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1) Dizion. 5° Ed. .
FERRO.
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FERRO.
Definiz: Sost. masc. Metallo solido, di colore grigio tendente al turchiniccio, malleabile e duttile, sparso abbondantemente nelle viscere della terra, e di uso comunissimo.
Dal lat. ferrum. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 553: Ferro, che ruginoso Si mette entro a fucina, Se martel poderoso Lo batte, ben s'affina.
Esempio: Dant. Inf. 8: Le mura mi parean che ferro fosse.
Esempio: E Dant. Inf. 14: Da indi in giuso è tutto ferro eletto, Salvo che il destro piede è terra cotta.
Esempio: E Dant. Purg. 13: A tutte un fil di ferro il ciglio fora E cuce.
Esempio: E Dant. Parad. 1: Sfavillar dintorno, Qual ferro che bollente esce del fuoco.
Esempio: Bocc. Comm. Dant. M. 2, 397: Perciocchè gl'istrumenti della guerra il più sono di ferro, figura l'autore ec.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 27: Avrebbe dirizzato un palo di ferro che fosse stato torto.
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 403: Se fussi buon ferro, reggierieno (certe taglie) un peso infinito. Ma il ferro è crudo e tristo, e non si poteva far peggio.
Esempio: Cellin. Vit. 111: Questa pila e torsello ambedui si fanno di ferro stietto, salvo che in su le lor teste vi si attacca la grossezza di un dito di finissimo acciaio.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1371: Oltre a ciò nell'isola della Elba,... ove per tutto sono cave di miniere di ferro, è cosa certissima rigenerarvisi copiosissimo, ove prima molti anni fu cavato.
Esempio: Bard. P. Avinav. 11, 79: Senton riserrarsi Della porta, onde entraro, ogni serrarne, Sodo così, che non vale aiutarsi, Ch'è soppannata di ferro e di rame.
Esempio: Legg. Tosc. 3, 88: Nè meno sia lecito.... fabbricare chiodagione e bullettame d'ogni sorte, ancorchè con ferro nostrale, nuovo o vecchio.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 393: E i gesti acconcia In faccia altrui, qual cerretan perito, Fil di ferro tirando o funicelle, Figurette maneggia.
Esempio: Lastr. Agric. 5, 24: A piè della montagna [di Pistoia] è la fabbrica delle canne da schioppo, e d'altri lavori di ferro, che sono accreditati anco fuori.
Esempio: Giust. Vers. 235: Quand'ecco che la ferma un duro sgherro Con un artiglio che parea di ferro.
Definiz: § I. In locuz. figur., e altresì figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 24: La prova, che il ver mi dischiude, Son l'opere seguite, a che natura Non scaldò ferro mai, nè battè ancude.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 155: Non può pervenire lo ferro della mente a sottigliezza e nettezza, se non lo lima la lima dell'altrui provvidenza.
Esempio: Bemb. Rim. 76: Sì vedrem poi del nostro ferro vile Far secol d'oro, e viver dolce e caro.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 302: Gli aratri e le macchine pare che lascino poco ferro per l'uso delle armi.
Definiz: § II. Ferro dicesi, in senso generico, a Strumento di ferro di qualsivoglia foggia e grossezza, adoperato a qualsiasi uso. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 82: Poi si fuggì di prigione, perchè una moglie di uno degli Arrigucci, che avea il marito in prigione dove lui, fece fare lime sorde e altri ferri, co' quali ruppono le prigioni, e andoronsi con Dio.
Esempio: E Comp. Din. Cron. DL. 182: Il Podestà non vi mandò sua famiglia, e non si armò: lasciò l'uficio suo a' Priori; chè potea andare alla casa de' mafattori con arme e con fuoco e con ferri.
Esempio: E Comp. Din. Cron. DL. 215: E cercando di lui, fino la paglia de' letti con ferri fororono.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 75: Caggion recise da' taglienti ferri Le sacre palme, e i frassini selvaggi.
Esempio: Olin. Uccell. 71: L'accecargli s'usa, acciò non svagolati dalla vista della campagna, cantino quel più attentamente; si fa nel calar della luna con ferri della grossezza de gli occhi dell'uccello, ben scaldati, non però roviti troppo.
Definiz: § III. Più particolarmente usasi a denotare, pure in senso generico, Qualsivoglia strumento di ferro che serve all'uso o esercizio di mestieri, arti, scienze, e simili: e più spesso adoperasi nel plur. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 167: Per quello che mi paia vedere, tu non vuogli oggi far nulla, chè io ti veggio tornare co' ferri tuoi in mano: e se tu fai così, di che viverem noi?
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 299: Fattisi adunque venire i ferri da tal servigio,.... fecer distender Nicostrato sopra un desco, e messegli le tanaglie in bocca, e preso uno de' denti suoi, ec.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 71: Cominciò a dire.... che volentieri se lo volea cavare (un dente), ma che egli non volea gli fosse tocco con ferri, nè con mano, se possibil fosse.
Esempio: Med. L. Op. 3, 172: Quando lo 'ntriso nelle forme metti E senti frigger, tieni i ferri stretti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 38: Chi ne le mine il ferro adopra, La terra, ovunque si fa via, suspende, Che subita ruina non lo cuopra.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 165: Far non la saprei Co' ferri in pietra, in carte col pennello.
Esempio: Cellin. Pros. 118: Ma se ben ti ricorda, io dissi che alle stampe delle monete non si doveva toccarlo con ferri da tagliare; ma queste è tutto il contrario, chè ec.
Esempio: E Cellin. Pros. 198: I ferri da scoprirla (la figura nel marmo) sono i migliori alcune subbiette sottili.
