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1) Dizion. 5° Ed. .
ONORE.
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ONORE.
Definiz: Sost. masc. Considerazione, Pregio, in cui è tenuto il merito di alcuno.
Dal lat. honor. –
Esempio: Cess. Scacch. volg. 35: Onore non è altro che reddimento (rendimento) di reverenzia in testimonianza di virtudi.
Esempio: Dant. Purg. 17: È chi podere, grazia, onore e fama Teme di perder perch'altri sormonti.
Esempio: E Dant. Conv. 105: Biasima quello che è materia della sua opera, per tòrre.... a lui, che dice, onore e fama.
Esempio: Tav. Rit. 1, 446: Ora è abbassato tutto l'onore e 'l pregio della Tavola Ritonda e di tutta cavalleria!
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 547: Ora diremo d'onore e di dispregio; e quanto a ciò diremo cinque cose.... La quinta, di dispregio, che è contrario ad onore.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 60: Onestà è mantenimento d'onore; lo quale onore è premio in questa vita de la virtù.
Esempio: Varch. Stor. 1, 201: Come alle virtù più condegno guiderdone dar non si può che la loda e l'onore, così i vizj maggior gastigo non hanno che il biasimo e l'infamia, che d'essi dopo la morte rimane.
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 112: Sarebbe vero, quando ciò si potesse fare in modo che potesse riuscir credibile, e che la nobiltà, grandezza ed onore consistesse tutto e solo nel tempo.
Esempio: Giacomin. Lez. II, 1, 267: Pare che stima e pregio denotino il medesimo che onore, siccome appresso i Greci la medesima voce che significa pregio significa anco onore.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 103: I Romani, sentitane la morte, non fecero altra dimostrazione d'onore o di sdegno contra lui, se non che ec.
Esempio: Bald. Pros. 329: L'onore, inteso come fine, pare a me che sia tanto potente, che ci induce a disprezzar noi medesimi e l'altre nostre cose più care.
Esempio: Leopard. Poes. 61: In peggio Precipitano i tempi; e mal s'affida A putridi nepoti L'onor d'egregie menti.
Esempio: E Leopard. Pros. 1, 283: Più di uno scrittore, non solo in vita, ma eziandio dopo la morte, è frodato al tutto dell'onore che se gli dee.
Definiz: § I. E per Il merito stesso, in sè medesimo considerato: anche in locuz. figur. –
Esempio: Cavalcant. Rim. L. 313: Vedesti, al mio parere, ogni valore E tutto gioco e quanto bene om sente, Se fosti in prova del segnor valente Che segnoreggia il mondo de l'onore.
Esempio: Petr. Rim. F. 82: Se 'n quella etate Ch'al vero onor fur gli animi sì accesi, L'industria d'alquanti uomini s'avolse Per diversi paesi,... l'onorate Cose cercando, ec.
Definiz: § II. E per Reverenza, Omaggio, Ossequio, a chi è costituito in autorità, o per qualsiasi titolo è considerato a noi superiore. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 370: Furono amaestrati per lettere segrete che ne volessino perdono, vi mandassino assai di buoni cittadini a domandare merzè, però che lo Imperadore voleva onore.
Esempio: Dant. Inf. 13: Vi giuro che giammai non ruppi fede Al mio signor, che fu d'onor sì degno.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 166: Dunque a Dio in primo luogo dobbiamo ossequio, ma non qualunque; lo dobbiamo infinito. Imperocchè, se si deve onore ad ogni grandezza, e se tanto maggiore ancor se le dee, quanto ella è in sè più eminente; ben voi potete arguire, che possedendo Iddio nel suo essere una grandezza immensa ed illimitata, se gli deve un onore corrispondente.
Esempio: Martin T. N. Not. 1, 147 Not.: L'onore, che Dio comanda di rendere ai genitori, consiste massimamente nell'aiutargli e soccorrerli.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 563: Incontrandolo poi solo, disarmato, e in atto di chi non farebbe resistenza, non s'eran sentiti altro impulso che di fargli dimostrazioni d'onore.
Definiz: § III. E per Atto dimostrativo d'onore, e più in particolare Modo di render reverenza a persona di merito o costituita in dignità, Segno di onoranza, spesso conforme a certe consuetudini o cerimonie; nel qual senso si usa anche con un aggiunto, come Onore Reale, Onore Militare, e simili, che sta a indicare la qualità degli onori stessi; e spesso nel plurale e in costrutto col verbo Rendere gli onori. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 10: Disideravano più di sostenere vergogne e obbrobrj per l'amore di Cristo, che onori del mondo, o riverenze, o lode umane.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 230: Onore è quello, il quale ad alcuno in presenza si fa....; siccome a Scipione Africano, il quale avendo magnificamente per la repubblica contro a Cartagine adoperato, tornando a Roma, gli fu preparato il carro triunfale, e fattigli tutti quegli onori che al triunfo aspettavano.
Esempio: S. Greg. Omel. 1, 240: Addomandiamo dal Signore nostro non false ricchezze, non doni terreni, non onori fuggitivi, ma la luce.
Esempio: Morell. Cron. 319: Questo onore gli fu fatto, non tanto per lo acquisto fece colla forza del Comune, ma perchè e' si portò lealmente.
Esempio: Giacomin. Lez. II, 1, 267: Perchè l'apprezzare è operazione dell'animo,... acciocchè sia manifesta, è di bisogno che con atti esteriori, indizj di quel concetto intrinseco, si scuopra: e tali sono lode, corone..., doni, piegamenti di ginocchia, scoprimento di capo, e simili atti, i quali tutti sono detti onori.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 66: E perchè ossequj avea sera e mattina, E il titol di Signora a tutto pasto, Fatta arrogante, alfine alzò il pensiero A voler questi onori da dovero.
Esempio: Legg. Tosc. 10, 181 t.: Ed agli ufiziali delle nostre milizie [accordiamo] gli onori militari, qualora siano loro dovuti ec.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 58: Io non dirò che sempre quei, che stanno In pretension d'onori e di rispetti, Abbian del lupo il danno: Dirò ec.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 1, 87: Fu questa la prima volta che alla umana natura, già fatta a sè superiore, rendette la natura angelica gli onori divini.
Esempio: Leopard. Poes. 49: Al tardo onore Non sorser gli occhi tuoi; mercè, non danno, L'ora estrema ti fu. Morte domanda Chi nostro mal conobbe, e non ghirlanda.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 21: È questo il bell'onor, la bella festa Che fate a un uomo che ha fatti più versi Che non avete voi capelli in testa?
Definiz: § IV. Si usa altresì per denotare La cosa che serve a onorare, e in particolare Segno distintivo di grado o dignità, Insegna. –
Esempio: Vill. G. 19: Questi (Tulio Ostilio).... fu il primo che portasse porpora ed onori reali.
Esempio: Petr. Rim. F. 249: Arbor vittorïosa, triumfale, Onor d'imperadori e di poeti, Quanti m'ài fatto dì dogliosi e lieti In questa breve mia vita mortale!
Esempio: Mont. Feron. 1, 252: Tu non vanti dei lauri e delle querce Il trionfale onor, ma delle Muse.... Agli studj sei caro.
Definiz: § V. E nel linguaggio cerimonioso si usa per Atto o Fatto, onorifico per la persona che parla. –
Esempio: Red. Lett. 1, 88: Se si fosse potuto dare il caso che V. Reverenza mi avesse fatto l'onore di domandarmi cent'anni addietro, quello che presentemente mi domanda, io le avrei con ogni franchezza risposto che ecc.
Esempio: E Red. Lett. 2, 332: L'onore che V. S. Illustrissima si è compiaciuta di farmi, dandomi la felice novella del suo buon viaggio ec.
Esempio: E Red. Lett. 3, 39: Mi conservi V. S. Illustrissima l'onore de' suoi comandamenti.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 172: V. E. ha fatto a me.... un onore maggiore assai, invitandomi a un più stretto commercio di lettere in ordine al comun bene de' nostri paesi.
Esempio: Marchett. Nat. Comet. 10: Appena resi le dovute grazie a que' signori per l'onore ch'e' si degnavan di compartirmi.
Esempio: Nell. Iac. Alliev. 1, 4: Io non conto per piccola cosa l'onore ed il piacere d'esser con voi.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 1, 393: Per l'amor del cielo, Padre Curci, non fa temi un onore che io non posso in coscienza accettare.-
Definiz: § VI. Vale anche Gloria, o Pubblico plauso, Pubblica stima. –
Esempio: Petr. Rim. F. 107: Seguite là dove vi chiama Vostra fortuna dritto per la strada, Che vi può dar, dopo la morte ancora Mille e mille anni, al mondo onor e fama.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 26: Per te (l'invenzione delle armi da fuoco) la militar gloria è distrutta, Per te il mestier de l'arme è senza onore.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 40, 79: Avea Dudon quella ferrata mazza Ch'in mille imprese gli diè eterno onore.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 377: Questo sesso (il femminile) nè per abilità nè per uso s'impiega nell'armi o nelle lettere, che sono le professioni conciliatrici dell'onore.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 214: Ma non vedi tu quanto onore ha ricevuto nel mondo la Grecia tutta da così bene eseguita impresa?
Esempio: Fosc. Poes. C. 38: E me che i tempi ed il desio d'onore Fan per diversa gente ir fuggitivo ec.
Esempio: Manz. Poes. M. 362: Tu, cui non piacque su la via più trita La folla urtar che dietro al piacer corre E a l'onor vano e al lucro; e ec.
Esempio: E Manz. Poes. M. 372: O madre, oh! perchè tanta Speme d'onor mi lusingasti in vano?
