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MUSO
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MUSO.
Definiz: Propriamente la testa del cane, dagli occhj all'estremità delle labbra, e dicesi anche d'altri animali. Lat. rictus us.
Esempio: But. Muso propriamente si dice la bocca del cane.
Esempio: Bocc. n. 36. 9. Mi pareva, che ella mi mettesse il muso in seno.
Esempio: Dan. Purg. c. 3. Le pecorelle, ec. Timidette atterrando gli occhj, e 'l muso.
Esempio: E Dan. Inf. c. 22. E come all'orlo dell'acqua d'un fosso Stan li ranocchj, pur, col muso, fuori.
Definiz: ¶ MUSO per similit. diciamo anche al viso dell'huomo, ma, o per ischerno, o per ischerzo.
Esempio: Dan. Inf. c. 18. Quindi sentimmo gente, che si nicchia Nell'altra bolgia, e che col muso sbuffa.
Esempio: E Dan. Inf. c. 22. Cagnazzo a cotal motto levo 'l muso, Crollando il capo.
Esempio: E Dan. Purg. c. 14. E allor disdegnosa torce 'l muso.
Esempio: Boc. n. 58. 3. Si forte le veniva del cencio, che altro, che torcere il muso non facea, il che i Latini dicevano Naso suspendere adunco. gr. μυκτίρ ατηκός μυκτήρ ἀττικός.
Definiz: ¶ Nello stesso modo diciamo anche, CEFFO, GRIFO GRUGNO, MOSTACCIO
Esempio: Galat. Non so a che io mi tenga, che io non ti rompa cotesto mostaccio.
Definiz: Onde MOSTACCIO MOSTACCIONE, e MOSTACCIATA, che vale GOTATA, cioè colpo di mano aperta sul mostaccio.
Esempio: Bern. rim. Alternando a me stesso i mostaccioni.
Esempio: Morg. E fu sì grande questo mostaccione, che morto cadde il Gigante boccone. Lat. colaphus.