Esempio: E Cellin. Pros. 200: Questa detta pietra.... io la viddi lavorare, e similmente ne lavorai con i ferri da legno.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 63: E fera plebe Dagli Alpini castelli avea raccolto; Che 'l ferro uso a far solchi, a franger glebe, In nove forme e in più degne opre ha volto.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 95: Gli arbori che vengono ordinati di palco in palco, non desiderano mai d'esser tocchi o potati con ferro.
Esempio: E Soder. Tratt. Arb. 142: Le marze [siano] non molto scarnate, ma a modo con ferro fatto a ciò, che tagli bene.
Esempio: Buonarr. Sat. 5, 250: E' buoi digiugne, e i ferri netta e posa.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 194: Pietre che resistono a i ferri, tanto sono difficili a farsi in pezzi.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 160, 1: Tanno [gli scultori] dirozzando grossamente [colla subbia] il sasso, prima d'adoperare altri ferri.
Esempio: E Baldin. Vit. Bern. 47: Il Bernino in atto di ammirazione, gettando i ferri e 'l martello, forte gridò, ec.
Esempio: Trinc. Agric. 278: Si spacchi nel vero mezzo il fusto con ferro tagliente.
Esempio: Pindem. Poes. 161: A parlar non costretta o da crudele Chimica fiamma, o da spïante ferro Lacerator, tutto pur disse, ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 519: I gemiti, i gridi supplichevoli, potranno ben trattenere l'arme d'un nemico, ma non il ferro d'un chirurgo.
Definiz: § IV. E figuratam., usato a denotare l'Operazione stessa, ed altresì l'Esercizio dell'arte o del mestiere, che si fa con questo o quello strumento, o con dati strumenti. Onde Non toccare i ferri, per Tralasciar di lavorare nella propria arte; Non deporre il ferro, per Non cessar di lavorare; e simili maniere. –
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 34: Sebbene era stato intorno a quindici anni che non aveva tocchi ferri, con tanto studio si messe a tale impresa, che in pochi mesi fece tutte quelle statue.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 96: Manco prosperamente patiscono il ferro quelli [arbori] che hanno la buccia gentile e delicata, e s'inferma loro la piaga, come al pero ed al melo.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 112: Confessossi,... e si espose a' ferri un giorno di sabato, che fu l'ottavo di novembre l'anno 1642.
Esempio: Leopard. Poes. 149: Ghiande non ciberà certo la terra Però, se fame non la sforza: il duro Ferro non deporrà.
Definiz: § V. Ferro, usasi a denotare, pure in modo generico, Qualsivoglia arnese o ordigno di ferro; e più particolarmente dicesi di quelli che servono a tener fermo, a reggere, a sostenere o ad appendervi, checchessia. E altresì dicesi a Ciascuno dei pezzi che compongono un lavoro di ferro qualsiasi. –
Esempio: Med. Aridos. 2, 6: Quante volte ho io annoverati questi ferri, e considerati quali, ec.
Esempio: Varch. Ercol. 90: I fanciulli, quando vogliono girare la trottola, ed ella percotendo in terra non col ferro e di punta, ma ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 180: I moderni.... hanno fatto le finestre di vetro,... e con i piombi accanalati da ogni banda le hanno insieme serrate e ferme; e d'alcuni ferri messi nelle muraglie a questo proposito, ec. (male le stampe: ad alcuni ferri).
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 5, 37: Due piccole taglie di bronzo reggevano un ferro ritto nella base d'un piano, sopra il quale stavano due angeli legati nella cintola.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 5, 39: Questo cielo, ovvero coperta così fatta, era alto da terra circa venti braccia, posava sopra gagliardissimi canapi attaccati a molti ferri che ancor si veggiono intorno al tempio di san Giovanni, nella facciata di Santa Maria del Fiore, e nelle case che sono per tutto intorno intorno alla detta piazza.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 7, 37: Con la destra torceva un ferro d'una campanella di muraglia,... come s'ei fosse piombo.
Esempio: Bald. Vers. 167: Indi partendo Con tagliente coltel rotonda forma Di grasso cacio,... col forato ed aspro Ferro tritollo (cioè con la grattugia).
Esempio: Legg. Tosc. 3, 88: Fanno però pubblicamente bandire.... ad ogni e qualunque persona.... che per l'avvenire non ardisca o presuma d'introdurre molle, palette, chiavistelli, paletti d'ogni sorte, e ferri da letto nuovi o vecchi, sotto pena, ec.
Definiz: § VI. E in senso particolare, così chiamasi Quello strumento di ferro, consistente in una lastra grossetta, terminata a punta nella parte anteriore, e munita di una specie di maniglia fermatavi sopra, col quale, ben ben riscaldato, si stirano le biancherie, e si spianano dai sarti le costure; che più compiutamente dicesi Ferro da stirare. E chiamasi Ferro a cassetta, quando fra la lastra e la maniglia è una specie di cassetta di lamiera, per uso di mettervi i carboni accesi, a fine di tener sempre calda essa lastra.
Definiz: § VII. E così pure si chiama Ciascuna di quelle sottili bacchettine di ferro acciaiato, con le quali si fanno lavori di maglia, e più specialmente le calze; onde in modo più determinato diconsi Ferri da calze. –
Esempio: Fag. Rim. 2, 286: Quand'or di grossi or fini Ferri provviste, e presa del comando La bacchetta, con più gomitolini, Varie maglie van sì moltiplicando.
Esempio: Giust. Vers. 224: Bazzicava lassù per que' paesi Un di que' rivenduglioli ambulanti Che fan commercio a denari ripresi Di berretti, di scatole, di santi, E di ferri da calze, e d'altri arnesi.
Definiz: § VIII. E per Quello strumento fatto di due ferri tondi imperniati insieme, avente la figura di un paio di lunghe forbici, il quale scaldato serve ad arricciare i capelli alle donne, e talora anche i capelli e la barba agli uomini. –
Esempio: Cas. Pros. 2, 77: Non si dee l'uomo ornare a guisa di femmina, acciocchè l'ornamento non sia uno e la persona un altro, come io veggo fare ad alcuni che hanno i capelli e la barba inanellata col ferro caldo.