Esempio: Capp. Lett. 4, 101: Che Dio ci mandi a casa tutti, e a casa i nostri cari soldati coperti d'onore.
Definiz: § VII. Per Credito, Reputazione. –
Esempio: Real. Franc. B. 2, 139: Ognuno l'odiava a morte, perch'egli aveva tolto loro l'onore, chè, innanzi che Fioravante entrasse nella città, egli erano tenuti i da più, ma poi erano tenuti poco a capitale.
Esempio: Vett. Colt. 84: Vuole [Plinio] che l'olio da Venafro, il quale ancor oggi ha tanto nome, tragga l'onor suo di quivi (qui figuratam.).
Definiz: § VIII. E per Maestà, Dignità, eccelsa, e simili. –
Esempio: Dant. Conv. 347: Di questa nobiltà nostra.... s'accorse il Salmista.... là dove, commenda l'uomo dicendo: Che cosa è l'uomo, che tu Iddio lo visiti? L'hai fatto poco minore che gli Angeli, di gloria e d'onore l'hai coronato, e posto lui sopra l'opere delle tue mani.
Esempio: S. Grisost. Opusc. 87: Ciò vuol dire: L'uomo essendo da Dio posto in onore, cioè che l'avea creato alla immagine sua, non ne fue conoscente.
Esempio: Martin. T. V. 10, 33: Lo hai fatto per alcun poco inferiore agli Angeli, lo hai coronato di gloria e di onore.
Definiz: § IX. E in senso religioso, vale Omaggio di devozione e di adorazione: ed altresì Ogni manifestazione del culto. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 42: S'immaginarono quella (la quale divinità ovvero deità nominarono) con ogni coltivazione, con ogni onore, e con più che umano servigio essere da venerare.
Esempio: Belc. F. Vit. Colomb. 1, 124: Ora vedendo il misericordioso Iddio.... quante pene mentali e corporali aveva per lo suo onore sostenuto..., volle ec.
Esempio: Allor. A. Cap. 14: Amar, temere Dio, dare a' suoi santi Debito onor, non cercar sette o prove, Per parer più dassai di tutti quanti.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 72: Seguitate nell'incominciata impresa, con buona e sincera volontà, tutto per l'onore e zelo di Dio e salute vostra.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 371: Adunque non è Iddio sommamente felice e gioioso, potendo egli aver più bene che di fatto non ha..., mentre non riceve tutto l'amore e tutto l'onor possibile dalle creature.
Esempio: Segner. Mann. ag. 5, 1: La vera divozione alla Santissima Vergine ha tre gradi.... Il primo si è abbandonare per amor d'essa il peccato; perchè chi le nega questo, quale onore mai le può fare che le sia gradito?
Definiz: § X. Onore, prendesi per Maniera cortese di ricevere e di trattare specialmente alcun ospite di riguardo, ed anche Accoglienza, Ciò che si fa, come dono, convito od altro, per onorare tale persona. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 179: Abbracciansi e baciansi più di cento fiate insieme.... E lo re Marco avendo veduta la crudele battaglia, e poi vedendo lo grande onore che gli cavalieri insieme si faceano, fassene cogli suoi baroni grande maraviglia.
Esempio: E Tav. Rit. 1, 451: Tutta quella notte non fece Tristano altro che pensare sì come eglino potessino quello cavaliere meritare dello grande onore ch'egli fatto aveva loro.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 184: Venne adunque il re il giorno detto, e con gran festa ed onore dalla donna fu ricevuto.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 232: Gli onori, dal medico fatti a costoro, appresso questa promessa multiplicarono.
Esempio: S. Cater. Lett. 1, 91: Tutta la vita loro si spende in onori e in conviti e in molti servitori ec.
Esempio: Poliz. Pros. 49: Lorenzo ci ha ragguagliato dello onore s'è fatto a madama di Ferrara là a Pisa.
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 41: Rinaldo poi si volse a Sansonetto.... e lo raccolse col debito onore.
Esempio: Car. Lett. ined. 2, 322: Ora le scrivo da Urbino, dove Sua Eccellenza si ritrova, Dio grazia, ben condizionata, e ricevuto con molto onore e con molta allegrezza da tutti.
Definiz: § XI. E per Riconoscimento di merito, Dimostrazione di affetto, riconoscenza, e simili; ed anche Tributo, Omaggio, secondo certe consuetudini del viver civile. –
Esempio: Fosc. Poes. C. 40: E tu onore di pianti, Ettore, avrai Ove fia santo e lagrimato il sangue Per la patria versato ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 636: Non incontrando.... se non qualche ombra vagante piuttosto che persona viva, o cadaveri portati alla fossa, senza onor d'esequie.
Esempio: Capp. Scritt. 2, 211: La narrazione incomincia con la prima levata in armi che poi fece irrevocabile la guerra; questo onore è debito alla città di Milano.
Esempio: Guast. Rapp. El. 583: Essendo piaciuto all'Arciconsolo che io prendessi ad encomiare in questa pubblica tornata uno de' colleghi a cui la nostra Accademia ha tuttavia da rendere l'estremo ufficio d'onore, ec.
Definiz: § XII. E per Pompa, Apparato, riferito a trasporto funebre. Nel qual senso, secondo il linguaggio ecclesiastico, si usa nelle locuzioni Tutto onore e Mezzo onore, che rappresentano due gradi di onoranza funebre. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 160: Sopra gli omeri de' più nobili cittadini con grandissimo onore fu portato alla sepoltura.
Definiz: § XIII. Onore, più che altro usato con un aggettivo ordinale, vale Posto, Termine, di merito, di dignità; Grado, in cui si trovi o si consideri, a scopo di comparazione, checchessia. –
Esempio: Tass. Gerus. S. 1, 52: Squadra d'ordine estrema ecco vien poi, Ma d'onor prima e di valore e d'arte.
Esempio: Galil. Op. Cart. XI, 113: Le nebulose.... sono una congerie di minutissime stelle, minori non solo di quelle del terzo onore, ma di quelle della sesta ed anco decima grandezza.
Esempio: Mont. Feron. 1, 218: Vedi il fratello D'armena stirpe, che con gli aurei figli Gli contende superbo i primi onori.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 51: La quale (la patria) udì poc'anzi il consenso di tutta Europa asserire meritevoli dei primi onori nella scultura del legno tanti de' suoi cittadini, quanti ec.
Definiz: § XIV. E per Preminenza, Vittoria; ed anche il Segno di esse, Premio, e simili. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 549: Addomandare l'onore, ovvero eziandio per sè medesimo prenderlo, è sconcia cosa.
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 25: L'onore della giostra era dato a lui.
Esempio: E Stor. Aiolf. 1, 42: Aiolfo misse l'onore ch'avea vinto del torniamento contro a mille scudi.
Esempio: Real. Franc. B. 2, 139: Vedendo venire Fioravante, l'uno lo mostrò all'altro, e dissono: Non lo lasciamo andare, acciò ch'egli non abbia l'onore di questa battaglia.
Esempio: Morell. Cron. 339: Donarono due onori: il primo uno elmetto fornito d'ariento e di perle...; il secondo fu pure uno elmo con bel cimiere.
Esempio: Poliz. Pros. 50: Finalmente e' balestrieri a cavallo eran con detto messer Antonio, ferono mirabil pruova, e ferirono ed uccisono ed amazzorono de' fanti loro; in modo ebbono onore.
Esempio: Morell. L. Cron. 191: A' dì 28 di gennaio 1474 si fe' una maggior giostra in su la piazza di S. Croce...; e l'onore maggiore ebbe Giuliano di Piero di Cosimo de i Medici, e il secondo ebbe Iacopo di messer Luca Pitti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 132: Poi la giostra si fe', di che l'onore E 'l pregio Sansonetto fece darsi.
Esempio: Bern. Orl. 36, 19: Signor,... Non dar l'onore a questo rinnegato, Nè la gloria alla gente saracina.
Esempio: Guicc. Op. ined. 10, 38: Giostrò due o tre volte ed ebbe l'onore una volta, chè era gagliardissimo.
Esempio: Mont. Iliad. 4, 644: Agli Achei Non cedete l'onor di questa pugna.
Definiz: § XV. E per Stato onorato, Condizione che rende degni di rispetto, di considerazione, di ossequio, e simili. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 131: E sai ch'io molto lodo Che tu a ogni modo Abbi di belli arnesi E privati e palesi; Sì che 'n casa e di fore Si paia il tuo onore.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 292: Abbi confidanza, Eustagio, che di qui a poco tornerai all'onore di prima, e troverai la moglie e i figliuoli.
Esempio: E Cavalc. Med. Cuor. 238: Alcuno procaccia (il demonio) d'arricchire e levare in onore per farlo insuperbire.
Esempio: E Cavalc. Med. Cuor. 239: Molti ne 'nganna (la prospera fortuna) per fargli venire a ricchezza e a onore e fama.
Esempio: Barber. Docum. Am. 106: Insegna il documento.... Molto ancora valere Lei cose, per avere Vertuti molte: Le quai colte, In stato grande ed onor ci tenemo.
Esempio: Niccol. Strozz. 2, 7: Un modo io cerco Onde nessuno divenir qui possa Assoluto signor, ma fra gli uguali Non manchi un primo. Io Cosmo alzar volea A tanto onor; ma ec.
Definiz: § XVI. Onore, usato per lo più nel numero plurale, vale Alto ufficio pubblico, Carica, Magistratura; ed anche Dignità inerente alle cariche; e altresì Diritto, Privilegio, di conseguire i diritti e le dignità. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 6: Poi vuole la villa; halla. Poi si viene distendendo agli onori e alle signorie; e di questo non è contento.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 23: Levorono in tutto gli onori e' benificj a' Ghibellini.
