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1) Dizion. 5° Ed. .
ARTE.
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» ARTE.
ARTE.
Definiz: Sost. femm. Abito acquistato coll'esperienza di poter operare con ragione intorno a qualsivoglia materia.
Dal lat. ars, artis. –
Esempio: Dant. Inf. 9: Chè tra gli avelli fiamme erano sparte, Per le quali eran sì del tutto accesi, Che ferro più non chiede verun'arte.
Esempio: E Dant. Parad. 2: Esperienza.... Ch'esser suol fonte a' rivi di vostr'arti.
Esempio: E Dant. Conv. 301: La natura è strumento dell'arte, siccome vogare col remo, dove l'arte fa suo strumento della impulsione che è naturale moto; siccome nel trebbiare il formento, che l'arte fa suo strumento del caldo, ch'è naturale qualitade;.... e cose sono dove l'arte è istrumento della natura.
Esempio: Bocc. Comm. Dant. 2, 118: Intra 'l mestiere e l'arte è questa differenza, che il mestiere è un esercizio, nel quale niuna opera manuale che dall'ingegno proceda s'adopra;.... arte è quella, intorno alla quale non solamente l'opera manuale, ma ancora l'ingegno e l'industria dell'artefice s'adopera.
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 489: L'arte umana Altro non è da dir ch'un dolce sprone, Un corregger soave, un pio sostegno, Un esperto imitar, comporre accorto, Un sollecito atar (aiutare) con studio e 'ngegno La cagion natural, l'effetto e l'opra.
Esempio: Varch. Quest. Alchim. 15: La natura procede nelle cose intrinsecamente;.... e l'arte, debolissima rispetto a lei, la segue per vedere d'imitarla, ma va per vie esteriori e superficiali.
Definiz: § I. Per similit. dicesi Arte il sapientissimo Magistero, col quale Dio opera nella natura, e anche l'Operare della natura stessa. –
Esempio: Dant. Inf. 11: Natura lo suo corso prende Dal divino intelletto e da sua arte.
Esempio: Petr. Rim. 1, 6: Quel ch'infinita provvidenza ed arte Mostrò nel suo mirabil magistero.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 10: Di natura arte par, che per diletto L'imitatrice sua scherzando imiti.
Definiz: § II. Per quel Complesso di regole, col mezzo delle quali s'apprende qualche disciplina. –
Esempio: Tass. Lett. 1, 88: E come avviene c'una eresia porta seco un'altra, in conseguenza conclude.... che l'arte d'Aristotele sia manca ed imperfetta, ed il poema di Virgilio non solo molto imperfetto, ma molto più imperfetto de l'Ancroia.
Definiz: § III. E per gli Strumenti e Mezzi dell'arte. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 62: Sarebbe stato meglio che 'l detto ser Bonavere non fosse stato notaio; e se pur fu, andare avvisato e fornito con l'arte sua.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 63: Per essere trascurato e non portare l'arte sua a cintola, come è d'usanza.
Definiz: § IV. E per L'effetto o Il prodotto dell'arte, sia dell'uomo, sia della natura. –
Esempio: Dant. Purg. 25: Lo motor primo a lui si volge lieto Sovra tant'arte di natura, e spira Spirito nuovo di virtù repleto.
Esempio: E Dant. Parad. 8: Se ciò non fosse, il ciel che tu cammine Producerebbe sì li suoi effetti, Che non sarebbero arti, ma ruine.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 269: Arti, cioè non sarebbono cose fatte con ordine e con ragione.
Definiz: § V. E per Il modo di fare o esercitare checchessia. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Venimmo al fine ove si parte Lo secondo giron dal terzo, ed ove Si vede di giustizia orribil'arte.
Esempio: Chiabr. Guerr. Got. 15, 1: Or'arme e membra il cavalier diparte, E mostra di battaglia orribil'arte.
Definiz: § VI. E per Artificio, Accorgimento, Astuzia. –
Esempio: Dant. Purg. 10: Qui si conviene usare un poco d'arte.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 215: Con che arte il si faccia non so; ma egli non è in casa uscio sì serrato che come egli il tocca non s'apra.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 22: E va pensando con qual arte in prima Il poter de' Cristiani in parte sceme.