Definiz: § IX. E dicesi pure Ferro a Quel guarnimento che si ferma con chiodi sotto all'unghia delle bestie da tiro e da soma, per conservazione del piede, e che consiste in una striscia di ferro foggiata a modo del piede medesimo, i capi della quale formano la parte posteriore, e son disgiunti fra loro. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 402: Facciaglisi (al cavallo) ferri che gli si confacciano, tondi, al modo dell'unghie, e leggieri e stretti intorno all'unghie.
Esempio: Vill. G. 481: E non si maravigli chi leggerà di tanta quantità di gente a cavallo; perochè ciascuno Tartero vae a cavallo, e i loro cavalli sono piccioli e sanza ferri, e con brettine sanza freni.
Esempio: Vill. F. 143: Non sapendo l'aspro camino li Inglesi si mossono, e non giunsono in pian di Ripoli, che a' pochi loro cavalli non crocchiassono i ferri.
Esempio: Morell. Cron. 299: Aveano disagio di vivanda, di ferri pe' cavalli, e d'altre cose.
Esempio: Targ. Viagg. 7, 298: Per fare i ferri de' cavalli, s'impiegano gli avanzi de' ferri di consumo, come gucchie,... che non sono più buoni, ed il ferraro gli deve preparare a tempo avanzato.
Esempio: Lastr. Agric. 4, 37: Alcun volte convien metterli (a' manzi) i ferri come a' cavalli.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: Dal tanto andare il Pegaseo cavallo Ha perso un ferro, ciampica, tentenna; Ha il restìo, mette sempre i piedi in fallo (qui in locuz. figur.).
Definiz: § X. E dicesi pur così, anche quando tal guarnimento sia d'altro metallo. –
Esempio: Vill. G. 1, 182 var.: Le delizie e le ricchezze di Puglia recò in fama, ornati i cavalli con freni d'oro e con ferri d'argento ferrati, in testimonio di ciò seco menò.
Esempio: Petr. Vit. volg. 7: La mula fatta ferrare con ferri d'ariento.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 233: Fu chiamato Argenti, perchè facea ferrare lo suo cavallo coi ferri d'ariento.
Definiz: § XI. E per similit., Quel guarnimento di ferro che si pone sotto alla scarpa per camminare, o strisciare, sul ghiaccio. –
Esempio: Sandr. Pippozz. Gov. Fam.: In questo tempo si metta il ferro alla scarpa, per romper lo gielo delle rughe.
Definiz: § XII. Nel linguaggio marinaresco vale Àncora. Onde Ferro di due marre, o di quattro marre, vale Ancora a due, o quattro raffi; la prima era propria dei vascelli, la seconda delle galee. –
Esempio: Frescobald. Viagg. 19: Così con dolce tempo andammo insino nel porto vecchio di Alessandria, dove giugnemmo la notte;... e per temenza de' Saracini, gittammo i ferri di lungi alla terra.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 36: I nocchieri suoi vede in disparte Sarpar lor ferri, e in opra por le sarte.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 39, 80: I navilj,... di buona gente armati,... Assalir gli inimici sproveduti, Gittaro i ferri, e sonsi incatenati.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 37: Le gumene sono quelle corde più grosse, da che sono legate l'àncore, o ferri da dar fondo; son queste quattro conforme al numero de' ferri.
Esempio: Carlett. Viagg. 1, 31: Gettato il ferro nel porto di Cartagena, mio padre.... sbarcò di nascosto immediatamente.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 13: Sarpa tu 'l ferro, olà.
Esempio: Bart. D. As. 2, 74: Fe' levare i ferri, e metter vela.
Esempio: Red. Esp. nat. 103: Invenzion più sicura n'ha ritrovato modernamente un cert'oste d'Inghilterra, il quale con una machina di legno simile ad un'àncora, o ferro da galera di quattro marre,... fa il giuoco di passeggiar co' piedi sopra il piccol lago d'Islington.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 22: Imbarcò in essi [legni minori] la gente di guerra, e lasciò sul ferro con parte della marineria i due vascelli maggiori.
Esempio: E Corsin. Stor. Mess. trad. 174: Se ne ritornarono alla nave, la quale con tal disinganno levò il ferro, e tenne il suo cammino.
Definiz: § XIII. Usato per lo più nel plur., denota Quello strumento di ferro che si pone ai piedi dei prigioni e, un tempo, degli schiavi, a fine di assicurarsene; Anelli di ferro, Ceppi, Catene, e simili. Onde le maniere Essere ai ferri, per Essere incatenato, e Mettere ne' ferri, per Incatenare. E Ferri corti dicesi alla Catena con che nelle carceri si gastigano per breve tempo i più riottosi, legando loro strettamente mani e piedi insieme. –
Esempio: S. Ag. C. D. 9, 213: Da loro vengono spesse volte la ruberia, la prigionia, ferri, carceri, esilj, tormenti, ec.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 3, 177: Messer Giovanni de' Ricci, dopo la pace fatta, era stato messo ne' ferri, e cresciuta la taglia, ec.
Esempio: Bocchin. Ricord. 8: Vedendo che i denari della taglia nostra non venivano, ci cominciò a trattare molto male, ci rifece mettere i ferri in gamba.
Esempio: Biring. Pirotecn. 23: Or cercando con varie lusinghe ed inganni, e or con forza e varj ingegni di mettarlo (l'argento vivo) in strettissime carceri, o murarlo, o ver con ferri, o altre forte catene incatenarlo (qui in locuz. figur.).
Esempio: Varch. Sen. Benef. 191: Ancora che io fussi stato messo in quei ceppi ed in quei ferri, onde io cercava di cavare te.
