Lessicografia della Crusca in rete

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Definiz: Voce di genere femm. dell'articolo La, e del numero del più; s'usa ne' medesimi modi appunto, che La articolo, scrivendosi avanti a consonante sempre distesa, e segnandosi di apostrofo innanzi a vocale comunemente. Pure se la seguente vocale da due consonanti seguíta sia, alcuni usano di segnare coll'apostrofo il principio di tal voce, anzichè la particella. Gr. αἱ, τάς.
Esempio: Bocc. nov. 42. 5. Siccome generalmente tutte le femmine in quella isola sono.
Esempio: E Bocc. num. 7. E non conoscendo le contrade ec. domandò la buona femmina, dove ella fosse.
Esempio: Dant. Par. 2. Le distinzion, che dentro di se hanno, Dispongono a' lor fini, e lor semenze.
Esempio: E Dan. Par. 4. Queste son le quistion, che nel tuo velle Pontano igualemente.
Esempio: Petr. son. 11. Pur mi darà tanta baldanza Amore, Ch'ivi discovrirò de' miei martirj Qua' sono stati gli anni, e i giorni, e l'ore.
Esempio: E Petr. 221. Le rive il sanno, e le campagne, e i boschi.
Esempio: E Petr. son. 228. Ma il vento ne portava le parole.
Definiz: §. Le, talora si pose anzi per vaghezza, che per bisogno.
Esempio: Bocc. nov. 78. 9. E quando ella venuta fu, il Zeppa facendole le carezze grandi ec. quella seco ne menò in camera.