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Dizion. 3° Ed. .
MATERIA
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MATERIA.
Definiz: | Che anche anticamente si disse MATERA. Soggetto di qualunque componimento, o cosa sensibile, o
intelligibile. Lat. materia, materies. Gr. ὕλη. |
Esempio: | Dan. Par. 1. Ver'è, che come forma non s'accorda Molte fiate alla 'ntenzion
dell'arte, Perchè a risponder la materia è sorda. |
Esempio: | E Dan. Par. Cant. 5. L'altra, che per materia t'è aperta,
Puote bene esser tal, che non si falla, Se con altra materia si converta. |
Esempio: | Boc. Nov. 23. 8. Che in niuno atto ho l'animo disposto a tal materia.
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Esempio: | E Bocc. Nov. 25. 12. E acciocchè io non t'abbia altra volta a
far parlar di questa materia. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 19. 7. Che ti farebbono sopra questa materia,
più temperatamente parlare. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 31. 1. Fiera materia di ragionare n'ha oggi il
nostro Re data. |
Esempio: | Sen. Pist. Io dico essere iguali tra loro l'opere, però che elle sono oneste e
diritte, ma grande differenza vi sarà secondo la diversità della matera. |
Esempio: | Dan. Inf. 20. E dar materia al ventesimo canto Della prima canzon. |
Esempio: | Boc. Nov. 22. 10. Datale materia di disiderare altra volta quello, che già sentito
avea. |
Esempio: | Volg. S. Grisost. Lo provocoe Iddio a penitenza, e aspettoe, e dielli molte
materie, e cagioni di convertirsi. |
Esempio: | Petr. Canz. 5. 3. Furon materia a sì giusto disdegno. |
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