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Dizion. 1° Ed. .
MOLLE
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MOLLE.
Definiz: | Asperso d'acqua, o d'altro liquore: bagnato. Lat. humectus, humefactus. |
Esempio: | Petr. Son. 213. Non ti sovvien di quella ultima sera, Dic'ella, ch'io lasciai gli
occhi tuoi molli? |
Esempio: | E Petr. Son. 26. Non per l'usata via, Che 'l sonno tenea
chiusa, el dolor molle. |
Esempio: | Dan. Par. 1. Porta de' giunchi sopra 'l molle limo. |
Esempio: | Bocc. nov. 55. 6. Ora essendo essi alquanto andati, e tutti molli veggendosi.
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Definiz: | ¶ Per metaf. benigno, piacevole. Lat. lenis, mitis. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 19. E come a quel fu molle Suo Re, Così fia a lui chi Francia regge.
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Esempio: | Cavalc. medic. cuor. La risposta molle, e dolce rompe l'ira, e la dura, e aspra
suscita furore. |
Definiz: | ¶ Per debole fiacco. Latin. debilis, mollis. |
Esempio: | Com. Inf. c. 20. Perocchè uno, di molle complessione, hae molte lineazioni nelle
mani. |
Esempio: | Mor. San. Greg. Così è ciascuno Santo, che, quando non è tocco, par molle, e da
niente. |
Definiz: | ¶ Per morbido, delicato, effeminato. Lat. mollis. |
Esempio: | Dan. Par. 19. Vedrassi la lussuria, e 'l viver molle. |
Esempio: | Amm. ant. Molle è il colpo dell' appensato male [cioè leggieri] Lat.
levis. |
Esempio: | Dan. Purg. 24. E degli Ebrei, ch'al ber si mostrar molli. |
Esempio: | But. [cioè golosi nel loro bere] |
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