Esempio: E Comp. Din. Cron. DL. 144: Non poteano pensare che altro che a concordia si potesse venire, per più ragioni. La prima, per piatà di parte, e per non dividere gli onori della città: la seconda ec.
Esempio: E Comp. Din. Cron. DL. 207: O voi, popolani, che desideravate gli uficj, e succiavate gli onori..., ove fu la vostra difesa?
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 549: Gli onori, i quali molti addimandano, eziandio Cato non li dovea dimandare, ma la città sanza suo dimando gliele doveva dare.
Esempio: Bocc. Laber. 18: Questo mio vestimento, il quale t'ha poscia che 'l vedesti, fatto maravigliare,... che solamente vi pare che a coloro che ad alcuno onore sono elevati, più che ad alcuni si convenga l'usare, non è panno manualmente tessuto.
Esempio: Morell. Cron. 348: Tu se' sanza danari, sanza parenti, sanza onori di Comune.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 185: Gli antichi nobili, chiamati grandi, di essere privi degli onori pubblici sopportare non potevano.
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 147: Fia di necessità fare tutti gli altri cittadini disonorati e non partecipi delli onori civili: ed onori civili dico io essere i magistrati.
Esempio: Varch. Stor. 3, 114: Gli onori e gli utili della città non si distribuiscono più per tratte, o per isquittinj, come erano consueti distribuirsi i maestrati in Firenze, quando ella era libera.
Esempio: Giannott. Op. 1, 83: Fu ancora in quel tempo ordinata la legge del divieto, acciocchè molti participassero degli onori della repubblica.
Esempio: E Giannott. Op. 1, 152: Se bene moltissimi erano onorati, essendo eletti frequentemente nelle prime dignità, questo onore non era molto stimato.
Esempio: Giacomin. Lez. II, 1, 268: Sono ancora chiamati onori i magistrati.... perchè colui a chi è dato [il magistrato] già per alcuna virtù n'è giudicato degno.
Esempio: Dav. Tac. 1, 94: Il seguente anno furon consoli Tiberio la terza volta e Germanico la seconda, che prese l'onore in Nicopoli.
Esempio: E Dav. Tac. 2, 3: Nobiltà, riccheza, rifiutati onori o esercitati, eran peccati gravi.
Esempio: Targ. Viagg. 8, 115: Il conte di Certaldo e quel di Pontormo.... furono in Firenze fatti di popolo.... che vuol dire abilitati ai godimenti degli onori.
Esempio: Giord. Op. 2, 51: Possono senza cura godersi beatamente l'opulenza e gli onori (dico gli onori, non l'onore) dell'eccelse dignità, quelli che le colsero come preda di ambizione, o dono temerario di fortuna.
Esempio: Giobert. Rinnov. 1, 120: La pratica governativa.... ha per supremo intento.... di opprimere la plebe col monopolio delle cariche, degli utili e degli onori civili.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 5: Senatori, patrizj, invan cercai Scuse nella vecchiezza ai sommi onori.
Definiz: § XVII. E per similit. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 349: Abbassando gli onori di Santa Chiesa; sì che per molte cose rinnovate nelle menti degli uomini la Chiesa non era ubidita.
Definiz: § XVIII. Vale anche Onorificenza, Titolo onorifico, sia accademico, sia cavalleresco, e simili. –
Esempio: Giust. Vers. 42: Quando s'aprì rivendita d'onori, E di croci un diluvio universale Allagò il trivio di commendatori; ec.
Definiz: § XIX. E per Lustro, Decoro, così parlandosi di singole persone, come di società, istituzioni, e simili. –
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 257: Io fui fatto del Consiglio maggiore de' dodici buonomini per nominagione...; il quale ufficio è d'onore sanza utile.
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 105: Questa parte del batter monete è per la città nostra molto necessaria, e se non m'inganno, mi ci si rappresentano tre o quattro capi di non piccola considerazione all'onore e gloria della città.
Esempio: Dav. Tac. 2, 277: I versi e le canzoni ove Materno vuol consumarsi la vita.... non dànno a' loro autori onor, nè utile; un po' di piaceruzo e lode vane senza pro.
Esempio: Galil. Op. Cart. XIII, 264: Le do conto del gusto particolare ricevuto da tutti gli Accademici del favore ed onore che si riceve per l'ascrizione di V. S.
Esempio: Segner. Mann. magg. 9, 2: A meritar tanto onore, bisogna che ti disponga col confessare prima tu Gesù Cristo.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 35: Per l'interesse no, ma per l'onore Vo' un bell'emolumento.
Esempio: Guast. Rapp. El. 305: Di questo solo desiderosa (l'Accademia della Crusca), che l'opera si perfezioni; e a questo solo contenta, che sia a vantaggio delle lettere, a onore della Nazione.
Definiz: § XX. E usato con un aggiunto o con un compimento che specifica in che cosa consiste l'onore. –
Esempio: Cin. Rim. 115: E se lunga stagïon tuo stato dura In tanta dignità, che prendi onore D'esser ghirlanda a lei degna e sicura, Dille ec.
Esempio: Ar. Sat. 180: Chi brama onor di sprone o di cappello, Serva re, duca, cardinale o papa.
Esempio: Speron. Op. 3, 102: Luigi duca d'Angiou.... nella coronazion del re giovane contra il fratello volle usurparsi l'onor del loco, che alla Borgogna si conveniva.
Esempio: Guast. Rapp. El. 605: Resta pertanto che l'Accademia deliberi al Giornale delle Commissioni di Rinaldo degli Albizi l'onore della citazione.
Esempio: E Guast. Scritt. Art. 307: La cosa dovette rincrescere a messer Giovanni, che veniva a perdere l'onore della cattedra e l'utile dello stipendio.
Definiz: § XXI. E figuratam. per Persona che reca onore, aggiunge lustro, acquista fama, a ciò che viene espresso dal compimento. –
Esempio: Dant. Inf. 1: O degli altri poeti onore e lume.
Esempio: E Dant. Purg. 11: O,... non se' tu Oderisi, L'onor d'Agubbio e l'onor di quell'arte Che alluminare è chiamata in Parisi?
Esempio: E Dant. Conv. 278: E questa progenie fu quella di David, del quale nascesse la baldezza e l'onore dell'umana generazione, cioè Maria.
Esempio: Petr. Rim. F. 325: Quella che fu del secol nostro onore, Or è del ciel, che tutto orna e rischiara, Fe' ec.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 297: Per questa ultima dota.... era chiamata e tenuta (Cammilla) onore e bellezza d'Italia.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 83: Questo è di nostra linia (linea) il proprio onore.
Esempio: Giambull. P. F. Orig. Ling. fior. 139: Come bene ci discuopre l'onore della lingua nostra (parla di Dante) nella sua Vita Nuova, dicendo che ec.
Esempio: Menz. Sat. 90: Il buon Petrarca E 'l Bembo e 'l Casa, dell'Italia onore, A mensa stanno mediocre e parca.
Esempio: Metast. Dramm. 1, 67: Dunque vedrassi Sotto un'infame scure.... Della Persia l'onore, L'amico d'Artaserse, il difensore?
Esempio: Pindem. Poes. 43: Gli orti, onde la gran reina Babilonese, infamia e onor del sesso, Inghirlandò le temerarie mura.
Definiz: § XXII. E per Sodisfazione che si ha del buon esito di ciò che facciamo, o Compiacimento che altri ne dimostri: usato specialmente nella locuzione Con onore, o, come si disse, Ad onore, che vale Facendosene onore. –
Esempio: Vell. Cron. 22, 145: Più volte il feci fare Camarlingo de' Signori della moneta: il quale bene e lealmente e ad onore il fece.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 19, 134 t.: La qual cosa se avessimo creduta dovere avere tal fine, mai ci saremmo indotti a mandare invano il detto messer Giovanni, perchè cognosciamo non ce ne risulta onore, ma più tosto mezzo gabbamento.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 194: La qual cosa acciò che avvenga in onor di voi ed in male di chi meritato l'ha, io sono qui venuto a voi.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 564: Quanto erano più manifesti gli stimoli di questo suo affetto, tanto gli conveniva procedere con più cautela, per mandarlo ad opera con intero onor d'amendue.
Esempio: Nell. Iac. Alliev. 2, 13: Procurate di non v'impegnare colla vostra ostinazione a cose da uscirne con poc'onore.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 279: Son passati agli impieghi con onore.
Definiz: § XXIII. E per Cosa che torni in onore della persona, dell'istituzione, e simili, a cui l'azione si riferisce; Tutto ciò che conferisce onore ad essa. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 203: Tutti furono disposti al bene comune e allo onore della republica.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 139: Tu dovevi il mio onore e delle mie cose sempre e cercare ed operare.
Esempio: Cell. G. Lett. 21: Sempre priega Iddio, che ti faccia fare l'onore e la volontà sua.
Esempio: E Cell. G. Lett. 27: Lo quale (anno) piaccia a Dio darmi grazia potere passare con suo onore e mio utile, di coscienzia prima, e poi di scienzia.
Esempio: Imit. Crist. 102: Se sarà fondato (l'uomo) in umiltà vera.... e se sempre puramente e semplicemente cercherà l'onore di Dio.
Definiz: § XXIV. Onore, si usa per Titolo, Cagione d'onore, Cosa onorifica, in locuzione specialmente col verbo Essere onore. –
Esempio: Dant. Rim. 88: E quelle cose, che a voi onor sono, Dimando e voglio.
