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CONVITO.
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CONVITO.
Definiz: Sost. masc. Splendido e lauto desinare, o cena, cui, invitate, intervengano più persone, e specialmente ragguardevoli.
O dal lat. convictus, che valeva anche Convito, o da convivium. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 89: I detti ambasciadori di Fiorenza.... andati al suo convito, uno di loro veggendo ec.
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 20: Avvegnachè lo convito sia presame d'amistade, non è da farlo spesso, per molte ragioni: perciocchè nel convito talora molti mali uomini si raunano, e perciocchè gran liti ne nascono tal volta, e perchè molte cose vi si fanno a soperchio, e perchè per li molti conviti la sustanzia degli uomini molto ne menoma. Onde Salamone disse: meglio è ire a casa di pianto, che a casa di convito. Ed eziandio Cato disse: rade volte fa' convito.
Esempio: Vill. G. 250: Stando in conviti insieme, in cene e desinari.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 328: Seco stesso si dolea che di compagni e di più solenne convito quella sera non gli poteva onorare.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 14: Celebrò [Alboino] in Verona un convito.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 283: Non si attendeva ad altro che a conviti, a giostre e a piaceri.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 64: Cento belle Servivano al convito accorte ancelle.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 31: Essendo un giorno insieme ad un convito, ec.
Esempio: Pindem. Poes. 294: Storie brevi e opportune, onesti motti, Di domande finezza e di risposte, L'alma son de' conviti.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Alam. L. Gir. 8, 70: Un, che si è ritrovato a i casi rei D'un'alta donna di reale aspetto, Degna in ciel del convito de gli Dei.
Definiz: § II. Pure per similit., e spesso con qualche aggiunto, dicesi nel linguaggio de' Mistici, il Sacramento dell'Eucaristia, la Comunione. –
Esempio: Imit. Crist. 207: Oh quanto è soave e giocondo questo convito, nel quale ti donasti te medesimo!
Esempio: E Imit. Crist. 208: O Signore, ecco che io vengo spesso a te, acciocchè per lo tuo dono io sia letificato nel tuo santo convito.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 126: Se Cristo ci proibisse di comparire a questo gran convito di paradiso, l'avremmo a supplicar senza intermissione che si degnasse di ammetterci.
Definiz: § III. In locuz. figurata. –
Esempio: Dant. Conv. 65: La vivanda di questo convito sarà di quattordici maniere ordinata, cioè quattordici canzoni sì di Amore, come di Virtù materiate, le quali senza lo presente pane aveano d'alcuna scurità ombra.
Esempio: E Dant. Conv. 66: L'una ragione e l'altra darà sapore a coloro che a questa cena sono convitati: li quali priego tutti, che se il convito non fosse tanto splendido quanto conviene alla sua grida, che non al mio volere, ma alla mia facultate imputino ogni difetto.
Esempio: E Dant. Conv. 97: Grande vuole essere la scusa, quando a così nobile convito per le sue vivande, a così onorevole per li suoi convitati, si pone pane di biado, e non di formento.
Definiz: § IV. E figuratam. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 182: Per mantener vive le corrispondenze ai loro abbominevoli affetti, anteponendo quell'infame convito d'impurità, che loro appresta da una parte il diavolo, a quello di santità, che loro imbandisce Cristo dall'altra parte su 'l sacro altare.
Definiz: § V. Pur figuratam., è talvolta usato a denotare la Mensa, sopra la quale s'imbandisce il convito. –
Esempio: Dant. Conv. 387: Ahi malastrui (sciagurati) e malnati, che disertate vedove e pupilli, che rapite alli meno possenti, che furate ed occupate l'altrui; e di quello corredate conviti, donate cavalli e arme, robe e danari.
Esempio: Car. Eneid. 1, 1027: Dentro al real palagio realmente De' più gentili e sontuosi arnesi Il convito e le stanze orna e prepara.
Definiz: § VI. E altresì figuratam., Compagnia o Brigata di convitati. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 89: Partito il convito, l'ambasciadore di Fiorenza mandò per lo catellino, ed ebbelo.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 69: Avvenne che un Paulo.... si trovò in un convito a cena, avendo in una pietra grande d'anello l'immagine di Tiberio scolpita.
Esempio: E Varch. Sen. Benef. 70: Dicendo Marone a quegli altri, i quali erano anch'essi nel convito, che gli fussero testimonj che la effigie di Cesare era stata a cose sporche e disoneste accostata, ec.
Definiz: § VII. Riferito alle vivande imbandite, vale Apprestamento, Apparecchio, e anche Imbandigione: onde poeticam. Fare altrui convito di checchessia, vale Darglielo per cibo, o in pasto. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 187: Il re, udite queste parole, raccolse bene la cagione del convito delle galline, e la virtù nascosa nelle parole.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 12: E se pur pascer vuoi fiere ed augelli,... Fa' lor convito di miei membri, e quelli Sepellir lascia del figliuol d'Almonte.
Definiz: § VIII. E figuratam. –
Esempio: Dant. Conv. 64: Ora volendo loro apparecchiare, intendo fare un generale convito di ciò ch'io ho loro mostrato, e di quello pane ch'è mestiere a così fatta vivanda.
Definiz: § IX. Pel Cibo stesso apprestato pel convito, Tutte insieme le vivande e bevande di un convito. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 146: Quando il Signore instituì il divin sacramento, vogliono i Santi che egli lo ricevesse di propria mano, e fosse il primo in quella cena a cibarsene, convito e convitato ad un'ora di sè medesimo.
Esempio: Salvin. Pros. sacr. 337: O grande Iddio per noi fatto uomo, siccome nella Croce sacerdote insieme e vittima, così nella mensa Eucaristica convitante insieme e convito. (in questi es. per similit. e in linguaggio mistico).
Definiz: § X. Per Pasto fatto da più persone raccolte insieme; ma non è di uso comune. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 24: L'uso del cuocere in tal giorno civaie dicono essere venuto, perchè gli scampati con Teseo misero insieme tutti i cibi avanzati nel viaggio in una pentola, e se li mangiarono in comune convito.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 261: Quelle sorte di conviti.... furono appellate.... da noi colizioni, dal conferire e contribuire ognuno per la sua parte.