 49. Così dietro a quel suono in un pratello Ebbe veduta una chiara fontana.

451) Dizion. 4° Ed. .
CALERE.
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pag.511

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Esempio:

E Bocc. g. 4. p. 14. E perciò a niuno caglia più di me, che a me.

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Esempio:

M. V. 9. 6. L'utile, e l'onor del comune niente hanno in calere.

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Esempio:

E Dan. Purg. 7. Come dicesse a Dio, d'altro non calme.

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Esempio:

Dant. rim. 45. Or sono a tutti in ira, ed in non cale.

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Esempio:

Tes. Br. 8. 34. Vostre ricchezze facean a voi molte cose mettere in non calere.

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Esempio:

E Bocc.nov. 75. 4. Se vi cal di me, venite meco infino a palagio.

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Esempio:

Lab. 203. Sopra tutte l'altre cose, a cui caluto non ne fosse, era da ridere.

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Esempio:

Dicer. div. Se per biasimo, o per paura d'alcun pericolo tu metti a non calere la salute di tutti i cittadini.

452) Dizion. 4° Ed. .
PROVAGIONE, e PROVAZIONE.
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pag.756

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Esempio:

Rim. ant. P. N. Mess. Rain. d'Aquin. E li versi novelli, Che fan sì dolci, e belli, e divisati, Lor trovati a provagione, A gran tenzone stan per gli arbuscelli.

453) Dizion. 4° Ed. .
GELATA, e GIELATA.
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pag.580

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Esempio:

Rim. ant. P. N. Mess. Rinier. da Pal. La mia favilla in gran fuoco è tornata, E la picciola neve in gran gelata.

454) Dizion. 4° Ed. .
GRANARE
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pag.654

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Esempio:

Rim. ant. P. N. Not. Giac. Vivo in fuoco amoroso, E non faccio, ch'io dica, Lo mio lavoro spica, e non mi grana.

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Esempio:

Franc. Barb. 117. 12. Ancor la spica a cert'ordine grana.

455) Dizion. 4° Ed. .
CICOGNINO.
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pag.660

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Esempio:

Esp. P. N. La cicogna, quando ella è vecchia, che non si possa atare, li cicognini suoi figliuoli sì le traggono le penne.

456) Dizion. 4° Ed. .
ANGELA, e ANGIOLA.
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pag.196

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Esempio:

Dant. rim. Un'angela, che 'n Cielo è coronata.

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Esempio:

Franc. Sacch. nov. 177. Andassono a potare certe sue pergole d'uve angiole, e verdoline, e sancolombane.

457) Dizion. 4° Ed. .
PEZZUOLO
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pag.595

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Esempio:

Mil. M. Pol. Gli tagliarono a pezzuoli quasi d'una libbra il pezzo.

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Esempio:

Libr. cur. malatt. Le radici della malva tagliale a pezzuoli minuti.

458) Dizion. 4° Ed. .
MARINA
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pag.170

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Esempio:

M. V. 1. 2. E nell'altre provincie circostanti a quelle marine dell'Oceano.

459) Dizion. 4° Ed. .
PACE
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pag.454

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Esempio:

Fior. Virt. A. M. Chi non conosce pace, mai non avrà niente.

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Esempio:

M. V. 3. 62. Queste cavalcate non erano degne di memoria, ma per esempio a' popoli, che non sono offenditori, che almeno si guardino, acciocchè non incorrano nell'antico proverbio, che dice: tra la pace, e la triegua, guai a chi la lieva.

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Esempio:

E M. V. 11. 1. Prendendo principio dalla natura, e condizione della pace fedelmente osservata, la quale è certo, fermo, e indubitato fondamento, e grado delle mondane ricchezze, e della mondana felicità; secondo il mondo ella è madre d'unità, e di cittadinesca concordia.

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Esempio:

Sagg. nat. esp.134. E tanto meno arrivavano a potersene dar pace.

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Esempio:

Petr. canz. 20. 5. Pace tranquilla, senz'alcuno affanno, Simile a quella, ch'è nel Cielo eterna.

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Esempio:

Salvin. disc. 2. 162. A che fine dumque egli vel pose, se non perchè quivi si rimanesse suo domestico, e confidente, e a grand'agio, e in santa pace il suo fattore servisse, e contemplasse?

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Esempio:

Bern. Orl. 1. 20. 56. E che liberi sieno a tutti piace, Purchè con Truffaldin faccian la pace.

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Esempio:

Bocc. nov. 8. 4. A que' tempi soleva essere il lor mestiere, e consumarsi la lor fatica in trattar paci.

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Esempio:

Bocc. nov. 20. 19. Anche dite voi, che vi sforzerete? e di che? di farla in tre pace, e rizzare a mazzata?

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Esempio:

Ciriff. Calv. 3. 74. Come Irlacon la vide così tinta, Cominciò a darle del buon per la pace, E disse alcuna paroletta finta.

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Definiz:

§. IX. Dar la pace, Funzione ecclesiastica, che si fa o col far segno di baciarsi, o col porgere a baciare una tavoletta sacra.

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Esempio:

Segn. Pred. 3. 1. M'impone Cristo nell'odierno Vangelo, che a nome suo vi comandi, che voi diate la pace al vostro nemico, che gli rilasciate ogni offesa.

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