Esempio: Nov. ant. S. 84: Nè a voi no serebe onore che vostro lignaggio andasse a povertade.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 30: Onore torna e non disonore a partirsi dalle contenzioni.
Esempio: Petr. Rim. F. 3: Non li fu onore (ad Amore) Ferir me de saetta in quello stato, A voi armata non mostrar pur l'arco.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 122: Lasciamo stare che la mia morte non vi fosse onore, nondimeno ec.
Esempio: E Bocc. Laber. 33: Io fui alcuna volta assai vicino ad usar parole, che poco onor di lei sarebbono state.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 135: Sarebbe però un bell'onore.... se, tornando al palazzo, potessimo raccontare ec.
Esempio: Guast. Rapp. El. 198: Sottoporre la propria sentenza all'autorità del collegio accademico, se non fosse obbligo, sarebbe onore per noi.
Definiz: § XXV. E con un compimento retto della prep. Di, per Merito di aver favorito, preparato, od anche causato, occasionato checchessia. –
Esempio: Dant. Parad. 4: S'egl'intende tornare a queste ruote L'onor dell'influenzia e il biasmo, forse In alcun vero suo arco percuote.
Esempio: Dav. Tac. 2, 88: Io, se noi vinciamo, me ne terrò l'onore che mi darai: de' travagli e pericoli faremo a metà.
Definiz: § XXVI. Figuratam. e poeticam., conforme a proprietà latina, per Bellezza, Ornamento, Ciò che forma o accresce il pregio o l'appariscenza di persona o di cosa. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 26: Essa sua genitrice avea dato al figliuolo il capo bello e 'l lume bello di giovanezza e lieti onori nelli occhi.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 187: Le femine, quantunque in vestimenti ed in onori alquanto dall'altre variino, tutte perciò son fatte qui come altrove.
Esempio: Car. Eneid. 1, 958: Ei de gli occhi spirava e de le chiome Quei chiari, lieti e giovenili onori Ch'ella stessa di lui madre gl'infuse.
Esempio: E Car. Eneid. 5, 919: Notate i segni: Com'arde ne la vista, e quali spira Ne l'andar, ne la voce e nel sembiante Celesti onori.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 75: Gli arbori senza onor, ne' monti stanno.
Esempio: Sassett. Lett. 322: Gli alberi grandi, ancorachè sempre stiano con l'onor delle frondi loro, in quel tempo cominciano a mandarne fuora dell'altre nuove.
Esempio: Chiabr. Rim. 1, 378: Or chi viola e rosa, Primiero onor de' prati, Chi miete gigli, e glie ne fa ghirlande?
Esempio: E Chiabr. Rim. 2, 188: Gli arboscelli ristoransi Del già perduto onor.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 79: Se il dorso mio rimane Sì nudo e senza onore, Del mio vello si veste il mio pastore.
Esempio: E Fiacch. Son. pastor. 121: Gli adugge (Borea a un arboscello) il frondoso onor nascente, Di cui troppo affrettossi a farsi adorno.
Esempio: Mont. Poes. 2, 253: La gran madre antica Di gioventù s'imporpora, Rinnovando del capo il verde onor.
Definiz: § XXVII. Onore, si usa per Buona reputazione per ciò che riguarda i costumi o il modo di procedere negli affari; ed altresì Stato, Condizione, di chi si merita tale reputazione: Onoratezza. –
Esempio: Dant. Purg. 20: Esso parlava ancor della larghezza Che fece Niccolao alle pulcelle, Per condurre ad onor lor giovinezza.
Esempio: E Dant. Conv. 231: L'amico conosce che vergogna crescerebbe al suo amico quello ammonendo, o menomerebbe suo onore.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 13, 90: Stimò l'onore sopra tutte le cose del mondo, onde ne' suoi affari fu lealissimo uomo e d'una parola, e tanto d'animo intero, che ec.
Esempio: Borgh. R. Rip. 357: Veggendo il Rosso di non potersene aiutare, e conoscendo aver fatto torto all'amico e macchiato l'onor suo proprio..., entrato in disperazione, prese un veleno potentissimo che ec.
Esempio: Dav. Scism. 407: Falliti, poltroni, condannati, che, fatto naufragio della roba e dell'onore, abbracciavano per iscampo questa tavola del nuovo vangelo.
Esempio: Legg. Band. Leop. 5, 2: Vogliamo con un atto di demenza richiamare alla strada dell'onore e della virtù quelli che senza loro grave colpa si trovano per qualche disgraziata combinazione in pericolo di allontanarsene.
Definiz: § XXVIII. Parlandosi di donna, vale Pudicizia, Onestà, e talvolta anche solo Reputazione o apparenza di pudicizia. In senso particolare vale pure Verginità, specialmente nelle locuzioni Perdere l'onore e Togliere l'onore. –
Esempio: Rim. Ant. V. 5, 294: Mio follor vi fa talor volere Cosa, ch'è molto incontro a lo piacere Di voi, che sì avete dolce core; E ciò mi fate sol per vostro onore, Non già perch'i' n' sia degno de l'avere.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 276: Io conosco ciò, che tu di', potere avvenire alle stolte, nelle quali non è alcuna vergogna; ma queste, che savie sono, hanno tanta sollecitudine dello onor loro, che ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 328: Dei tu per questo appetito disordinato e disonesto lasciar l'onor tuo e me, che t'amo più che la vita mia?
Esempio: Giannott. Op. 2, 203: È gran crudeltà tòrre l'onore ad una povera giovane.... e poi lasciarla in Nasso.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 168: E' pensò che fusse bene, come prima gli venisse in acconcio, che che avvenir se ne potesse, richiederla dell'onor suo.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 144: Trattosi egli (Giove) le mentite spoglie, Dir non la lascia, e l'onor suo le toglie.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 2, 161: Ha per lui il volto e l'onor suo perduto.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 379: Non posso sopportare con pace un tal modo di favellare, che adoperano talora alcune di queste sciocche, per ricoprire con uno stolto palliamento la loro sconsigliata prodigalità. Mi ha reso, dicono, l'onor mio. E come si fa a rendere questo onore?
Esempio: Red. Poes. 277: Martire dell'onore E della fede marital salisti, Casta Lucrezia, ad eternarti in cielo.
Esempio: Legg. Tosc. 9, 86 t.: Non vogliamo che per minorare la pena si attenda la difesa, su cui alcuna volta è nato qualche dubbio nei tribunali, che il delitto sia stato commesso per salvar l'onore alla madre.
Definiz: § XXIX. E per Buona reputazione che a un marito viene dalla fedeltà della moglie; o in genere, che viene ai parenti dalla buona condotta di una donna: e altresì per Rispetto dovuto a chicchessia relativamente a ciò. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 179: Lo re allora rispose e disse: Io mi posso molto molto lamentare di Tristano, ch'egli m'àe troppo offeso e àmmi tolto lo mio onore.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 229: Egli prima s'offerrebbe d'essere squartato, che tal cosa contro allo onore del suo signore nè in sè nè in altrui consentisse.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 327: Or non hai tu riguardo all'onore de' parenti tuoi?
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 199: Il pregò.... che in casa sua ella da lui non ricevesse cosa che fosse meno che onor di lei e del suo marito.
Esempio: Bald. Vit. Feder. 3, 146: L'uno e l'altro per natura più che mediocremente dedito a' piaceri carnali; ma Gismondo di libidine inesplebile, e senza niun riguardo; Federigo sempre cauto e circospetto nel conservare l'onore altrui.
Esempio: Segner. Mann. lugl. 9, 2: Il dì del giudizio particolare, e il dì del giudizio universale. Il primo è di vendetta privata, il secondo è di vendetta publica.... E son ambi detti così, perchè lo sposo è risolutissimo in essi di vendicarsi, ch'è quanto dire di rendersi l'onor leso (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XXX. Si usa anche a indicare un Complesso di sentimenti elevati, che servono di guida nella vita, come, ad esempio, il sentimento del proprio dovere, il desiderio di compiere azioni generose, e sopra tutto fanno rifuggire da ogni bassezza e viltà. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 29, 38: Altri l'ardire e, più che vita caro, L'onore a farvi di se prova indusse.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 42: Viltà l'arretra, onor di poi la 'nvita A cimentar la sua bravura in guerra: L'esorta l'una a conservar la vita, L'altro a difender quanto può la terra.
Esempio: Mont. Poes. 1, 358: Per lui mendica la virtù, per lui.... mute D'onor le leggi, e con nefandi incensi Adorata la colpa.
Esempio: Guerrazz. Racc. 63: A guisa del pennacchio bianco che portava Enrico IV su l'elmo quando disse ai suoi cavalieri: – Contemplatelo fisso; voi lo vedrete sempre nella via dell'onore.
Definiz: § XXXI. E semplicemente per Quel tanto di decoro, di dignità, che ciascuno, secondo la propria condizione, cerca di mantenere e a cui crede di dover conformare costantemente le sue azioni: specialmente nelle maniere Andarne dell'onore, Rimetterci dell'onore, e simili. –
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 81: Rossa per vergogna disse: Padre mio, a voi mi conviene ubidire, ma più sarebbe mio onore di tacere.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 85: Come può il Saracin ritrovar sesto Di finir con suo onore il fiero invito?
Esempio: E Ar. Orl. fur. 27, 95: E spesso ha d'impiccarlo avuto in core, Dopo che gli era stato l'annel tolto. Ma questo atto gli par contra il suo onore.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 426: Se non li aiutiamo con tutte le forze nostre, ci mettiamo dell'onore.
