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Dizion. 4° Ed. .
MUSO
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MUSO.
Definiz: | Propriamente la Testa del cane dagli occhi all'estremità delle labbra; e si dice anche d'altri animali. Lat.
rictus. Gr. χάσμα.
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Esempio: | But. Inf. 22. 2. Muso propriamente si dice la bocca del cane. |
Esempio: | Bocc. nov. 36. 9. Mi pareva, che ella mi mettesse il muso in seno. |
Esempio: | E Bocc. nov. 61. 5. Vedrebbe un teschio d'asino in su un
palo di quegli della vigna, il quale quando col muso volto verso Firenze, sicuramente ec. se ne venisse a lei.
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Esempio: | Dant. Purg. 3. Come le pecorelle escon del chiuso ec. Timidette atterrando
l'occhio, e 'l muso. |
Definiz: | §. I. Muso, per similit. diciamo anche al Viso dell'uomo, ma per ischerno, o per ischerzo. |
Esempio: | Dant. Inf. 18. Quindi sentimmo gente, che si nicchia Nell'altra bolgia, e che col
muso sbuffa. |
Esempio: | E Dan. Inf. 22. Cagnazzo a cotal motto levò 'l muso,
Crollando il capo. |
Definiz: | §. II. Torcere il muso, si dice di Chi fa dello schifo, dello sdegnoso, e del ritroso. Lat.
naso suspendere adunco. Gr. μυκτηρίζειν. |
Esempio: | Dant. Purg. 14. E a lor disdegnosa torce 'l muso. |
Esempio: | Bocc. nov. 58. 3. Sì forte le veniva del cencio, che altro, che torcere il muso,
non facea. |
Definiz: | §. III. Muso, Broncio, Segno di cruccio, Musata. |
Esempio: | Buon. Fier. 2. 3. 9. Così, così si fa, non tanti musi, E non tanti occhi strani.
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