Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 2° Ed. .
CAREGGIARE
Apri Voce completa

pag.156


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
CAREGGIARE.
Definiz: Far carezze, vezzi, vezzeggiare. L. indulgere, Blandiri. dal gr. καῤῥέζειν. V. Flos c. 11.
Esempio: Boc. n. 77. 49. E par loro esser degni d'esser riveriti, e careggiati.
Esempio: E Bocc. n. 79. 47. Molto più gli onorò, e careggiò con conviti
Esempio: M. V. 11. 5. Il più amato è il più careggiato dal popolo.
Esempio: Pist. S. Girol. E se tu vedi, che la moglie dello 'mperadore, eziandio quelle di molto minori Signori, si fanno così careggiare, perchè tu fai ingiuria al tuo sposo Giesucristo, figliuolo di Dio, non careggiandoti.
Definiz: In questo significato diciamo anche CAREZZARE. e ACCAREZZARE.
Esempio: Fir. Disc. anim. Abbracciando, e accarezzando coloro, che per viva fede, singolar virtù, puro amore, ec. s'affaticano, e servono.
Definiz: ¶ Per tener caro, e avere in pregio. Lat. gratum esse:
Esempio: Caval. frut. ling. Le cose, lungo tempo disiderate, più si careggiano, quando si ricevono.
Esempio: ECavalc. fr. ling. appresso. Quando Dio tardi esaudisce, careggia li suo, doni, non li niega [cioè gli fa tener più cari, più pregiati, e migliori, E, Come noi diremmo, gli fa saper buoni].