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 283: Parla molto risoluto che 'l Duca manca de l'onor di cavaliero dispiccandosi dal Papa.
Esempio: Grazz. Comm. 253: E perchè non aspettar ch'ei venga a trovar voi? Se voi fate tanto conto dell'onore, tenete il grado vostro.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 396: Persone ben nate non sanno astenersi da quei delitti che si commettono per gelosia d'onore.
Esempio: Lipp. Malm. 10, 2: Benchè non sembri mancamento questo: Se chi a menar le man non gli dà il cuore, In quel cambio a menare i piedi è lesto. Oh, mi direte, vanne del tuo onore!
Esempio: Segner. Mann. giugn. 17, 1: Specialmente coloro, i quali, offesi, non credono di poter mai risarcire a pieno l'onore, se non si vendicano.
Esempio: Bertin. A. F. Specch. 5: Se poi coll'aver io scritto di tal tenore, abbia oltraggiato il vostro decoro, me ne rimetto al giudizio degl'intendenti delle materie d'onore.
Esempio: Maff. Scienz. cavall. 24: Soggetto della scienza è quell'onore, che secondo essa per ingiurie si perde, e si ricupera per soddisfazioni.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 12: Vedendosi le povere signore Così in pubblico quasi messe in gogna. E punte nel più vivo dell'onore, D'ira s'infiamman, più che di vergogna.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 4, 487: La quale (la disciplina militare) tempera l'autonomia senza distruggerla, e l'adorna di altre qualità preziose, come sono.... la gelosia dell'onore, l'amor della gloria, ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 102: In quanto al mio onore, ha da sapere che il custode ne son io, e io solo.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 380: Trovandosi in un impegno difficile, dal quale il suo onore non gli permetteva di ritirarsi.
Definiz: § XXXII. In senso civile e politico, parlandosi di nazione, città, e simili. –
Esempio: Petr. Rim. F. 56: Che se 'l popol di Marte Devesse al proprio onore alzar mai gli occhi, Parmi pur ch'ai tuoi dì la grazia tocchi.
Esempio: Capp. Scritt. 2, 134: Così operando, il Ministero custodiva l'onor suo.
Esempio: Guast. Rapp. El. 80: Quel Dante da Castiglione che mantenne, duellando con un traditore della patria, l'onore di Firenze assediata.
Esempio: E Guast. Rapp. El. 149: Se fosse lecito lo scherzo in cosa ch'è intimamente congiunta alla civiltà nostra e all'onore della nazione.
Definiz: § XXXIII. Si usò per Disposizione d'animo che fa onore a chi la dimostra. –
Esempio: Vill. M. 61: L'Arcivescovo.... amichevolmente mandava al Comune di Firenze sue lettere, congratulandosi de' suoi onori, e profferendosi come ad amici; e con questa dissimulazione passò tutto il verno, e mostrava d'avere l'animo ec.
Definiz: § XXXIV. E altresì per Saluto fatto ai presenti, Commiato preso da essi; parlandosi di balli, recitazioni, e simili. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 410: E poi, quando e' finiva (il damo ballerino), In sul dar degli onori, e' ti faceva Uno scambietto ec.
Definiz: § XXXV. Si usò per Obbligo d'onore. –
Esempio: Rim. Ant. V. 5, 253: Otto comandamenti face Amore A ciascun gentil core innamorato: Lo primo che cortese in ciascun lato Sia; e 'l secondo, largo a tutte l'ore; Non amar donna altrui è 'l terzo onore.
Esempio: Tav. Rit. 1, 176: Da poi che voi avete compiuto vostro onore a vostro detto, che avete voi a fare di mia bacalaria e di miei fatti?
Definiz: § XXXVI. Campo dell'onore, si dice Il campo di battaglia, intendendo che si tratti di guerra fatta per un fine giusto.
Definiz: § XXXVII. Giurì d'onore, nel linguaggio cavalleresco, si dice la Commissione incaricata dai contendenti di appurare e definire alcuna vertenza.
Definiz: § XXXVIII. Legione d'onore. –
V. Legione, § IV.
Definiz: § XXXIX. Onore degli altari, si dice Il culto decretato ai santi dalla Chiesa; specialmente nella locuzione Elevare all'onore degli altari.
Definiz: § XL. Onore del mento. –
V. Mento, § V.
Definiz: § XLI. Onore e gloria, e simili, a Dio, al Signore. –
V. Gloria, § XXIV.
Definiz: § XLII. Onori delle armi, e anche Onori della guerra o di guerra, si dicono Certe condizioni che nelle trattative di resa di una città o di una fortezza si stabiliscono per dimostrazione di rispetto verso la parte vinta, e consistono nell'uscire ordinatamente conservando le armi e le bandiere e in altre simili pompe. –
Esempio: Bott. Stor. Amer. 2, 187: L'Inglese fu obbligato ad arrendersi il giorno tre di novembre, dopo un mese e mezzo d'assedio, salve le robe e le persone, e con tutti gli onori della guerra.
Esempio: E Bott. Stor. Amer. 3, 390: Il Marchese.... concedette termini molto onorevoli allo Stuart. Uscissero con tutti gli onori della guerra, ritenessero le armi, fossero salve le antiche leggi ed ordinamenti dell'isola.
Definiz: § XLIII. Parola d'onore, In parola d'onore, Sull'onor mio, sono modi di affermare, per assicurare che diciamo il vero, dando per argomento di certezza la propria onestà. Onde la maniera Dare la parola d'onore ad uno, vale Assicurarlo nel modo più esplicito della verità di ciò che gli diciamo. –
Esempio: Giust. Epist. 2, 503: Torno ad assicurarti sulla mia parola d'onore che que' fogli gli ho conservati scrupolosamente e gli riavrai.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 1, 289: Il Quesnel è uno di quegli autori, che, non che leggerli, non gli ho mai pure veduti; come posso dichiarare e dichiaro formalmente sull'onor mio.
Definiz: § XLIV. Punto d'onore, e, come anche si trova, Puntiglio d'onore, vale Ciò che forma l'essenza dell'onore, ad anche Sentimento del proprio dovere, considerato come fondamento dell'onoratezza. –
Esempio: Rucell. Or. Dial. 12, 3, 85: Hanno (i servitori) per lo più scarsa e poco giudiziosa e discreta attitudine e servono per mercede e non per punto d'onore.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 136: Persone che per un puntiglio vano di onore attaccano mille brighe.
Esempio: Bertin. A. F. Specch. 7: Ricorro pertanto al degnissimo tribunale de' più saputi nel punto d'onore.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 431: Burla in un certo modo la tanta superstizione del punto d'onore, che per quello s'abbia per ogni leggier cosa a esporre la propria vita.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 94: Senza sfide! Senza bastonate! Addio il punto d'onore: impunità per tutti i mascalzoni.
Definiz: § XLV. Serata d'onore. –
V. Serata.
Definiz: § XLVI. Spada d'onore. –
V. Spada.
Definiz: § XLVII. Ultimi onori, Estremi, onori, ed anche Ultimo onore, Estremo, onore, vale Pompa con la quale si accompagna un defunto alla sepoltura. Più comunemente in costrutto col verbo Rendere gli ultimi o gli estremi onori o l'ultimo o l'estremo onore. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 361: Comanda che sia tolto el miserabile corpo, e manda mille uomini eletti di tutta la gente i quali seguono l'ultimo onore.
Definiz: § XLVIII. A causa d'onore, vale Per dimostrare una particolare considerazione, e si usa nominando qualche persona, o parlandosi d'invito, di nomina a grado accademico, e simili, con che si è voluto usare una distinzione alla detta persona.
Ed è traduzione del motto latino honoris causa.
Definiz: § XLIX. A grande onore, maniera avverbiale che si usò per Molto onoratamente, Con grandi manifestazioni d'onore.
Esempio: Tav. Rit. 1, 173: E lo re parla, e disse: Se Tristano muore, vedi io ne sono assai contento e allegro; e farollo seppellire a grande onore.
Esempio: Vill. M. 165: Se ne vennono (il principe di Taranto e Luigi di Durazzo) a Ferrara, e appresso a Furlì, riceuti in catuna parte a grande onore. E stando in Romagna mandarono a Firenze, per volere valicare nel Regno per la nostra città e per lo nostro contado. Ove si pensavano potere venire confidentemente a grande onore.
Esempio: Pulc. L. Morg. 11, 132: E fu menato a corte a grand'onore E posto in sedia Carlo imperadore.
Definiz: § L. Al vostro onore, era maniera di saluto e di commiato usata dai cantastorie sul finire del canto. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 410: E dando della mano Nella scarpetta e con un bell'inchino, Diceva: al vostro onor.
Definiz: § LI. A onore, locuzione avverbiale che vale In modo da comparire, Signorilmente. –
Esempio: Vill. M. 275: E ivi per mantenersi a onore, gravati gli amici e' parenti, consumò ciò ch'egli avea.
Definiz: § LII. A onore del vero. –
V. Vero.
Definiz: § LIII. A onore di alcuno, vale Conseguendo questi onore da ciò che risulta dal contesto, Con sodisfazione di esso, e simili. –
Esempio: Vill. M. 156: E questa fu la fine dell'antica terra di Bettona, ripresa a dì XIX del mese d'agosto gli anni Domini MCCCLII, in gran vituperio de' Visconti di Milano e a onore del Comune di Firenze.
Definiz: § LIV. A onore e gloria di chicchessia o di checchessia. –
V. Gloria, § XXX.
Definiz: § LV. A onore e gloria di Dio. –
V. Gloria, § XXIX.
Definiz: § LVI. A titolo d'onore, vale A ragion d'onore, Per usare distinzione ad alcuno. –
Esempio: Tomm. Evang. Not. 12 Not.: I fratelli di Giuda sono accennati con lui a titolo d'onore.
