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1) Dizion. 5° Ed. .
CEFFO
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CEFFO.
Definiz: Sost. masc. Dicesi propriamente il Muso del cane.
Ha analogia col francese chef, derivati ambedue dal lat. caput. –
Esempio: Dant. Inf. 17: Non altrimenti fan di state i cani, Or col ceffo or col piè, quando son morsi O da pulci o da mosche o da tafani.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 591: Gli demoni ne verranno dietro,.... più crudeli che il cane non va dietro.... a quella lievre ch'elli acceffa, cioè piglia col ceffo.
Definiz: § I. E dicesi anche il Muso di alcuni animali, come leone, tigre, bue e simili. –
Esempio: Sacch. Op. div. 172: Il leone giugnendo alla fante con la bocca sanguinosa, come quelli che avea ucciso e pasciuto di poco preda, pigliando col ceffo questo velo, tutto lo insanguinò.
Esempio: Poliz. Rim. C. 138: Di ciò si lagna il mio cornuto armento, Nè vuol bagnare il ceffo in acqua pura.
Esempio: Domen. Plin. 272: Nel Gange, fiume d'India, son pesci chiamati ptatanisti, ch'hanno il ceffo e la coda di delfino.
Esempio: Car. Eneid. 7, 1201: D'or nel mezzo un'Io Era scolpita, che già 'l manto e 'l ceffo, Le setole e le corna avea di bue.
Definiz: § II. Ceffo dicesi anche del Viso assai deforme dell'uomo e, per dispregio o in ischerzo, di Qualunque viso umano. –
Esempio: Dant. Inf. 34: Quei che pende dal nero ceffo [di Lucifero] è Bruto.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 2: Un ceffo accomodato a far san Marco.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 12: Non vedi tu quel ceffo rubicondo, Che par di rame?
Esempio: Lipp. Malm. 9, 40: E chi si fa sul ceffo dar de' punti.
Esempio: Red. Lett. 3, 35: Il tuo ceffo nero e barbuto non si può mettere in dozzina con quel leggiadro e gentilesco musino.
Esempio: Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 37: Sete voi.... l'imperatore dell'alta e della bassa grammatica, da pretendere che si parli sol come piace a voi, e da non volere in questo paese che si batta moneta, s'ella non ha il vostro bel ceffo nel conio?
Definiz: § III. E pure per ingiuria, e per lo più coll'aggiunto di Brutto ceffo, o simile, dicesi a Uomo di aspetto deforme, o che dimostri animo non buono. –
Esempio: Mont. Iliad. 1, 212: Ma sol pel tuo profitto, o svergognato, E per l'onor di Menelao, pel tuo, Pel tuo medesmo, o brutal ceffo, a Troia Ti seguitammo alla vendetta.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 16: La gente che incontravasi, che scorse Quei brutti ceffi,.... Sbirri quelli credea.
Definiz: § IV. A ceffo torto, posto avverbialm., trovasi per Biecamente, Con viso bieco, A stracciasacco. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 294: La matrigna, che guardava il figliastro in cagnesco a ceffo torto.
Definiz: § V. Far ceffo, vale Guardare con una cert'aria brusca, Adirarsi, o Mostrarsi adirato; che oggi dicesi comunemente Far broncio, Far muso. –
Esempio: Bern. Orl. 39, 59: Egli a lei fa, per beffe e strazio e scorno, E ceffo e crocchi e cento fiche in faccia.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 352: Quando io ne la sgrido, la truova sue scuse, che non m'entrano, e fammi ceffo.
Esempio: Gell. Sport. 3, 4: Io non voglio, ch'io veggo che tu n'hai fatto ceffo.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 95: E' si vedrà che questo non lo cava Però del sesto sì delle commedie, Che Plauto o Terenzio.... possin farli ceffo, o dietro Sonarli le predelle.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 361: E chi fa ceffo, o stessi a disagio, fate vista di non vedere; e fate ch'ognuno abbi buona pazienza; ch'avet'a esser obbedito voi, e non voi altri.