Esempio: E Varch. Boez. 56: Regolo aveva impregionato, e messo ne' ferri molti Cartaginesi suoi pregioni.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 261: Nel tempio di Pallade Solerte attaccarono sospesi quei ferri de' piedi con i quali furono legati i Lacedemoni.
Esempio: Allor. A. Cap. 360: Visto una galea con gente fresca, Vi salse sopra, e disse: O compagnoni,... Togliete un paio di ferri begli e buoni Con una bella e gagliarda catena,... e ferratemi tosto.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 295: Nell'altro trionfo è Isaac nudo sopra un camello, e nella bandiera che tiene in mano è un paio di ferri da prigione.
Definiz: § XIV. Ferro, vale pure genericamente Arme, e più che altro Arme di punta, o di taglio, Arme bianca; ma è proprio solo di nobile scrittura. E usasi anche nel sing. a designare Tutte insieme le armi con che si guerreggia. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 211: Vigorosamente s'armò; e contro a' suoi consorti e aversarj pugnava con fuoco e con ferri, con la compagnia de' fanti che aveva seco.
Esempio: Bocc. Laber. 115: La vendetta daddovero, la quale i più degli uomini giudicherebbono che fosse da far con ferri, questa lascerò io a fare al mio signore Dio.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 414: Gli uomini, il ferro, i danari ed il pane sono il nervo della guerra: ma di questi quattro sono i più necessarj i primi due, perchè gli uomini ed il ferro trovano i danari ed il pane, ma il pane e i danari non trovano gli uomini ed il ferro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 83: Quelli che sempre fur nel ferro avvezzi, Or come duo villan,... Fan crudel zuffa di duo pali armati.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 1, 216: Col ferro muoiono gli Ungheri soli, ma ammazzando parte i nemici, e facendo di sè tal vendetta, che ec.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 57: E l'ardimento col favor di Marte Ne' cor fedeli, e l'impeto già manca; Già corre lento ogni lor ferro al sangue.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 3, 381: Insomma co 'l ferro in mano, soldati miei, questa volta bisogna o morire o vincere.
Esempio: E Bentiv. G. Relaz. 1, 116: Furono da Civile concitati all'armi,... finchè deposto il ferro e la contumacia, restaron quei popoli nella pristina dipendenza.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 301: Offerendogli argento e ferro per ricuperar quel dominio o con pace o con guerra.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 21: Durò un pezzo questo combattimento di fuoco e di ferro: si vedeva che i soldati di Otto stavano alla dura molto fortemente.
Esempio: Niccol. Strozz. 2, 11: Noi siamo al ferro dei soldati esposti Nell'uscir dal palagio.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 284: Essi (i Gracchi) tentarono comporre la lite insinchè il ferro patrizio, che squarciò quei generosi petti, divise Roma per sempre.
Definiz: § XV. E in senso particolare, usasi, ma più che altro in poesia, a designare Brando o Spada, Pugnale, Lancia, Saetta o Dardo, e simili. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 348: A nullo è animo d'andare contra a lui col ferro inudo.
Esempio: Petr. Rim. 1, 311: Non la bella Romana, che col ferro Aprì 'l suo casto e disdegnoso petto.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 153: Prenda qual vuole l'una di queste due morti, o del veleno o del ferro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 9: Ruggiero al fin constretto, il ferro caccia:... Or gli animali, or quel villan minaccia Col taglio e con la punta de la spada.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 16, 46: Furo al segnar degli aspri colpi, pari, Che si posero i ferri ambi alla testa.
Esempio: Car. Eneid. 3, 78: Qui confitto M'ha nembo micidiale, e ria semenza Di ferri e d'aste, che dal corpo mio Umor preso e radici han fatto selva.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 26: Addosso a lui si spinge, E nudo nella destra il ferro stringe.
Esempio: E Tass. Gerus. 6, 31: Egli all'incontro a lui col ferro acuto Fende l'usbergo, e pria rompe lo scuto.
Esempio: Pindem. Poes. 312: Un infelice Che piantossi nel petto il ferro ignudo Su i miei stessi occhi.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 361: Il ferro Al sen già grave di nascente prole Volgendo il crudo, interroga e minaccia.
Esempio: E Niccol. Poes. 1, 366: Non teme invano: questo ferro il dica Sparso di sangue.
Definiz: § XVI. Pure poeticam., per Scure del carnefice, Mannaia, o simile. –
Esempio: Tass. Gerus. 4, 51: Così inquieta e torbida traea La vita in un continovo martire, Qual uom ch'aspetti che sul collo ignudo Ad or ad or gli caggia il ferro crudo.
Definiz: § XVII. Figuratam., vale Uccisione, Assassinio, mediante spada o pugnale, e in senso più, generico Guerra. Onde Ferro e fuoco, o Fuoco e ferro, in locuzioni figurate, denota Guerra feroce, ed altresì Eccidio, Sterminio. –
Esempio: S. Ag. C. D. 2, 16: Se le peccata delli uomini dispiacessono alli Iddii, sì che offesi del fatto di Paris lasciassono Troia al fuoco od al ferro, che fosse distrutta; più tosto, ec.
Esempio: Ugurg. Eneid. 332: Poi fiere Lican, il quale fue tratto dal ventre della madre essendo già morta, e a te, Febo, era sagrato; al quale fu licito, essendo fantolino, di campare de' casi del ferro.
Esempio: Machiav. Disc. 170: Ad un popolo licenzioso e tumultuario gli può da un uomo buono essere parlato, e facilmente può essere ridotto nella via buona: ad un principe cattivo non è alcuno che possa parlare, nè vi è altro rimedio che il ferro.