Definiz: § LVII. D'onore, è aggiunto che si usa coi nomi Dama d'onore, Cavaliere d'onore, Gentiluomo d'onore, e simili titoli di cariche di corte, più che altro onorifiche. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 62: Lo conoscea, perch'era stato infante D'onore in Francia.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 2, 8: S'intende che si siano visti insieme la marchesa di Guierceville, dama d'onore della Regina, e il detto Luxon.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 267: Roberto, re di Francia, mantenea del continovo mille poveri a spese sue, e se li conduceva sempre dietro da una città all'altra, nè mai pedoni: riguardandoli.... come suoi cavalieri tutti di onore.
Definiz: § LVIII. E usato come aggiunto di Uomo d'onore, Cavaliere, e simili, vale Che per nascita, dignità d'ufficio, professione, o simili, deve agire ed esser trattato secondo le leggi dell'onore, nel senso speciale determinato dalle consuetudini cavalleresche d'un tempo. –
Esempio: Legg. Band. C. 9, 174: Volendo.... ovviare che le persone d'onore della prefata sua onorata milizia siano conosciuti da quelli di mala natura come di sopra ec.
Esempio: Red. Lett. M. 52: Mi erano venute di quelle furiette, che in tali congiunture sogliono risvegliarsi agli uomini di onore.
Esempio: Bertin. A. F. Specch. 4: I cavalieri d'onore proccuran spegner il fuoco, non attizzarlo.
Esempio: E Bertin. A. F. Specch. 5: Insegnano le belle leggi cavalleresche che delle cose riferitegli, dette in lontananza contro di lui, nè fattegli svelatamente intendere, non debba l'uomo d'onore chiamarsene caricato.
Definiz: § LIX. Usato come aggiunto di tavola d'onore o di posto posto d'onore occupato a mensa, a uno spettacolo, e simili, vale Riserbato a chi per qualsivoglia titolo meriti d'esser trattato con particolare riguardo. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 559: S'apparecchiò: un tovagliolo e un piatto di maiolica al posto d'onore, per don Abbondio, con una posata che ec.
Definiz: § LX. Detto di vita, professione, e simili, vale Onorato, Nobile. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 63: E lodo chi non poco Allora pensa di fuggir vergogna. Ragion faccia che pogna Morte d'onor innanzi a vita mala.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 380: La sterilità della Spagna ha operato che.... il maneggiar la terra e lo stimolare i buoi sia professione d'onore.
Definiz: § LXI. In onore di alcuno, e anche Ad onore, di alcuno, vale A fine di onorarlo. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 347: Facendo grandissima allegrezza e cantando Gloria in excelsis Deo e altri belli salmi ad onore e a laude di Dio.
Esempio: Dant. Rim. 124: E gli angeli di Dio quaggiù venire, Per volerne portar l'anima santa Di questa, in cui onor lassù si canta.
Esempio: Car. Eneid. 2, 1164: Sorge un cipresso, già molt'anni e molti In onor de la Dea serbato e colto.
Esempio: Borgh. R. Rip. 20: Per la scultura si drizzano statue e colossi pubblici in perpetuo onore de' famosi eroi e con grandissimo adornamento delle città.
Esempio: E Borgh. R. Rip. 57: Fece con grande apparecchio dar ordine di celebrare i giuochi Consuali in onore di Nettuno equestre.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 15: I popoli de' contorni adunandosi, celebrano a comune il sacrifizio nominato ecalesio in onore di Giove Ecalio.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 140: Quello su cui meditava in quel momento don Abbondio.... era un panegirico in onore di san Carlo.
Esempio: Tomm. Capp. Cart. 2, 429: Ho tratte le prove da solo quel libro stampato ad onore del Foscolo.
Definiz: § LXII. In onore, trovasi anche per A fine che ne ridondi onore ad alcuno. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 174: Io vi addomando in cortesia, e in onore di voi e di vostra corona, e per lo pregio grande che lo vostro reame porta, che voi ec.
Definiz: § LXIII. Per onor di firma, o Per l'onor della firma, vale Per non venir meno a un impegno, o anche Per continuare a fare ciò che uno è solito per proprio istituto.
Definiz: § LXIV. Sull'onor mio. – V. il § XLIII.
Definiz: § LXV. Avere in onore, vale Onorare; e si usa spesso con qualche gradazione. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 30, 8: Essa (l'invidia) si morrà d'ira e dolore In veder ch'egli t'abbia in tanto onore.
Esempio: Manz. Poes. 847: Non è Costei che in onor tanto avemo Di vostra fede uscita?
Definiz: § LXVI. Avere l'onore di una cosa, vale Aver sodisfazione, Averla vinta, in ciò che il compimento esprime. –
Esempio: Grazz. Comm. 236: Sì, sì, fate pure ch'egli abbia sempre l'onore d'ogni cosa.
Definiz: § LXVII. Avere l'onore di fare checchessia, anche che avvenga checchessia, è maniera usata nel linguaggio cerimonioso, quando l'azione espressa mette colui del quale si parla in qualche relazione con persona di riguardo, a denotare, sia pure enfaticamente, che ciò è per lui cosa onorifica. E in tale ufficio si usò anche Darsi l'onore, e Prendersi, l'onore. –
Esempio: Red. Esp. nat. 3: I quali (padri francescani) da que' paesi avendo portate molte curiosità, ebbero l'onore di farle vedere al Serenissimo Granduca Ferdinando Secondo.
Esempio: E Red. Lett. 1, 385: Al mio ritorno con la Corte a Firenze non mancherò di prendermi l'onore di mandare a V. Sig. Eccellentissima costì a Ferrara un esemplare di quelle opere che ec.
Esempio: Bellin. Lett. IV, 1, 279: Dio sa quante furono quelle cose, le quali in quella folla di quella tanta moltitudine di taccoli, che io ebbi l'onore, che fussero ricevuti da V. S. Illustrissima, restarono fuori della mia memoria!
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 194: Quella mia cicalata, che.... in questo medesimo sontuoso palagio ebbi l'onore la prima volta di fare, era uno schizzo.... della cicalata giusta e perfetta che ec.
Esempio: E Salvin. Pros. tosc. 2, 107: È uscita in questi giorni coll'Odissea d'Omero, ancora la celebre ed eroica Iliade; la quale mi diedi l'onore ventiquattro anni fa.... di darla a vedere all'incomparabile senatore da Filicaia.
Esempio: E Salvin. Anacr. Pref. 131: Mi diedi l'onore di far vedere questa mia bagattella..., al medesimo signor Abate.
Esempio: Fag. Rim. 7, 1: Giambattista Fagiuoli, servitore E suddito umilissimo di Vostra Reale Altezza, ora si dà l'onore, Con questo memorial, ch'esso vi mostra, D'esporvi che ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 65: Chiedo: Quant'è che ha visto monsignore? Risponde: È un mese che ho avuto l'onore.
Esempio: Capp. Lett. 4, 99: Ho l'onore di segnarmi con tutto l'ossequio di V. S. Illustrissima devotissimo ec.
Esempio: Guast. Rapp. El. 288: E poichè ho l'onore di parlare dinanzi a que' valentissimi orientalisti, che la Crusca saluta con tutta Firenze ec.
Definiz: § LXVIII. Avere onore di una cosa, vale Essere onorato per cagione di essa, Riceverne onore. –
Esempio: Dant. Vit. nuov. SD. 30: Gentil ballata mia, quando ti piace, Movi in quel punto che tu n'aggie onore.
Definiz: § LXIX. E vale pure Riuscir bene nella cosa espressa, Averne buon esito. –
Esempio: Machiav. Lett. 432: Quanto al predicatore, io non ne credo avere onore, perchè costui nicchia.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 18: E Filippo, auto poco onore di questa prima sua azione, ne fu assai incaricato a Firenze.
Esempio: Dav. Colt. 515: Quel piantone o altro frutto che mette male.... mai più non rinviene; però non durar fatica nè a tagliarlo.... nè altro fargli, che non n'aresti onore.
Definiz: § LXX. Darsi l'onore. – V. il § LXVII.
Definiz: § LXXI. Essere in onore, vale Essere tenuto in considerazione; e si usa spesso con qualche gradazione, come Essere in grande o in poco onore, Essere in sommo onore, e simili. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 263: Questo Pallamides era tra' Greci in grande onore, conciò fosse cosa che tra' maggiori de' Greci egli era il primo ovvero il secondo potente.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 289: Or che l'agraria è in sommo onore, Perchè non imparate il contadino?
Esempio: Lambr. Dial. Istr. 21: Le matematiche.... sono in grande onore.
Definiz: § LXXII. Fare dell'onore, si usa, parlandosi di giocatori, per Non giocare di denari, ma contentarsi dell'onore che viene dal vincere. –
Esempio: Panant. Epigr. 143: Giocavano due dame alle minchiate; Chiesi lor: Di che fate? Ed esse: Dell'onor. Sicuramente, diss'io, fate di niente.
Definiz: § LXXIII. Fare gli onori di casa, o della casa di una festa, di un luogo, e simili, vale Ricevere con cortesia gli ospiti, e si dice del padrone o di chi n'ha da lui l'incarico o di chi rappresenta per qualsiasi titolo un'unione di persone. –
Esempio: Capp. Lett. 4, 269: È una perdita, perchè faceva (Gaetano De Minicis) gli onori.... di Fermo.
