Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
CEFFO
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CEFFO.
Definiz: Proprio il volto, e muso del cane. Lat. rostrum.
Esempio: Dan. Inf. 17. Non altrimenti fan di state i cani, Or co' piedi, or col ceffo, quando morsi Da pulci son, da mosche, e da tafáni.
Definiz: §. Dicesi anche al Volto dell'huomo, o per ischerzo, o per mostrar deformità
Esempio: Dan. Inf. 34. Quei che pende dal nero ceffo è Bruto.
Esempio: Lib. Viagg. E dal suo brutto ceffo esce fummo grande, e puzzo grandissimo.
Definiz: §. Far ceffo, ch'è Storcere, o travolger la faccia, vedendo, o sentendo cosa, che non t'aggradi. Lat. contrahere frontem.
Esempio: Fir. Trin. 2. 5. Quando io ne la sgrido, Ella truova sei scuse, e fammi ceffo.
Esempio: Spor. Gell. Io non voglio, ch'io veggo, che tu mi hai fatto ceffo.