Esempio: Bern. Orl. 32, 14: La tua patria gentil per tutto fuma, La strazia il ferro, e 'l foco la consuma.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 9 t.: Le grida de' nimici, e le scorrerie degli armati, col ferro e col fuoco, mettono ogni cosa sottosopra.
Esempio: Mont. Poes. 1, 261: Sorga da questo sangue un qualcheduno Vendicator, che col ferro e col foco Insegua chi lo sparse.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 19: E non si trovan quegli scritti pieni Che di ferri, di tosco e di veleni.
Definiz: § XVIII. Parlandosi di frecce, saette, lancie, alabarde, e simili, denota la Parte di esse armi destinata a ferire, la quale è di ferro, per distinguerla dall'asta, che è di legno: e parlandosi di strumenti taglienti o foranti, denota la Lama, e contrapponesi a Manico. –
Esempio: Dant. Purg. 25: Disse: scocca L'arco del dir, che insino al ferro hai tratto (qui in locuz. figur.).
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 12: Amore.... trasse del turcasso due dardi di diverse opere ed effetti: l'uno caccia l'amore, ed è di piombo il suo ferro; l'altro il fa venire, ed è d'oro la sua gorbia.
Esempio: Tav. Rit. 1, 29: Galeotto gli dava il guanto, e dàgli uno corrente destriere ed una grossa lancia con un ferro bon trinciante.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 594: Infin al ferro, cioè al ferro de la saetta; ài tratto, cioè tirato ài tanto l'arco, che non si può tirare più: imperò che 'l ferro de la saetta è all'arco, che qui ve dov'è non si può tirare più.
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 65: Veniansi incontra i cavallieri arditi, Fermando in su le reste i gran lancioni, Grossi duo palmi, di nativo cerro, Che quasi erano uguali insino al ferro.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 174: Io vorrei che in esso [dardo] tu vi considerassi tre luoghi, i quali io chiamo punti; i duoi estremi capi, cioè il ferro e la impennatura, ed il terzo il laccio del mezo.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 41: Curvò Clorinda sette volte, e sette Rallentò l'arco, e n'avventò lo strale; E quante in giù se ne volar saette, Tante s'insanguinaro il ferro e l'ale.
Esempio: E Tass. Gerus. 11, 43: Vuol poi trarne Lo strale, e resta il ferro entro la carne.
Esempio: Lipp. Malm. 11, 37: Perchè voltando il ferro della cappa (dell'alabarda) Verso Alticardo a vendicar l'amico, Quei gliele scansa, ec.
Esempio: Algh. Litot. 61: Da quella banda dov'è la costola, continua la codetta, ch'è alquanto lunga, acciocchè aprendosi il lancettone contrasti co' manichi in forma, che il ferro stia ben fermo, e non si possa rivoltare dall'altra parte.
Definiz: § XIX. Vale pure Armatura di ferro, sia di tutta la persona, sia di alcuna parte di essa; ma è oggi di uso più che altro poetico. E anche si disse per Celata, Cappelletto di ferro, e simili. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 147: Vedi Venere bella, e con lei Marte Cinto di ferro i piè, le braccia e 'l collo.
Esempio: Mirac. Mad. P. 57: Andando per una via, vidono da presso alquanti de' nemici loro tutti armati a ferro.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 236: Perchè un fante che abbia il capo coperto dal ferro, il petto difeso dalla corazza e dallo scudo, le gambe e le braccia armate, è molto più atto a difendersi dalle picche, ed entrare tra loro, che non è un uomo d'arme a piè.
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 42: Sarà di questo il pueril trastullo Sudar nel ferro, e travagliarsi in guerra.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 4, 5: Vi sedea nel mezzo un cavaliero, Di ferro armato luminoso e terso.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 12, 47: E dove l'arme si giungeano, e raro Era più il ferro, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 50: Venian dietro dugento in Grecia nati, Che son quasi di ferro in tutto scarchi.
Esempio: E Tass. Gerus. 6, 92: Tutta di ferro intorno splende, E in atto militar sè stessa doma.
Definiz: § XX. E pure poeticam., per Ciascuna di quelle piastre, onde componevasi l'armatura. –
Esempio: Tass. Gerus. 7, 90: Fere i men forti arnesi, ed alla spada Cerca tra ferro e ferro aprir la strada.
Definiz: § XXI. Ferri, fu anche nome dato a una Sorta di giuoco fanciullesco. Onde Fare ai ferri, valeva Giocare a detto giuoco. –
Esempio: Morell. Cron. 270: Non giuocare a zara, nè ad altro giuoco di dadi; fa' de giuochi che usano i fanciulli, agli aliossi, alla trottola, a' ferri, a' naibi, a coderone, e simili.
Esempio: Giambull. P. F. Appar. 123: Io ho certi soldi che se io non erro, saran buoni;... nè mica gli giucherò a' ferri, o a simili giuochi da putti.
Esempio: Grazz. Comm. 184: Giocacci gli aliossi e i ferri? F. Dalle carte e i dadi in fuori.... T. Che carte e che dadi? Il giuoco de' ferri ha tanti capi, che tu ti maraviglieresti, e tra gli altri il buco a capo alla punta, e in terra peggio, e poppa lo stecco, passano battaglia. Ma favellare con chi non intende, è un gettar via le parole, perchè questo bel giuoco, con molti altri, è ora spento affatto.
Esempio: E Grazz. Comm. 185: A tempo mio erano i giuochi ordinati secondo le stagioni e i mesi: chiose, spilletti, trottola, paleo, soffio, giglio o santo, mattonella, meglio al muro, verga, misurino, aliossi, rulli, ferri, e cento altri, che tutti erano giuochi da perdere e da vincere.
Definiz: § XXII. Ferro, in senso figurato, e per lo più con l'aggiunto Cattivo ferro cattivo, e simile, usasi familiarmente a designare Persona trista, di mal affare; che anche dicesi Arnese. –
Esempio: Buonarr. Aion. 1, 62: Non vo' tôrre a scherzar con simil ferri.