Esempio: Segner. Pred. 441: Forse che non si aiuteranno i demonj con tutte l'arti per farvi allor ben intendere la gravezza di quegli eccessi?
Esempio: Alf. Trag. 2, 208: Coll'arte Pria che col ferro la viltà si assale.
Definiz: § VII. Arte assolutamente si disse già per Malìa, Incantesimo, Sortilegio; onde i modi Far l'arte, Gittar l'arte, per Fare incantamenti; e Saper d'arte, per Sapere di magìa e d'incantesimi. –
Esempio: Dant. Inf. 20: Lì, per fuggire ogni consorzio umano, Ristette [Manto] co' suoi servi a far sue arti.
Esempio: Vill. G. 405: Il detto maestro fece sue arti, e un cappellano del Papa molto sicuro fece portare alle demonia.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 117: A dirti il vero, noi ci abbiamo durato fatica in far l'arte.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 32: A chi volea, le mense erano sparte Senza pagare, e ciascun sì fornito, Che parea quasi incantamento ed arte.
Esempio: Pulc. L. Morg. 22, 102: Malagigi non volle gittar l'arte.
Esempio: Dav. Tac. 1, 76: Lesse come Libone aveva fatto gettar l'arte, s'egli arebbe mai tanti danari che coprissero la via Appia fino a Brindisi.
Definiz: § VIII. Arte per Compagnia d'Artisti. Tutti insieme gli artisti. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 12, 178: Da poi che fu finito [il cartone] e portato alla sala del Papa con gran romore dell'arte e grandissima gloria di Michelagnolo, tutti coloro che sul quel cartone studiarono.... diventarono persone in tale arte eccellenti.
Definiz: § IX. Arti, si dissero in Firenze quei Collegj o Corporazioni d'artieri in cui era diviso il popolo, ed anche i Magistrati che le rappresentavano. –
Esempio: Comp. Din. Cron. 32: Imposono loro [a' Consoli] che ciascuno consigliasse per iscrittura, se alla sua arte piacea che messer Carlo di Valois fusse lasciato venire in Firenze come paciaro.
Esempio: Vill. G. 40: Si fece fare il capannuccio levato in colonne, e la mela e la croce dell'oro sopra, per li Consoli dell'arte di Calimala.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 74: Furono nel principio queste arti dodici, sette maggiori e cinque minori. Dipoi crebbero le minori infino in quattordici, tanto che tutte furono, com'al presente sono, ventuna.
Esempio: Varch. Stor. 1, 167: È ancora da sapere che tutti i cittadini fiorentini andavano necessariamente ciascuno per alcuna delle ventiune arti, cioè bisognava, a voler essere cittadino fiorentino, che o essi o i loro maggiori fussono in alcuna di dette arti stati approvati e matricolati, o esercitandola o no.
Definiz: § X. E per il Luogo dove le Arti si radunavano. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 188: La Badia comincia a sonare, perchè l'arte della lana è presso a quel luogo.
Esempio: Varch. Stor. 1, 396: Ne gli diede una copia [della lettera], la quale si lesse a più giovani della parte degli adirati, nell'arte de' mercatanti ovvero del cambio, vicino alla piazza.
Definiz: § XI. Arti belle, e Arti liberali, diconsi quelle Arti o Discipline, nelle quali opera principalmente l'intelletto, e che hanno per fine la produzione del bello, come Poesia, Musica, Arti del Disegno ec. Si dissero liberali, ed anche arti ingenue, perchè presso gli antichi non potevano esercitarsi se non dagli uomini liberi. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 179: Tutti si volsono l'uno a l'altro, affermando, non che Giotto fosse gran maestro di dipignere, ma essere ancora maestro delle sette arti liberali.
Esempio: Cell. G. Cas. fort. volg. 97: Cercane [un amico] tra le liberali arti, tra li diritti e onesti officj, cercane nelle fatiche.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 18: E in modo all'arti liberali attese, Che quanto il padre o poco men n'intese.
Esempio: Dat. Oraz. Cr. 23: Per difetto del secolo corrotto e delle bell'arti nemico, o sia per natura delle cose mondane infiacchita, si condusse più fiate alla morte vicina.
