1)
Dizion. 4° Ed. .
LE
Apri Voce completa
pag.36
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
LE.
Definiz: | Voce di genere femm. dell'articolo La, e del numero del più; s'usa ne' medesimi modi appunto, che La articolo,
scrivendosi avanti a consonante sempre distesa, e segnandosi di apostrofo innanzi a vocale comunemente. Pure se la
seguente vocale da due consonanti seguíta sia, alcuni usano di segnare coll'apostrofo il principio di tal voce, anzichè
la particella. Gr. αἱ, τάς. |
Esempio: | Bocc. nov. 42. 5. Siccome generalmente tutte le femmine in quella isola sono.
|
Esempio: | E Bocc. num. 7. E non conoscendo le contrade ec. domandò la
buona femmina, dove ella fosse. |
Esempio: | Dant. Par. 2. Le distinzion, che dentro di se hanno, Dispongono a' lor fini, e
lor semenze. |
Esempio: | E Dan. Par. 4. Queste son le quistion, che nel tuo velle
Pontano igualemente. |
Esempio: | Petr. son. 11. Pur mi darà tanta baldanza Amore, Ch'ivi discovrirò de' miei
martirj Qua' sono stati gli anni, e i giorni, e l'ore. |
Esempio: | E Petr. 221. Le rive il sanno, e le campagne, e i boschi.
|
Esempio: | E Petr. son. 228. Ma il vento ne portava le parole.
|
Definiz: | §. Le, talora si pose anzi per vaghezza, che per bisogno. |
Esempio: | Bocc. nov. 78. 9. E quando ella venuta fu, il Zeppa facendole le carezze grandi
ec. quella seco ne menò in camera. |
|