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1) Dizion. 5° Ed. .
CONFINE e CONFINO,
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CONFINE e CONFINO,
Definiz: Sorta di pena temporanea, consistente nella relegazione in un luogo determinato: nel qual senso usavasi anche nel plurale. E altresì il Luogo dove alcuno è condannato a stare durante l'esilio. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 59: Non troverai sbandimento o confini in luogo, dove alcuno non abiti per sua volontà.
Esempio: Pitt. B. Cron. 59: Io era fermo e costante a soferire confini e ogn'altra passione, per osservare le loro franchigie.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 83: Prolungò [la Balìa] il tempo dei confini ai confinati, pose Giovanni di Simone Vespucci nelle carceri, privò degli onori gli Accoppiatori dello stato nimico.
Esempio: Nard. Stor. 1, 16: A' confinati prima mutarono o prolungarono i confini.
Esempio: Cas. Pros. 2, 32: I son costretto di supplicare Vostra Eccellenza che si degni di aggiugnere all'altre grazie, ch'ella mi ha fatte a beneficio di Flamminio della Casa, ancora questa, di concedergli che possa venire in Fiorenza, senza aspettare l'ultimo termine del suo confine.
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 4: Quanto al confino, mi sono contentato che sia dove, e per quanto tempo vogliono ec.
Esempio: Vasar. Ragion. 69: Escono fuor della porta a San Gallo e vanno, come V. E. vede, al confino.
Definiz: § I. Per estensione, Prigionia, Reclusione in luogo di pena; e altresì il Luogo della prigionia. –
Esempio: Legg. Tosc. 6, 462: Le donne,... oltre detta pena pecuniaria, incorrino, in vece della fune, in pena di sei mesi di confino nelle Stinche.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 24: Fu Ovidio accompagnato a certa terra Somigliante al confine di Volterra.
Definiz: § II. Andare a confine, o confino, ovvero a' confini, vale Andare uno al luogo ov'egli sia stato condannato di stare. –
Esempio: Strin. Cron. 124: A me conviene andare a confino a Foligno; s'io non ci fussi, daretegli (dodici fiorini) a madonna Ghisola.
Esempio: Pitt. B. Cron. 93: Messer Lapo pagò la sua condannazione: il simile Santi mio famiglio, e del mio proprio; e andarono a' confini.
Definiz: § III. Avere i confini, valeva Esser condannato alla pena del confine. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 219: Mette il partito che era proposto, di mandare uno bullettino allo esecutore, e che 'l maestro Dino abbia i confini.
Definiz: § IV. E in senso figurato, trovasi per Essere escluso da un dato luogo, Averne divieto. –
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 200: Da quell'ora innanzi quelle pistolenzie cessaro, e mai più non ne sentiro; anzi, quando alcuna volta veniva nel paese quella tempesta, a loro non facea danno niuno, che parea che avesse i confini di non intrare nel loro paese.
Definiz: § V. Dare i confini ad alcuno, valeva Condannarlo alla pena del confine. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 216: Maestro Dino da Olena medico, cenando co' Priori di Firenze una sera, essendo Dino di Geri Cigliamochi gonfaloniere di iustizia, fa tanto, che 'l detto Dino non cena, volendo dar poi i confini al detto maestro Dino.
Definiz: § VI. Essere a confine, o a' confini, vale Essere confinato in alcun luogo. –
Esempio: Comp. Din. Cron. 23: Essendo messer Corso Donati a' confini a Massa Trebara, gli ruppe, e andossene a Roma, e non ubbidì.
Esempio: Vill. G. 195: E' Guelfi di Firenze, ch'erano rubelli, e tali a' confini per lo contado, e in più parte, cominciarono a rinvigorire.
Esempio: Vasar. Ragion. 77: La quale [Libreria] fe' fare Cosimo, quando egli era a confino.
Definiz: § VII. Levare ad alcuno i confini, vale Revocare la condanna del confine. –
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 60: Per la qual miracolosa novità, i signori Dodici levaron loro i confini, e restituirongli nel pristino stato.
Definiz: § VIII. Mandare a confine, a' confini, e anche, come trovasi, in confine, vale Esiliare relegando in un luogo particolare. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 61: Sarò sbandito o mandato a confine; là dovunque sarò mandato, farò ragione che indi io sia nato.
Esempio: Vill. G. 3, 55: L'una parte e l'altra de' Cancellieri trassono di Pistoia, e mandarono a' confini in Firenze.
Esempio: E Vill. G. 3, 63: Ciò fatto, furono mandati a' confini Sinibaldo fratello di messer Corso ec.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 30, 5: Ma se coll'arme fece forza, è punito di sbandeggiamento, e mandato in alcuna isola a' confini, e perde tutti i beni suoi.
Esempio: Pitt. B. Cron. 59: Misse a partito, ch'io fossi mandato a' confini per XX anni.
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 39: Da le sue terre,... dove noi siàn nate, Qui ci ha mandato il barbaro in confine.
Definiz: § IX. Pigliare il confino, valeva Rappresentarsi nel luogo del confino. –
Crusc. Vocab. III.
Definiz: § X. Rompere i confini, o il confino, valeva Partirsene prima del tempo determinato, Fuggire dal luogo della relegazione; in pena del qual atto il confinato era dichiarato ribelle. –
Esempio: Comp. Din. Cron. 23: Essendo messer Corso Donati a' confini a Massa Trebara, gli ruppe, e andossene a Roma.
Esempio: Pier. Cron. 51: In quel tempo Guido Conte di Monte Feltro apposta ed a prego di certi Ghibellini si partì da Piemonte, e ruppe i confini vegnendo in Pisa.
Esempio: Nard. Stor. 1, 16: I quali cittadini avendo poi rotto i confini, pervennero per diversi accidenti nelle mani de' vincitori.
Esempio: Legg. Tosc. 6, 201: Mancando [i confinati] di lavorare, s'intendino avere rotto il confino e cascati nella pena maggiore.
Esempio: Salv. Spin. 1, 1: Cadevano in ribellione infino in terzo grado maschile, e nella stessa i seguaci loro, se avesser rotto il confino.
Definiz: § XI. Stare a' confini, o al confino, d'alcun luogo, valeva Esser relegato in alcun luogo determinato. E Rimanere a' confini, valeva Stare nel luogo assegnato per relegazione. –
Esempio: Pier. Cron. 43: Tornaro in Firenze tutti li Ghibellini, salvo cinquanta che rimasero a' confini per patti, ma tutti riebbero i beni loro.
Esempio: Pitt. B. Cron. 93: Il Podestà condannò Santi in ff. 800,.... e stare a' confini, fuori di Firenze e del contado, tre anni; e me liberò.
Esempio: Dav. Tac. 1, 7: Non avere [Tiberio Nerone] pure in quegli anni ch'egli stette al confino (alla quiete, dicev'egli) di Rodi, altro mai che ire.... mulinato.