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VOCE
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VOCE.
Definiz: Suono prodotto dall'animale per l'aria ripercossa nel gorgozzule, con intenzione di manifestar qualche affetto. Lat. vox. Gr. φωνή.
Esempio: Bocc. nov. 89. 3. Hacci dato le corporali forze leggieri, le voci piacevoli, e i movimenti de' membri soavi.
Esempio: Dant. Par. 8. E come in voce voce si discerne Quand'una è ferma, e l'altra va, e riede.
Esempio: But. Purg. 31. 1. Sei sono gl'instrumenti, che formano la voce, cioè lo polmone ec.
Esempio: E But. Purg. altrove: Le voci son note delle passioni, che son nell'animo.
Esempio: Petr. son. 241. Ti conosco, e 'ntendo All'andare, alla voce, al volto, a' panni.
Esempio: Ar. Fur. 3. 1. Chi mi darà la voce, e le parole convenienti a sì nobil soggetto?
Definiz: §. I. Voce, per Parola, Vocabolo.
Esempio: Dant. Par. 4. E forse sua sentenzia è d'altra guisa, Che la voce non suona.
Esempio: Bemb. pros. 1. 37. Lasciarono le rime loro piene di materiali, e grosse voci.
Esempio: E Bemb. pros. 2. 78. Onde la voce di necessità ne diviene sdrucciolosa.
Definiz: §. II. Voce, per Detto, Sentenza.
Esempio: Fir. rim. 59. Si adempirà la voce del Profeta.
Definiz: §. III. Voce, per Voto, Suffragio.
Esempio: Amet. 89. Con voce irrevocabile per sentenzia doniamo l'onore del nominare la presente città al belligero Marte.
Definiz: §. IV. Voce attiva, e passiva, vagliono Diritto, o Facoltà d'eleggere, e d'essere eletto.
Definiz: §. V. Andar voce, vale Parlarsi, Esser fama, Pubblicarsi. Lat. vociferari, famam esse. Gr. θρυλλεῖσθαι.
Definiz: §. VI. Esser voce di checchessia, Correr voce di checchessia, e Nascer voce di checchessia, vagliono Esserne discorso tra la gente. Lat. rumorem ferre, famam esse.
Esempio: M. V. 10. 55. Corse voce, che veniva a pitizione del Delfino.
Esempio: Bemb. stor. 3. 36. Era voce, che il Re Carlo apparecchiava una grossa armata in Provenza.
Esempio: Ar. Fur. 15. 65. Non gli può alcun resistere, ed è voce, Che l'uom gli cerca invan la vita torre.
Definiz: §. VII. Aver buona voce, vale Aver voce sonora, grata; e talvolta Aver gran voce, o voce gagliarda. E Aver mala voce, vale il contrario.
Definiz: §. VIII. Aver buona, o cattiva voce, figuratam. vale Esser in buono, o cattivo concetto.
Esempio: Sen. ben. Varch. 5. 7. Così ha mala voce uno, che è ruffiano d'altri, come uno, che vende a prezzo il corpo suo stesso.
Definiz: §. IX. Aver voce in capitolo, o simili vagliono Poter render partito. Lat.ius suffragii habere.
Esempio: Fir. rim. 68. Ebbe il Reggente al suo cospetto tutti Giudici, e color, che in vicaría (Così si dice là) voce hanno.
Definiz: §. X. Aver voce in capitolo, per metaf. si dice dell'Avere in qualsivoglia negozio autorità.
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 4. 4. Avete voi, Messer, voce in capitolo?
Definiz: §. XI. Non aver voce in capitolo, vale il contrario.
Definiz: §. XII. Dar la voce, termine musicale, vale Dare 'l tuono.
Definiz: §. XIII. Dare voce, o una voce, vale anche Chiamare. Lat. clamare, vocare. Gr. κράζειν.
Esempio: Amet. 29. Con quella voce, ch'io posso più dare, Divota vi ringrazio di tal bene.
Esempio: Red. Ins. 35. Darà voce il Signore a poderosissimi eserciti.
Esempio: Varch. Ercol. 86. Dare una voce significa chiamare.
Definiz: §. XIV. Dar voce, vale talora Far correr fama. Lat. rumorem efficere, famam alicuius rei facere. Gr. λόγον διασπείρειν.
Esempio: Bocc. nov. 35. 5. E in Messina tornati, dieder voce d'averlo per lor bisogne mandato in alcun luogo.
Definiz: §. XV. Dar voce ad alcuno, vale Incolparlo, Infamarlo. Lat. crimini vertere, accusare. Gr. αἰτιᾶσθαι.
Definiz: §. XVI. Dar buona, o mala voce a uno, vale Lodarlo, o Infamarlo. Lat. criminari, accusare. Gr. αἰτιᾶσθαι.
Esempio: Dant. Inf. 7. Dandole biasmo a torto, e mala voce.
Esempio: Varch. Ercol. 86. Dare mala voce (significa) biasimare.
Definiz: §. XVII. Dar voce definitiva, vale Dar facoltà di definire.