Definiz: § XII. Arte del dire, vale lo stesso che Arte oratoria. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 207: Di molta fatica, di continuo studio, di molto adoperamento, di più provamenti, d'altissimo senno, di presentissimo consiglio viene l'arte del dire.
Definiz: § XIII. Arte del pennello, trovasi detto per Arte della Pittura. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 126: All'arte del pennello ancora s'appartiene di certi lavorii dipinti in panno lino, che son buoni da guarnelli di putti o ver fanciulli.
Definiz: § XIV. Arte magica, lo stesso che Magìa. –
Esempio: Tass. Lett. 1, 128: Avendo però questo riguardo, che i moti fatti per arte magica, sia magia diabolica o naturale, se ben sono fatti più velocemente, è nondimeno questa velocità ristretta dentro ad alcune leggi di natura.
Definiz: § XV. Arti meccaniche, o manuali, diconsi quelle nelle quali si esercita più la mano che l'opera dell'ingegno.
Definiz: § XVI. Arti mute, son dette poeticam. quelle che non si valgono per materia o strumento principale della parola o del canto, come le Arti del disegno, la Medicina, la Fisica e simili, per contrapposto alla Poesia, alla Musica all'Eloquenza. –
Esempio: Tass. Gerus. 11, 70: Caro alle Muse ancor, ma si compiacque Nella gloria minor dell'arti mute.
Esempio: Menz. Poes. 1, 128: Non è vanto sovrano, Solo nell'arti mute Segnar gran tela di lavoro eletto, Che pure han moto i carmi Ed han colori ardenti.
Esempio: Mont. Feron. 2, 134: Col poter della muta arte paterna Torna [Esculapio] il pudico giovinetto in vita.
Definiz: § XVII. Arte oratoria dicesi l'Arte che insegna a parlare efficacemente. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 488: Avendosi a eleggere chi leggesse in Firenze nell'arte oratoria, Nicolao Nicoli, avendo udita la fama del Filelfo, lo fece eleggere.
Esempio: Tass. Lett. 2, 35: L'arte oratoria non ha per fine necessario il lasciar l'orazioni, potendo ella esercitarsi o innanzi ai giudici, o co 'l popolo, o in senato colla viva voce.
Definiz: § XVIII. Arte prima fu detta la Grammatica, perchè prima nell'ordine di quelle arti che formavano la compiuta istruzione o enciclopedia dei mezzi tempi. –
Esempio: Dant. Parad. 12: Crisostomo ed Anselmo e quel Donato, Ch'alla prim'arte degnò poner mano.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 379: Che si degnò di scrivere sopra la prima arte, cioè sopra la Grammatica, che è la prima che s'impari de le sette arti e scienzie liberali.
Definiz: § XIX. Ad arte, ed anche A bell'arte, posto avverbialm., vale Artatamente, Con artifizio, ed altresì Furbescamente, Ad inganno. –
Esempio: Vill. M. 4, 242: Non ostante che da messer Giovanni da Oleggio.... avessono avuto aiuto alla loro guerra seicento barbute, le quali ritennono ad arte con ingegno al soldo loro.
Esempio: Petr. Rim. 2, 11: Dal laccio d'or non fia mai chi mi scioglia, Negletto ad arte, inannellato ed irto.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 580: Fu dal cardinale Ubaldini e da' suoi consorti alle lor castella amorevolmente raccolto, e per alcun tempo ad arte trattenuto e vezzeggiato molto.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 27: Ma son del suo partir tra 'l vulgo ad arte Diverse voci poi diffuse e sparte.
Esempio: E Tass. Lett. 1, 168: Nota una cosa messer Flaminio, la quale a bell'arte fu fatta da me.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 153: Altri pensarono che 'l Drascovizio a bell'arte dilatasse le petizioni.
Esempio: Menz. Poes. 2, 326: Sorti or triste, or buone Fingendo ad arte, arco d'inganno tende.
