1)
Dizion. 3° Ed. .
FORCELLA
Apri Voce completa
pag.707
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
FORCELLA.
Definiz: | La bocca dello stomaco, dove finiscon le costole. |
Esempio: | M. Aldobr. E siccome di mangiare zucche, mellóni, lomíe, muliache, pesche, mele di
state a digiuno, per lo grande caldo, per la forcella, e per lo caldo fegato raffreddare. |
Esempio: | E M. Aldobr. appresso. Che l'huom senta la forcella leggiere,
perciocchè ella non puote, ne mica cuocere appunto insieme. |
Esempio: | Tes. Br. 5. 41. Ma quando ella si cognosce, che 'l pasto non è tutto consumato
dentro, alle sue forcelle si gli fa noia. |
Esempio: | Cresc. Dimora nella forcella del petto. |
Esempio: | Cirif. Calv. 4. Forte spronando l'asta alla forcella Del pettignon gli
pose. |
Esempio: | Mor. S. Greg. Ecco io ho aperto la mia bocca, e la mia lingua parlera nelle mie
forcelle. |
Esempio: | Varch. Stor. 9. Increspato da capo, dove s'affibbia alla forcella della gola con
uno, o due gangheri (parla del lucco) |
|