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Dizion. 1° Ed. .
I
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I
Definiz: | Lettera vocale, amica dell'E, prendendosi spesso l'una, per l'altra, scambievolmente, come DISIO e DESIO,
OFFERIRE e OFFERERE e, STIA e STEA. Quando è posta avanti un'altra vocale, si prendono quasi sempre quelle due vocali
appo i Toscani, per dittongo, e si pronunziano in una sillaba sola, come PIANO, FIELE, PIOGGIA, FIUME: laqual proprietà
ottiene ancora l'U vocale. Pronunziasi nondimeno, alle volte, per due sillabe, ma avviene più di rado,
come SVIATO, FIATA, CHIUNQUE. Posta in mezzo della Z, e d'un'altra vocale, non patisce, che la Z, si raddoppi, come
LETIZIA, ASTUZIA. Aggiugnesi frequentemente, per isfuggir l'asprezza della pronunzia, a tutte le voci comincianti da S,
con la consonante appresso, e allora massimamente, quando la parola antecedente termina in consonante, come, per
ischerzo, con ispirito. |
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