Definiz: § XXIII. Ferro di bottega, in senso così proprio, come figurato. –
V. Bottega, §§ IV e V.
Definiz: § XXIV. Ferro fuso, dicesi il Ferro impuro che si ricava dalla fusione del minerale, e del quale si fanno varj lavori, e oggi più particolarmente arnesi e utensili domestici; Ferraccio. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 19: Sustanzie suttili che si trovano esser dentro a quel ferro fuso.
Esempio: E Biring. Pirotecn. 161 t.: Fassene ancora de un'altra sorte, pur da trare con l'artigliaria, di ferro fuso.
Definiz: § XXV. Ferri vecchi, dicesi a Qualsivoglia sorta di strumenti, arnesi e utensili, di ferro, rotti, o logori In modo da non potersene più servire. –
Esempio: Franc. Son. 141: Apersin un (de' guanciali); quivi eran ferri vecchi, E toppe, e romaiuoli, e chiavistelli.
Definiz: § XXVI. E figuratam., per Persone che non sieno, o non si credano, più idonee a un dato ufficio o ministero, e sieno quindi, come inutili, da porsi in disparte. –
Esempio: Giust. Vers. 280: Voi, liberali, che per anni ed anni Alimentaste il fitto degli orecchi, Largo a' molluschi! e andate co' tiranni Tra i ferri vecchi.
Definiz: § XXVII. Braccio di ferro. –
V. Braccio, § XVII.
Definiz: § XXVIII. Cerchio di ferro, figuratam. denota Stato o Condizione dura, o violenta, da cui non si può uscire, e che costringe a operare in modo diverso dalla volontà. –
Esempio: Capp. Econ. 404: Stretto dal cerchio di ferro d'una tiranna necessità.
Definiz: § XXIX. Corona di ferro. –
V. Corona, § X.
Definiz: § XXX. Età del ferro. –
V. Età, § XXII.
Definiz: § XXXI. Letto di ferro. –
V. Letto.
Definiz: § XXXII. Mano di ferro, o del ferro, trovasi detto, con maniera latina, uno Strumento di ferro uncinato, del quale gli antichi si servivano nello scontro delle navi per afferrarle e trarle a sè, altrimenti chiamato Rampone e Rampicone. –
Esempio: Bemb. Stor. 59 t.: La quale [nave] avendo essi aggiunta, e con le mani del ferro presa, la legarono.
Esempio: E Bemb. Stor. 60: Essendosi abbattuto ad una nave grossa de' nimici, aventatale la mano del ferro, seco la si tirò, e condottola lungi dalle altre navi, la prese e saccheggiò, e poi l'arse.
Definiz: § XXXIII. Terreno da' miei, da' tuoi, da' suoi, e simili, ferri, vale figuratam. Una persona, o Un affare, adattato per me, per te, per lui ec., ovvero per la mia, tua, sua ec. astuzia o malizia. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 68: Parendogli terreno da' ferri suoi, di lei subitamente ed oltre modo s'innamorò.
Definiz: § XXXIV. A ferro, coi verbi Uccidere a ferro e Morire a ferro, si usò a significare Con l'arme, o Per mezzo dell'arme, Con colpo, o Per colpo, di spada, pugnale, e simili. –
Esempio: S. Ag. C. D. 2, 242: Porsena re costringea di rivocare il cacciato Tarquino per che oppressava con grande oste e grave la città di Roma; e la schiatta di Enea cadeva morta a ferro per la libertade; però che allora fu a loro nobile cosa o di morire fortemente, o di vivere liberi.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 189: Dopo pochi anni entrando Gaio tribuno per quella medesima via, e un altro officiale e signore sopra lo menare delle colonie, e simigliantemente Marco Fulvio Flacco aveano morti a ferro.
Esempio: Ugurg. Eneid. 277: Giammai Mezenzio.... averebbe date tante crudeli morti a ferro, nè averebbe viduata la città di cotanti cittadini.
Definiz: § XXXV. A ferro di cavallo. –
V. Cavallo, § XLI.
Definiz: § XXXVI. A ferri puliti, posto avverbialm., si usò in senso figurato per Apertamente, Scopertamente, Senza finte o simulazioni. –
Esempio: Savonar. Pred. 8: O frate, tu tocchi stamani molto il vivo.... Non t'ho io detto che si ha a fare la guerra a ferri puliti?
Esempio: E Savonar. Pred. 18: Io t'ho detto che questa guerra si ha a fare a ferri puliti. (In questi due esempj è in locuz. figur.).
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 417: Una volta si vede, che questo Papa la fa seco a ferri puliti.
Definiz: § XXXVII. Ai ferri; maniera esortativa, che vale Veniamo, o Venite, al fatto. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 397: Or oltre, ai ferri! Salv. Granch. 5, 3: A' ferri pure.
Definiz: § XXXVIII. Di ferro, usato a modo di aggiunto, vale figuratam. Robustissimo, Gagliardissimo. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 47: Quel fra Cavicchio ha una mano di ferro, Che sul rival segue a suonare a doppio.
Definiz: § XXXIX. E per Di forte o saldo animo; e detto dell'animo stesso, o del cuore, Indomito, Intrepido, e simili. –
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 69: Contro alla fortuna sii fermo, sii paziente, sii di ferro.
Esempio: Pindem. Odiss. 1, 96: A che gli valse Tanta virtù, se non potea da morte Difenderlo, non che altro, un cor di ferro?
Definiz: § XL. Riferito a salute, o a persona rispetto alla salute, vale Che resiste alle fatiche, ai disagj, alle intemperie, senza risentirne alcun pregiudizio. E in più largo senso, vale Che non cura disagj nè pericoli. –
Esempio: Vill. F. 154: Annibale, uomo di ferro, nel mezzo del verno passò gli altissimi gioghi delle montagne.
