Lessicografia della Crusca in rete

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BUFFA
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BUFFA.
Definiz: Vanità, burla, beffa, baia. Lat. nugae, gerrae.
Esempio: Sen. Pist. Io ti dico per me, che io me ne giudicherò, e non finirò di far beffe di queste sottili buffe.
Esempio: Teol. mist. E acciocchè questo non paia buffa, cioè che i sensi si debbano lasciare, rendasi la ragione.
Esempio: L. M. Ma tutto teneano a buffe, e a menzogne, s'elli non trovassono le spade.
Esempio: Cavalc. Pungilin. Non c'è per niun modo, ne tempo, ne luogo di stare in buffe, ne in truffe.
Esempio: Dan. Inf. c. 7. Or puoi, figliuol, veder la corta buffa De' ben, che son commessi alla Fortuna.
Esempio: E Dan. Inf. can. 22. Irato Calcabrino della buffa.
Esempio: Ovv. Rem. Am. Sert. Quelle malíe son nulla, ma sono buffe per guadagnería.
Definiz: ¶ Vale ancora VISIERA, che è quella parte dell'elmo, che cuopre la faccia, e s'alza, e cala a voglia altrui. Lat. buccula.
Definiz: Onde proverbialmente. Tirar giù la buffa, vale dispregiar la vergogna, e por da banda il rispetto. Lat. perfricare frontem.