Definiz: § XX. Far arte di checchessia, vale Farne mestiere, Farne professione, e anche, come dicesi talvolta, Farne bottega. –
Esempio: Cas. Pros. 2, 40: Ma ci è un'altra maniera di cirimoniose persone, le quali di ciò fanno arte e mercatanzia, e tengonne libro e ragione.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 104: Ma a colui il quale è ingrato, perchè ne fa arte e non ristora mai benifizio che gli sia fatto,.... non farà un uomo buono e valente, benifizio.
Definiz: § XXI. Fare un'arte, vale Esercitarla. –
Esempio: Cess. Scacch. volg. 24: Se sapranno fare alcuna arte, sì potranno menar la vita loro orrevolmente.
Esempio: Cant. Carn. 6: Il far quest'arte è cosa da garzoni.
Definiz: § XXII. Mettere in arte, vale Ridurre alle regole d'un'arte. –
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 3: Ciò stando così, è chiaro, che chi determina l'altre materie, non fa altro che mettere in arte le cose che son fuori di questa facultà; quello che abbia, dico, ad avere il proemio, quello che la narrazione, o alcun'altra simil parte.
Definiz: § XXIII. Star sopra un'arte, vale Attendervi studiando ogni modo di avvantaggiarsene. –
Esempio: Saccent. Rim. 1, 63: Speri e pretenda Tonton, che sta sull'arte, e la sa fare.
Definiz: § XXIV. Chi dice mal dell'arte, non sarà de' Consoli; proverbio che vale: Chi dice male d'un Instituto, non ne otterrà le onorificenze.
Definiz: § XXV. Chi è stato de' Consoli sa che cosa è arte, Modo proverbiale che dicevasi a chi presumesse insegnare a persona più pratica di lui.
Definiz: § XXVI. Chi ha arte ha parte; proverbio che vale: Chi sa, trova recapito agevolmente dappertutto; onde Non avere arte nè parte, dicesi di chi non ha nè capacità, nè facoltà. –
Esempio: Monet. Poes. 47: Poveri, che volete prender moglie Senza d'avere in voi parte nè arte.
Definiz: § XXVII. Chi non sa fare guasta l'arte; proverbio di chiaro significato. –
Esempio: Car. Comm. 29: Si dice che chi non sa fare guasta l'arte.
Definiz: § XXVIII. Con arte e con ingegno S'acquista mezzo un regno; E con ingegno ed arte S'acquista l'altra parte. Proverbio, che anche trovasi espresso così: Per arte e per inganno Si vive mezzo l'anno; E per inganno ed arte Si vive l'altra parte. –
Esempio: Nell. Iac. Vecch. 2, 12: Con arte e con ingegno si acquista mezzo un regno; e con ingegno ed arte si acquista l'altra parte.
Definiz: § XXIX. Dove manca la natura arriva l'arte; e anche Ove manca natura arte procura; proverbio che si usa a significare, che coll'ingegno può supplirsi al difetto della natura. –
Esempio: Fag. Rim. 5, 208: Acciò possa in questa parte Contemplar ch'arriva l'arte Dove manca la natura.
Definiz: § XXX. Far l'arte di Michelaccio, cioè Mangiare, bere e andare a spasso; dicesi proverbialmente degli sfaccendati e fanulloni. –
Esempio: Papin. Lez. Burch. 146: Fate un'arte, ma non quella di Michelaccio; detto che trae la sua origine da un certo Michel Panichi, il quale, avendo consumato gran tempo della sua vita negl'impieghi ed affari pubblici, con saggia risoluzione si ritirò al governo delle sue faccende domestiche, senza voler mai più impacciarsi, nè prendersi cura di cosa alcuna.
Definiz: § XXXI. Impara l'arte e mettila da parte; proverbio che dicesi quasi per ammonire altrui, che un mestiere appreso, quantunque di presente non si eserciti, può giovare all'occorrenza.
Definiz: § XXXII. Non bisogna vergognarsi della sua arte. Proverbio che vale: Non solo non bisogna vergognarsi di esercitare l'arte propria, ma bisogna anzi farla con sufficenza e per modo, che non abbiamo a vergognarcene. –
Esempio: Cant. Carn. 1, 76: Chi non è impronto o importuno, Nè i suoi tocchi ben comparte, Toccherà pochi o nissuno, Piuttosto usi in altra parte: Non si vuol mai di sua arte, Gli è proverbio, vergognar.