Definiz: § XLI. Vale pure Di animo non pieghevole, non compassionevole, Di duro cuore; e con più grave senso, Crudele, Spietato. –
Esempio: Ovid. Pist. 161: Ora mi credi, che io non sono di ferro, ma combatto con l'amore, e appena credo che possa esser mio colui, cui io penso; certo, s'io non t'amassi, io sarei più che di ferro.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 176: La giovane, che non era di ferro nè di diamante, assai agevolmente si piegò.
Esempio: Bern. Orl. 43, 1: Fu di ferro colui, che prima tolse La cara donna al giovinetto amante.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 73: Nè petto hai tu di ferro o di diamante, Che vergogna ti sia l'esser amante.
Definiz: § XLII. Adoprare i ferri, vale quanto Adoprare i suoi ferruzzi; ma è meno usato. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 381: Parmi debbi aoperare e' ferri.... E io qua m'aopererò a quello potrò.
Definiz: § XLIII. Aguzzare i suoi ferri, vale lo stesso che Aguzzare i suoi ferruzzi; ma è maniera non comune. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 24, 18: Iscrisse adunque la reina a Gano, Che dovessi aguzzar tutti i suoi ferri.
Definiz: § XLIV. Andare a ferro e fuoco, vale Esser distrutto, sterminato, per violenza di armi e d'incendj. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 47: Un castel già vi fu, ma a ferro e a fuoco Le mura e i tetti ed a ruina andorno.
Esempio: Bemb. Stor. 2, 287: Presa quella terra, tutti que' popoli gran paura ebbero che a ferro e a fuoco.... non gissero.
Definiz: § XLV. Appiccar ferri, o il ferro, a uno, o addosso a uno, si disse figuratam. per Trovare, o Cogliere, cagione di biasimarlo, d'incolparlo, o di calunniarlo. –
Esempio: Varch. Ercol. 120: Stare in sulle sue è guardare.... e parlare e rispondere in guisa, che egli non abbia onde appiccarti ferro addosso.
Esempio: Razz. Vit. Uom. ill. 109: Fornì Giovanni [de' Medici] il suo ufficio, non pure con molta soddisfazione di tutti, ma in guisa che non ebbono occasione gli avversarj di appiccargli, come si dice, ferri addosso.
Definiz: § XLVI. Arrotare i ferri, vale figuratam. Apparecchiarsi alla guerra, o al combattere. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 142: Demo loro intendimento di trattare pace, quando si convenia arrotare i ferri.
Esempio: E Comp. Din. Cron. DL. 174: Seguitamo il suo consiglio; e molti ci schernirono, dicendo che meglio era arrotare i ferri.
Definiz: § XLVII. Avventarsi nel ferro, vale poeticam. Correre precipitosamente all'armi, Dare di piglio ad esse con impeto. –
Esempio: Car. Eneid. 8, 1009: V'era oltre a ciò Porsenna, il tosco rege, Ch'imperïosamente da l'esiglio Rivocava i Tarquinj, e 'n duro assedio Ne tenea Roma, che del giogo schiva S'avventava nel ferro (il lat. ha: in ferrum ruebant).
Definiz: § XLVIII. Battere il ferro mentre e quando è caldo, vale figuratam. Operare valendosi dell'occasione che opportunamente si offre. –
Esempio: Pul. Luc. Ciriff. Calv. 4, 24: E parve in questo caso lor mestieri Battere il ferro mentre ch'era caldo.
Esempio: Pulc. L. Morg. 17, 23: Orlando or non è in corte, Nè Ricciardetto, Ulivieri, o Rinaldo: Però battiamo il ferro mentre è caldo.
Esempio: Bern. Orl. 26, 17: Batter si vuole il ferro mentre è caldo.
Esempio: Varch. Ercol. 393: Disidero bene, per battere il ferro mentre che egli è caldo, che voi mi riduciate a brevità, e come in un sommario, tutta la principal sostanza delle cose dette da voi.
Esempio: Ambr. Furt. 1, 3: E però si dice: batti il ferro, mentre che gli è caldo.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 8, 2: Tu qui rimanti, e batti il ferro adesso Ch'è caldo.
Esempio: Not. Malm. 2, 776: La nostra maniera Battere il ferro quando è caldo, ebbe origine similmente da questa prontezza e maestria insieme che si adopera per lavorarlo.
Esempio: Fag. Comm. 3, 299: Non posso or trattenermi, volendo battere il ferro adesso ch'è caldo.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 223: Si sentiva dir in ogni luogo:... Ora che il ferro era caldo, doversi battere.
Definiz: § XLIX. Battere due ferri a un caldo, vale figuratam. Fare due cose, due o più faccende, a un tratto; più comunemente Battere due chiodi a un caldo. –
Crusc. Vocab. I.
Definiz: § L. Digeriresti il ferro, Digerirebbe, e simili, il ferro; maniera iperbolica, che usasi a significare il buon temperamento di una persona, che perciò può mangiare di tutto, e nulla le fa male. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 65: Tu siei giovine e gagliardo, E tu potresti digerire il ferro; Va' dunque, e mangia pur senza riguardo Quel che tu vuoi.
Definiz: § LI. Essere in una botte di ferro, dicesi figuratam. e familiarmente per Essere, rispetto a qualche affare o lite, ad interessi, e simili cose, in condizione così buona, da non temere di danni o pericoli.
Definiz: § LII. Essere a' ferri, figuratam. vale Essere a stretto consiglio o ragionamento con alcuno, ed altresì Essere con esso a concludere qualche negozio, o a fare il fatto suo. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 19, 139: Morgante intanto al partir par s'accordi; E Fiorinetta con lui era a' ferri, A pregar sempre, di lei si ricordi, E che tornassi a rivederla presto.