Esempio: E Capp. Lett. 4, 416: Nel fare noi gli onori di casa a un primo Cesare di una terza categoria, come Cicerone gli fece ad un altro primo Cesare, anche noi homines visi sumus.
Definiz: § LXXIV. Fare onore ad una persona o ad un luogo, vale Procurargli fama, e altresì Acquistargli buon nome. –
Esempio: Dant. Inf. 1: Tu se' solo colui, da cui io tolsi Lo bello stile che m'ha fatto onore.
Esempio: Petr. Trionf. 213: Fra tutti il primo Arnaldo Daniello, Gran maestro d'amor, ch'a la sua terra Ancor fa onor col suo dir novo e bello.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 485: Fece onore alla sua patria e a lui, e nella città e fuori.
Esempio: Leopard. Poes. 38: O Italia, a cor ti stia Far ai passati onor.
Esempio: E Leopard. Epist. 1, 28: Ottimamente hanno avvisato di sopprimere quella quistione che agl'indifferenti venia in fastidio e all'Italia non facea onore.
Definiz: § LXXV. Fare onore ad alcuno, vale Celebrare, Lodare, e simili. –
Esempio: Dant. Vit. nuov. SD. 51: Ne li occhi porta la mia donna Amore, Per che si fa gentil ciò ch'ella mira.... Aiutatemi, donne, farle onore.
Esempio: Petr. Rim. F. 4: Farle onore È d'altri omeri soma che da' tuoi.
Esempio: E Petr. Rim. F. 305: Tacer non posso, e temo non adopre Contrario effetto la mia lingua al core, Che vorria far onore A la sua donna, che dal ciel n'ascolta.
Definiz: § LXXVI. E per Accogliere, Trattare, alcuno con segni di cortesia o di reverenza; Fargli festa. Anche con qualche gradazione. –
Esempio: Cavalcant. Rim. L. 406: Perch i' no spero di tornar giammai Ballatetta, in Toscana, Va' tu, leggera e piana Dritt'a la donna mia Che per sua cortesia ti farà molto onore.
Esempio: Dant. Inf. 4: Fannomi onore, e di ciò fanno bene.
Esempio: E Dant. Inf. appr.: Vidi il maestro di color che sanno Seder tra filosofica famiglia. Tutti l'ammiran, tutti onor gli fanno.
Esempio: E Dant. Parad. 25: E come surge, e va, ed entra in ballo Vergine lieta, sol per fare onore Alla novizia.... Così ec.
Esempio: Barber. Docum. Am. 26: E se tuo pari è quello, Isforza in simigliante farli onore.
Esempio: Ovid. Pist. 160: A questo nostro amico Troiano.... fa' che tu gli facci onore.
Esempio: Collaz. SS. PP. R. 74: Con tanta grazia e umilità fummo ricevuti da lui, che come noi fossimo de' primi abitanti in cella sì ci fece onore nell'albergo de la celletta sua, che ec.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 227: Avendo di lontano veduto maestro Alberto verso loro venire, con lei insieme tutte si proposero di riceverlo e di fargli onore.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 257: Erasi il conte levato, non miga a guisa di padre, ma di povero uomo, a fare onore alla figliuola, sì come a donna.
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 40: E il re e' baroni feciono onore alla duchessa e a Aiolfo; ma a Guido fu fatto poco onore.
Esempio: E Stor. Aiolf. 1, 70: Aiolfo la sospinse e disse: O nobile damigella, el vostro padre m'à fatto tanto onore, ch'io non penserei fargli disonore.
Esempio: Deput. Decam. 131: Fare onore è modo di dire assai comune ed assai largo, perchè si stende ad ogni sorte di cortesia e riconoscimento di dignità e di maggioranza.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 72: Sendo uomo da bene E buono.... Io desidero assai di farli onore.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 16, 95: Li guarda Orlando e lor fa poco onore.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 561: Peccato che sia passato di qui così in furia, che non ho nè anche potuto fargli un po' d'onore.
Esempio: Guast. Rapp. El. 351: Il giorno trenta di giugno del 1848 gli Accademici della Crusca si adunavano per fare onore a Vincenzio Gioberti.
Definiz: § LXXVII. E in particolare si usò riferito al trattamento fatto all'ospite a mensa. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 93: Di vero tu cenerai con esso meco: e perchè mio marito non ci sia,... io ti saprò bene secondo donna fare un poco d'onore.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 49: E di queste (lire cinquanta) spese lire cinque in fare onore alla brigata.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 586: En questi dì ci è càpito Guasparre.... Facemogli quello onore si può, essendo di quaresima.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. 591: E se ci soprastarà niun dì, farèno a ogni modo si stia qui en casa, e farogli quello onore ci fia possibile di fare.
Esempio: Deput. Decam. 131: Dicendosi senza altro: Aver da far onore s'intende subito poter trattar bene a mensa; onde è il motto notissimo di Far onore a' forestieri.
Definiz: § LXXVIII. E parlandosi di un defunto, per Provvedere convenientemente all'esequie di esso. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 56: Essendo, innanzi che si sotterrasse, tutti gli suo' parenti.... nel pianto e ne' dolori, volendoli fare onore, ec.
Esempio: Deput. Decam. 131: Parlandosi di un morto, importa, Fare onore, sotterrarlo con pompa.
Definiz: § LXXIX. Fare onore ad alcuno, detto di suo atto o cosa che lo riguardi, vale Essere argomento o segno del suo merito. Usato pure con qualche gradazione. –
Esempio: Guast. Scritt. Art. 308: Non poco onore gli farebbe l'essere stato nominato, con Giuliano di Arrigo detto Pesello pittore, in sostituzione del Brunelleschi, ec.
Definiz: § LXXX. Fare onore alla propria firma, vale Sodisfare puntualmente agli obblighi assunti, specialmente trattandosi di commercio e di affari; che anche si dice Fare onore ai suoi impegni.
Definiz: § LXXXI. Fare onore al proprio ufficio, vale Disimpegnarlo con tutto lo zelo. –
Esempio: Martin. T. N. 3, 440: In quanto io sono Apostolo delle genti, farò onore al mio ministero.
Definiz: § LXXXII. Fare onore a una persona, dicesi di Chi, avendo ricevuto da tale persona, direttamente o per suo mezzo, un avviamento, un collocamento, i principj d'un'arte, e simili, dimostri con le opere di aver saputo approfittare di tale occasione in modo che ne venga onore anche alla persona suddetta. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 271: Risposemi, che aveva pensiero di farmi onore.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. 272: Alle volte gli farò un verso, ricordandogli che mi faccia onore.
Esempio: Poliz. Pros. 63: Credo, anzi mi pare esser certissimo, che ve ne farà onore.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 197: Egli (Filippo Brunelleschi) particolarmente la insegnò (la prospettiva) a Masaccio, pittore allor giovane, molto suo amico; il quale gli fece onore in quello che gli mostrò.
Esempio: Segner. Mann. sett. 15, 2: L'obbligo stretto ch'hanno tutti i Cristiani di fare onore co' lor costumi ad un padre di tanto merito (qui figuratam.).
Definiz: § LXXXIII. Fare onore a uno di una cosa, vale Onorarlo per mezzo di essa, Offrirla ad esso, come segno di omaggio o di cortesia. –
Esempio: Dant. Parad. 8: Non pure a lei faceano onore Di sagrificj e di votivo grido Le genti antiche nell'antico errore, Ma ec.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 138: Tu mi facesti oggi onore della corona, ed io il voglio questa sera a te fare della canzone.
Esempio: Frescobald. Viagg. 121: Fanno grande onore a' pellegrini di ricetto e di vettovaglia e d'aiutare governare le bestie.
Esempio: Viagg. Terr. sant. 390: Grande onore di pane e di vino fanno a' pellegrini che ivi capitano.
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 66: Scendi, e spogliati l'arme, e fanne onore Al gran sepolcro, inanzi ch'io t'uccida.
Definiz: § LXXXIV. E Fare onore di un'impresa, d'un affare, e simili, ad uno che la proponga, raccomandi, e simili, vale Mostrarsi con esso favorevole alla cosa di cui si parla. –
Esempio: Machiav. Comm. 90: Dite pure, ch'io son per farvi onore di tutto e per credervi più che al mio confessore.
Esempio: Ambr. Bern. 1, 1: Ragionami D'una cosa da fare, e se gli ha animo Di pigliar moglie, io per me son per fartene Onore.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 388: Io ho voluto far come far debbono I resoluti, andare accomodandomi, E far per questa volta onor a Giulio Dell'impresa.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 176: Orsù, maestro Gherardo e messer Curzio, Fatemi guadagnar senseria doppia.... C. Orsù, fategnene Onore.
Definiz: § LXXXV. Fare onore ad una cosa che ci venga offerta, e specialmente trattandosi di vivande, vale Mostrare col fatto di gradirla: e Fare onore alla persona che offre alcun che, vale pure Mostrare di gradire la sua offerta, Riconoscere la bontà e opportunità di essa. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 116: Pel Favilla ebbi la cesta, drentovi.... 3 alberegli di confezioni.... Vennono a tempo rispetto il mal mio, che te ne fo onore.
Esempio: Buonarr. Aion. 2, 11: Pur di quel nostro prete il servitore Ci offeriva il suo aiuto: io che mi svegno Subito accetto, e, per fargliene onore, Dissi che, s'egli aveva de' pippioni, Che noi gli avremmo per cari e per buoni.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 34: Tali disinvolti personaggi Avvezzi ai gran viaggi Quando trovan di simili locande Sanno ben fare onore alle vivande.
Definiz: § LXXXVI. Fare suo onore, trovasi per Farsi onore. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 149: Non ò fatto mio onore in fatto d'arme.
