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1) Dizion. 5° Ed. .
CERIMONIA e anche CEREMONIA
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CERIMONIA e anche CEREMONIA.
Definiz: Sost. femm. Rito o Forma esteriore osservata nell'esercizio del culto e de' varj atti che gli appartengono.
Dal lat. caerimonia. –
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 111: Nè sieno loro imposte altre cerimonie, se non che si scriva loro, che si astengano ec.
Esempio: Vill. M. 1, 54: E però Santa Chiesa dispensò con lui questa ceremonia, e levollo dal pericolo e dalla spesa.
Esempio: S. Antonin. Lett. 33: Comandò [Iddio] nella sua legge, che ogni anno il quartodecimo dì del primo mese lunare.... ciascuna famiglia dovessi mangiare un agnello arrostito con certe ceremonie.
Esempio: Machiav. Disc. 52: Quelle repubbliche, le quali si vogliono mantenere incorrotte, hanno, sopra ogni altra cosa, a mantenere incorrotte le cerimonie della religione.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 9, 36: Sacra [la Ninfa] con ceremonie alme e divine Il mio corno alla Dea fertile e grata.
Esempio: Baldell. F. Polid. Virg. 5, 302: Piacque a' Romani tutte le sorti del culto divino chiamare cerimonie, dal nome de' Ceriti, popoli della Toscana.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 31: Per lo corrergli delle lagrime a gli occhi, fu più volte costretto a interrompere le sacre cerimonie di quell'atto.
Definiz: § I. Cerimonie diconsi per estensione anche quegli Atti di regola che si osservano in certe funzioni pubbliche, come adunanze, concilj ec., o che si fanno da magistrati, ambasciatori, principi ec., in certe occasioni solenni, come investiture, presentazioni, udienze e simili. –
Esempio: Machiav. Pros. var. 5, 40: Degli eccelsi Signori,.... che in quell'ora la ceremonia facevano dell'entrata loro.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 7, 417: Furono fatte le medesime ceremonie della prima sessione [del Concilio].
Definiz: § II. Cerimonia vale anche Pompa, Solennità, Grande apparato. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 142: Avendo avuto di Puglia un braccio, il quale fu dato loro per lo braccio di santa Reparata, e faccendolo venire con gran cerimonia ec.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 99: Fu [questa capitolazione] con grandissima cerimonia pubblicata nella chiesa maggiore in tra gli ufficj divini.
Definiz: § III. Cerimonie diconsi anche Quelle dimostrazioni d'onore che si fanno a persona privata; ma più spesso prendonsi in senso di dimostrazioni più manierose che schiette; Complimenti. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 326: Gli usai tutte quelle cerimonie sono convenienti ad uno amico della vostra città.
Esempio: Varch. Stor. 2, 210: Avevano gli ambasciadori lettere di credenza a quattro Cardinali,.... da' quali non si cavò altro che cerimonie e buone parole.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 93: I Mandarini.... ammiratissimi del suo così ben favellare e del così acconcio e proprio usar che faceva le lor cerimonie, e manierosi modi di conversare,.... cominciarono ec.
Definiz: § IV. E per Apparenza, Formalità. –
Esempio: Car. Lett. var. 69: Io non vi ho scritto fino a ora, perchè.... i miei occhi non mi lasciano far complimenti per cerimonia.
Definiz: § V. Maestro di cerimonie o delle cerimonie, dicesi Colui che nella corte del Pontefice o di qualche Sovrano, ovvero in qualche istituzione cavalleresca, ha l'ufficio di regolare le cerimonie. –
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 22: Chiamo Paolo Alaleona, suo primo maestro di ceremonie.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 543: Imposero al maestro delle cerimonie che facesse portar una sedia alla sagrestia, e che si provvedesse d'incensieri e di preti estranj.
Definiz: § VI. Star sulle cerimonie, vale Osservare rigorosamente le cerimonie, i convenevoli, e pretendere che si osservino verso di sè.
Definiz: § VII. Senza far tante cerimonie, o semplicemente Senza tante cerimonie, vale Alla semplice, senza fare troppi complimenti; ed anche Senza andar per le lunghe, Senza perder tempo, Alla bella prima. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 17: E senza farmi punte cerimonie,.... Mi hanno legato.