Definiz: § LIII. E in senso disonesto, riferito a cose di amore. –
Esempio: Med. Aridos. 1, 5: E dov'è Tiberio? L. Là dentro con la sua bracciata: e fate conto, che adesso sono a' ferri.
Definiz: § LIV. Mettere a ferro e fuoco o a ferro e fiamma, Mandare a ferro e fuoco o a ferro e fiamma, Porre, a ferro e fuoco, o, come anche trovasi, a ferro e fiamma, vale Uccidere insieme e ardere con gran furia, Distruggere, Sterminare, per violenza d'armi e d'incendj. –
Esempio: Bern. Orl. 30, 68: Ma quando tutti arem passato 'l mare, E metterem la Francia a ferro e foco, Non mi venire intorno a indovinare.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 480: Tornarono i regj di nuovo sì furiosamente all'assalto, che mescolati su la breccia co i difensori, entrarono poi con essi dentro alla terra, e ponendo ogni cosa a ferro ed a fuoco, la distrussero in poche ore quasi intieramente.
Esempio: E Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 3, 568: Come se da quel dì che il duca d'Alba,... e dopo lui gli altri governatori ebbero levati i privilegj alla patria, introdotte in essa le colonie de' forestieri, messo a ferro e fiamma tutto il paese, e dirizzati i trofei della tirannide in ogni parte, non avessero pronunziata essi medesimi la sentenza della nostra libertà.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 200: Perchè gli Zempoalesi operavano di già per isdegno particolare, messero a ferro e a fuoco quanto incontrarono.
Esempio: Alf. Trag. 1, 136: Nel risaper la morte Data al genero in Tebe, assai più fiero Vindicator ritornerebbe, a ferro, A fuoco, a sangue, il mal difeso regno Tutto mandando.
Definiz: § LV. Non crocchiare ad alcuno il ferro. –
V. Crocchiare, § III.
Definiz: § LVI. Stacciare a ferro, dicesi familiarmente per Stacciare in modo che passi, per uno staccio alquanto rado, tutto ciò che si può, a fine di farne quel pane che chiamasi a tutto staccio, o inferigno.
Definiz: § LVII. Tenere alcuno un ferro rotto, vale Non stimarlo, Non farne conto o caso, Averlo per persona di poco o nessun valore o utilità. –
Esempio: Giannott. Op. 2, 335: Ma mi dispiace bene esser ridotto A termin che tu abbi tanto ardire Di straziarmi, e tenermi un ferro rotto.
Definiz: § LVIII. Trarre i ferri in aria o per l'aria, varrebbe propriamente Tirar calci, Scalciare; ma trovasi solo in senso figurato, per Montare in collera, Incollerirsi, Andare in furia. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 401: Mogliama mai non se n'è contenta; E come la lo sa, l'ha a trarre i ferri Per l'aria.
Definiz: § LIX. Trovarsi a' ferri, vale figuratam. Trovarsi nel fatto, nel caso, o in quella medesima cattiva congiuntura o procinto, di cui si discorre. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 9: Io potrei raccontar.... Miracoli crudeli e sterminati,... Querce sbarbate,... Case spianate e ponti rovinati. Di questi dica chi trovossi a i ferri.
Definiz: § LX. E vale anche Essere o Venire al fatto, al compimento del proprio desiderio; parlandosi di cose d'amore. –
Esempio: Grazz. Comm. 329: Sì, ch'io mi consumo, e mi par mill'anni di trovarmi a i ferri.
Definiz: § LXI. Venire ai ferri, vale Venire alle armi, o Por mano alle armi, Combattere. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 99: Ecco la risposta aperta alla domanda dell'Autore; e dice, alla prima parte, ch'egli verranno a' ferri, e toccheransi i cittadini, e insanguineransi.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 40: Il popolo ancora si bussava in gran parte con le pugna, ed era per venire a' ferri, se non che ec.
Definiz: § LXII. Più comunemente usasi in senso figurato, per Venire al fatto, alla conclusione, a ciò che veramente importa, e simili. –
Esempio: Vell. Cron. 95: Ultimamente vegnendo a' ferri, per essere in concordia con noi, ebbe fiorini centomila.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 63: È forza finalmente venire a' ferri, e dire liberamente, o che Tacito e questi altri tutti errassero, ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 5, 10: Vieni a' ferri, e spedisciti: e quai scherzi?
Esempio: E Buonarr. Tanc. 1, 5: In qualche modo i' vo' venir a' ferri.
Esempio: Red. Lett. 3, 172: Or venghiamo un poco a' ferri. Se V. S. illustrissima crede, che quel tale Luca Tozzi, di cui ella mi fa menzione, sia uomo, ec.
Esempio: Viv. Lett. 43: Forse prima del venire a' ferri, V. S. sarà tornata.
Esempio: Fag. Comm. 5, 474: O se Anselmo vien a' ferri, e dice, che vuol dagghi la mano di sposo davvero, ch'ha ell'a fare allotta, ch'ha tirare innanzi?
Definiz: § LXIII. E parlandosi d'innamorati, vale Venire all'adempimento dei desiderj. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 123: Invaghicchiatosi di lei così pelle pelle, e addomesticandosi con essa, venner a' ferri.
Definiz: § LXIV. Venire a mezzo ferro, o ai ferri corti, propriamente vale Venire a pugna stretta e mortale; e figuratam., significa Venire all'ultima conclusione di una cosa.
Definiz: § LXV. A questi ferri bisognava, o bisognerà, venirci, oppure ci si doveva, o ci si dovrà, venire; maniera figurata, che usasi proverbialm. a significare Che la natura intrinseca di una condizione non buona di cose doveva, o dovrà, portar seco la necessità, per ripararvi, di prendere nostro malgrado tale o tal partito, provvedimento, o espediente.