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1) Dizion. 4° Ed. .
MERCÈ, e MERCEDE
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MERCÈ, e MERCEDE.
Definiz: Colla prima E chiusa, e coll'accento in fine. Premio, Guiderdone, Ricompensa. Lat. merces, dis, praemium. Gr. μισθός.
Esempio: Dant. Par. 11. Piacque di trarlo suso alla mercede, Ch'egli acquistò nel suo farsi pusillo.
Esempio: E Dan. Par. 20. E ciò di viva speme fu mercede.
Esempio: E Dan. rim. 26. Perchè mercè volgendosi a me fanno.
Esempio: S. Grisost. Or non sai tu, che maggior mercè ti cresce, quando tu non aoperi per rispetto di merce, ma solamente per piacere a Dio?
Definiz: §. I. Per Merito, o Cosa meritoria. Lat. meritum. Gr.
Definiz: σπουδαῖον ἔργον.
Esempio: Rim. ant. M. Cin. Che ben faria mercè chi m'uccidesse.
Esempio: Dant. Inf. 4. Che non peccaro, e s'egli hanno mercedi, Non basta.
Esempio: But. ivi: S'egli hanno mercedi ec. s'egli hanno meritato in questa vita ec. come non sono meritati del lor bene adoprare?
Esempio: E Dan. Par. 32. Dunque sanza mercè di lor costume Locati son per gradi differenti.
Esempio: But. ivi: Dunque sanza mercè di lor costume ec. senza merito di loro operazione.
Esempio: Bocc. nov. 90. 11. Tu se' povero, ma egli sarebbe mercè, che tu fossi molto più.
Esempio: Pass. Non ch'e' sia peccato, o vizio, ma egli è virtù, e mercè.
Definiz: §. II. Mercè, per Aiuto, Misericordia, Pietà, Compassione, Carità. Lat. misericordia, auxilium, pietas. Gr. ἔλεος, βοήθεια, εὐσέβεια.
Esempio: Nov. ant. 81. 3. Nol seppi tanto pregar d'amore, ch'egli avesse di me mercede.
Esempio: Bocc. nov. 19. 21. Tutta spaventata disse: mercè per Dio; anzichè tu m'uccida, dimmi, di che io t'ho offeso.
Esempio: Petr. son. 41. Che quando più il tuo aiuto mi bisogna, Per dimandar mercede, allor ti stai.
Definiz: §. III. Mercè, si usa talora sopprimendone l'articolo, o la preposizione, come in forma avverbiale, ancorchè alcuna volta se le ponga dietro il segno del caso. v. il Cinon.
Esempio: Varch. Lez. 502. Dicesi ec. mercè, e significa quello, che volgarmente si dice: per grazia vostra, o per cortesía; e i Latini direbbero quae tua est pietas, vel benignitas.
Esempio: Petr. son. 21. Ringrazio lui, che i giusti preghi umani, Benignamente, sua mercede, ascolta.
Esempio: E Petr. canz. 29. 4. Or par, non so perchè stelle maligne, Che 'l cielo in odio n'aggia, Vostra mercè, cui tanto si commise (quì ironicamente)
Esempio: Tav. Rit. Tutti la fanno bene, Iddio mercede.
Esempio: Bocc. nov. 15. 12. Dove io, la buona mercè d'Iddio, e non tua, fratel mio dolce, ti veggio.
Esempio: E Bocc. nov. 66. 10. Quanto potei, cominciai a fuggire, e quì me ne venni, dove, mercè di Dio, e di questa gentildonna, scampato sono.
Esempio: Dant. Par. 15. In ch'io ti parlo, mercè di colei.
Esempio: Guitt. lett. 13. Fuggite, mercè, fuggite, e in la città di Dio ricovrate.
Esempio: E Guitt. lett. appresso: Parcetemi, mercè, e voi, e altri tutti (cioè: per mercede, di grazia)
Definiz: §. IV. Mercè, Gran mercè, o simile; modo di ringraziare. Lat. bene est. Gr. καλῶς ἔχει.
Esempio: Bocc. nov. 72. 14. Dice il sere, che gran mercè, e che voi gli rimandiate il tabarro.
Esempio: E Bocc. nov. 74. 7. Tutto lieto disse: madonna, gran mercè.
Definiz: §. V. Render mercede, Ringraziare, Guiderdonare.
Esempio: Dant. rim. 8. Quelle, che vanno con lei, son tenute Di bella grazia a Dio render mercede.
Esempio: Rim. ant. Lof. Bonag. 106. Rendo mercede ad amor vostro sposo, Che 'n voi servir leal m'ha ritenuto.
Esempio: Ar. Fur. 43. 103. Or io son quì per renderti mercede Del benificio, che mi festi allora.
Definiz: §. VI. Rimettersi alla mercè altrui, vale Rimettersi in arbitrio, o alla discrezione altrui; che anche si dice Rimettersi nelle braccia d'alcuno. Lat. alicuius arbitrio se committere, se in totum alicui dedere. Gr. ἐπιτρέπειν ἑαυτὸν τινι.
Esempio: G. V. 10. 213. 2. Il Re Giovanni con infinte scuse si rimise alla mercè del Papa.
Definiz: §. VII. Andare all'altrui mercede, vale Aversi a raccomandare altrui, e a chiedere aiuto. Lat. alicuius opem implorare. Gr. εἰς βοήθειαν καλεῖν τινα.
Esempio: M. V. 9. 24. Avendo provato, ch'è il perder lo stato, con andare all'altrui mercede.