Definiz: § LXXXVII. Farsene onore, o Farsi onore con una cosa, vale Mostrarsi splendido, Far le cose alla grande, specialmente trattandosi di feste e di conviti. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 65: Poi, giacchè ha fatte tante grandi spese, Volle almeno lo zio farsene onore.
Definiz: § LXXXVIII. Farsi onore, talora con un compimento esprimente il mezzo, vale Far buona figura, o Riuscir bene, in occasioni solenni, in cimenti, e simili. Usato anche con qualche gradazione. –
Esempio: Dant. Purg. 24: Qual esce alcuna volta di galoppo Lo cavalier di schiera, che cavalchi, E va per farsi onor del primo intoppo, Tal ec.
Esempio: Machiav. Lett. 346: Io crederei che ti avanzassi 1500 fiorini, e che con quelli e con lo aiuto del suocero tu potessi farti onore e bene.
Esempio: Bern. Orl. 54, 58: E poco appresso poi parea di foco, In mezzo della guerra a farsi onore.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 17: Quanto prima Ricevo quel ch'io v'ho, tanto più tosto Son per farmene onor, se libri od altro, Mi vi parrà convenïente dono Da farne al podestà devota offerta.
Esempio: Buomm. Cical. 55: Che (gli autori) se si veston delle penne de gli altri uccelli, fanno poi come quella gazzera: che pensava di farsi onore con quel che non era suo (qui per similit.).
Esempio: Red. Lett. 1, 310: Ella certamente si farà grande onore al suo ritorno in Parigi.
Esempio: E Red. Lett. 1, 313: Vorrei che arrivassero a salvamento (certe scatole), acciocchè V. Signoria potesse farsi onore nel Messico e negli altri luoghi dell'Indie.
Esempio: Crudel. Rim. 87: Il faretrato dio per farsi onore Tolse l'impegno, e disse: ec.
Esempio: Capp. Lett. 3, 390: Il Polidori s'è fatto onore tutte e due le volte.
Definiz: § LXXXIX. Farsi onore di una cosa ricevuta, capitata, e simili, vale Cavarne partito. –
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 100: Vi ringrazio de gli avvisi, de' quali mi son fatto onore con questi novellanti, non senza vostra laude.
Definiz: § XC. Farsi onore del sol di luglio, e anche col sol di luglio. –
V. Luglio, §§ I e II.
Definiz: § XCI. Farsi onore di una cosa, vale Concederla, acquistandosene merito senza che costi niente, Offrire come per impulso generoso, ciò a cui uno potrebbe essere costretto: che anche si dice Farsi onore col sol di luglio. –
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 29: I comandamenti dell'imperatore e la vergogna d'una si disonesta impresa e molto più la disperazione di poter condurre il loro fine innanzi che Lautrech passasse più innanzi prevalse negli animi loro, e gli costrinse a farsi onore della sua liberazione (del papa).
Esempio: Fag. Comm. 4, 64: O se non ve la vuol dare. Anzi vi consiglierei a farven'onore; straccerei cotesta scritta, e, s'io fussi in voi, me ne laverei le mani.
Definiz: § XCII. Godere l'onore di fare alcun che, vale lo stesso che Avere l'onore. –
Esempio: Bertin. A. F. Specch. 10: Co' i quali solamente, e non con altri ho goduto e godo l'onore di carteggiare.
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 223: Fu data incombenza a certa persona, che godea l'onore di ritrovarsi nella loro conversazione di comporne una (delle canzonette da tavola) in lingua nostra.
Definiz: § XCIII. Mantenere l'onore del campo, parlandosi di combattenti, vale Conservare la propria posizione, ricacciando gli assalitori. –
Esempio: Vill. M. 114: Si fece aspra battaglia, e durò lungamente, però che catuno voleva mantenere lo onore del campo.
Definiz: § XCIV. Porre in onore, trovasi per Rendere onorato. –
Esempio: Ar. Sat. 1, 209: Ah fera Scossa che avesti allor, Stirpe Arïosta!... In tanto onor, vivendo, t'avria posta, Ch'altra ec.
Definiz: § XCV. Prendersi l'onore. – V. il § LXVII.
Definiz: § XCVI. Recarsi a onore una cosa, Reputarsi, a onore una cosa, vale Considerarla decorosa, onorifica per se stesso. Pure usato con qualche gradazione. –
Esempio: Grazz. Pros. 152: La qual cosa Guasparri recandosi a grand'onore, per non mostrarsi ingrato di tanto benefizio e di sì gran maggioranza..., voleva ec.
Esempio: Segner. Mann. ag. 9, 2: Non ti reputi a onor maggiore possedere nel tuo giardino una bella fonte, che possedervi una cisterna di semplice acqua piovana?
Esempio: Red. Lett. 2, 13: Mi reputo però a grand'onore, anzi grandissimo, di esser in tanta stima appresso di lei di esser degno, che anche le mie baie sieno confutate da un par suo.
Definiz: § XCVII. Rendere onore, vale Onorare, nei varj sensi del verbo. –
Esempio: Cin. Rim. 22: Ben deggio sempre onore Render a te, Amor, poi che 'l desire Mi desti d'ubbidire ec.
Esempio: Scarp. Serm. S. Ag. 45: All'ultimo lodalo (Dio), e ringrazialo, e rendigli onore e grazie con lagrime.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 7: Ora incominciando a credere in lui e a rendergli un poco d'onore per tante buone cose, quant'ella udiva, vennele umiltà nel cuore suo.
Esempio: Petr. Rim. F. 25: E tutti voi, ch'Amor laudate in rima, Al buon testor degli amorosi detti Rendete onor, ch'era smarrito in prima.
Esempio: E Petr. Rim. F. 51: Perch'io t'abbia guardato di menzogna A mio podere ed onorato assai, Ingrata lingua, già però non m'ài Redduto onor, ma fatto ira e vergogna.
Esempio: Martin. T. V. 2, 390: Alzati dinanzi alla canizie, e rendi onore alla persona del vecchio.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 465: Il cardinale voleva con quella visita rendere onore alla sventura, all'innocenza, all'ospitalità e al suo proprio ministero in un tempo.
Definiz: § XCVIII. Rendere onor di cappuccio. –
V. Cappuccio, § X.
Definiz: § XCIX. Reputarsi a onore. – V. il § XCVI.
Definiz: § C. Rimettere l'onore a uno, è locuzione usata familiarmente ed anche in scherzo, quando si vuol dar rilievo e importanza a qualche azione bella e meritoria, che alcuno abbia fatto contrariamente al concetto che di lui ci eravamo formati. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 104: È un buon signore, Bisogna ora rimettergli l'onore.
Definiz: § CI. Tornare checchessia a onore di alcuno, o Ritornare checchessia a onore di alcuno, e Riuscire checchessia a onore di alcuno, vale Arrecare, Procurare, checchessia onore ad esso, o Essere tale da doversene esso tenere onorato. –
Esempio: Segner. Mann. ag. 30, 3: Senz'altro riguardo mai che di quello solo che possa più ritornare in onor di Cristo.
Esempio: Guast. Rapp. El. 244: Fu, se mai, un equivoco felicissimo, in quanto che.... diede occasione a dir cose che tornano a onore di questo Istituto.
Esempio: E Guast. Scritt. Art. 161: Unicamente bramosi di poter pronunziare un giudizio che riuscisse a onore dell'Arte e dell'Italia, ci ponemmo all'arduo esame.
Definiz: § CII. Uscirne a onore, o con onore, o anche Riuscirne, a onore, o con onore, riferendosi a cosa espressa nel contesto, vale Condurre felicemente a termine checchessia. –
Esempio: Cellin. Vit. 49: S'era trovato più di venti volte ristretto in campo franco, e sempre n'era uscito a onore.
Esempio: Borgh. V. Disc. 4, 467: È generalmente la cosa di questo tempo confusa, che io non so come sarà leggieri a riuscirne ad onore.
Esempio: Fag. Rim. 4, 185: Co' suggettacci, Non occorr'altro, non se n'esce a onore.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 287: In quanto a me non devo mescolarmi nella giurisprudenza, e quando anche io volessi farlo, non ne saprei uscire a onore.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 76: Contenta la famiglia, che ne usciva con onore; contenti i frati, ec.
Definiz: § CIII. Venire in onore, vale Acquistare credito e diffusione; detto d'idee, dottrine, forme d'arte, e simili. –
Esempio: Leopard. Pros. 1, 283: Non di rado.... alcuni scritti degni di somma lode.... cadono e si dileguano interamente dalla memoria degli uomini; dove che altri scritti o inferiori di pregio, o non superiori a quelli, vengono.... in grande onore.
Esempio: Lambr. Dial. Istr. 17: Le massime venute in onore e ripetute da tutti come gli oracoli della scienza nuova.
Definiz: § CIV. L'onore è di chi se lo fa, proverbio che vale: A ottenere l'onore vale sopra tutto la volontà.
Definiz: § CV. L'onore non lo vende lo speziale, proverbio che vale: Il vero onore ciascuno se lo procura da sè, non l'acquista di fuori a prezzo.
Definiz: § CVI. Onore con danno, al diavol l'accomando; proverbio che vale Non sembrare accettabile ciò che porti onore, ma a condizione di grave spesa od altro qualsiasi danno. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 59: Do, signore mio, guardate quello che voi fate, e pensate che onore ve ne seguirà (dal disdire un convito). Dice il cavaliere: Bene sta; onore con danno, al diavol l'accomando...; e se alcuno ti domanda la cagione, rispondili che io mi sono pensato ch'io perderei la spesa.