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DIGNITÀ, DIGNITADE, e DIGNITATE
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DIGNITÀ, DIGNITADE, e DIGNITATE.
Definiz: Astratto di Degno, in senso d'orrevol condizione, e d'alto affare. Lat. dignitus. Gr. ἀξία.
Esempio: Dant. Par. 7. Ed in sua dignità mai non riviene.
Esempio: Bocc. introd. 48. Tanto dico, quanto alla vostra dignità s'appartiene.
Definiz: §. I. Per Grado d'uficio.
Esempio: G. V. 10. 75. 3. E per moneta desse privilegj, dignitadi, e benificj.
Esempio: Dant. Purg. 19. Ed io a lui: per vostra dignitate, Mia coscienza dritta mi rimorse.
Definiz: §. II. Per Aspetto maestoso, e signorile. Lat. oris dignitas.
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 385. La dignità nell'uomo non è altro, che un aspetto pieno di vera nobiltà, pieno di riverenzia, e d'ammirazione.