Definiz: §. XVIII. Dare in sulla voce, e Dar sulla voce, vagliono Interromper l'altrui discorso, Contraddirli, Farlo chetare. Lat. alicuius orationem cohibere, Plaut. Gr. κρατεῖν γλώττης τινός, Arist.
Esempio: Varch. Ercol. 86. Dare in sulla voce (significa) sgridare uno, acciocchè egli taccia.
Esempio: Tac. Dav. ann. 4. 95. Eragli dato in sulla voce.
Esempio: E Tac. Dav. ann. 11. 137. Per cotali azioni Vipsanio Consolo propose, che Claudio si gridasse padre del senato ec. ma egli diede in sulla voce al consolo, come troppo adulante.
Esempio: E Tac. Dav. ann. 13. 176. Cesare gli diè sulla voce, dicendo, sapere da' libri di suo padre, che non forzò mai alcuno ad accusare.
Esempio: E Tac. Dav. ann. 15. 226. Tutti i padri gli dettero in sulla voce, non misurasse l'occasione de' mali pubblici contro agli odj privati.
Definiz: §. XIX. Coprire altrui la voce, vale Impedire con suono maggiore, che altri non sia 'nteso.
Esempio: Tac. Dav. ann. 11. 140. Narciso le cuopriva la voce, sclamando di Silio, e delle nozze.
Definiz: §. XX. Far voce, vale Dire, Parlare.
Esempio: Franc. Barb. 87. 11. Ancor ti faccio voce, Legan, e sciolgon cose quanto a Dio.
Definiz: §. XXI. Alzar la voce, vale Gridare, Sclamare. Lat. exclamare. Gr. ἀναβοᾶν.
Esempio: Dant. Purg. 20. Ma quì d'appresso Non alzava la voce altra persona.
Esempio: Tac. Dav. ann. 13. 180. Alzano la voce, niuno mortale nè in arme, nè in fede avanzare i Germani.
Esempio: Galat. 62. Non istà bene alzare la voce a guisa di banditore.
Esempio: Salv. Spin. 1. 1. Ma subito alzata la voce, ch'egli eran morti tutti.
Definiz: §. XXII. Tener la voce, vale Tacere. Lat. silere, tacere. Gr. σιωπᾶν.
Esempio: Bocc. nov. 77. 65. Non potendo più la voce tenere, battendosi a palme cominciò a gridare.
Definiz: §. XXIII. Diciamo in modo proverb. Voce del popolo, voce d'Iddio, o del Signore, e vale che Di rado la comune fama s'inganna. Lat. fama non temere spargitur. Gr. ὁ λόγος οὐκ εἰκῇ διασπείρεται.
Esempio: Fir. Trin. 2. 6. E' sarà vero d'avanzo; Voce di popolo, voce del Signore.
Definiz: §. XXIV. A voce, A viva voce, vale Per acclamazione, Senza partito.
Esempio: Cr. 9. 100. 2. Siccome in colonie sono mandate (le pecchie) e di queste duchi fanno lacuni a voce, come un seguito di trombe.
Definiz: §. XXV. In voce, posto avverbialm. vale lo stesso, che A bocca, In parlando. Lat. voce tenus.
Esempio: Ar. Fur. 16. 1. Però s'io dico, e s'ho detto altre volte, E quando in voce, e quando in vive carte, Ch'un mal sia lieve, un altro acerbo, e fiero, Date credenza al mio giudizio vero.
Definiz: §. XXVI. Ad alta voce, A gran voce, A tutta voce, o simili, vagliono Con voce sonora, e che si possa intendere. Lat. clarâ voce.
Esempio: Petr. canz. 39. 6. E questo ad alta voce anche richiama La ragione sviata.
Esempio: Fir. As. 235. Veggendo, ch'e' non tornava, lo chiamarono ad alta voce più volte.
Esempio: Ar. Fur. 2. 62. In questo ecco alle spalle il messaggiero, Che, aspetta aspetta, a tutta voce grida.
Esempio: E Ar. Fur. 18. 43. E Ferraù, che lor dicea a gran voce ec.
Definiz: §. XXVII. Sotto voce
v. SOTTOBOCE.
Definiz: §. XXVIII. Con voce bassa, o bassetta, o sommessa, o simili, vagliono il contrario. Lat. submissa voce. Gr. ἡσυχῇ.
Esempio: Bocc. nov. 97. 19. La giovane ec. faccendo suo il piacere del Re, con bassa voce così rispose.
Esempio: Guid. G. In cotal modo con voce bassa rispose il predetto Apollo.
Esempio: Maestruzz. 2. 54. Che nel tempo dell'interdetto possa celebrare, ovvero udire l'uficio in voce bassetta.
Esempio: Ar. Fur. 18. 187. Ma con sommessa voce, e appena udita.
Definiz: §. XXIX. Ad una voce, posto avverbialm. vale Unitamente, Concordemente. Lat. uno ore. Gr. ὁμοφώνως. v. Flos 239.
Esempio: Bocc. introd. 52. Ad una voce lei prima del primo giorno elessero.
Esempio: E Bocc. nov. 41. 15. Quasi ad una voce tutti si confessarono prigioni.