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GRAVARE, e talora in poesia anche GREVARE.
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GRAVARE, e talora in poesia anche GREVARE.
Definiz: Att. Premere con alcun peso, o col proprio peso, o carico, Caricare.
Dal lat. gravare. –
Esempio: Tass. Gerus. 9, 27: Cinque suoi figli.... D'arme gravando anzi il lor tempo molto Le membra ancor crescenti, e 'l molle volto.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 2, 50: Le quali gocciole, purchè non si congiungano coll'altr'acqua circonfusa, non la graveranno sì, che ella si profondi.
Esempio: Buonarr. Sat. 2, 227: Senza l'onde gravar passa i Danubi, E varca gli Ocean non pur gli Egei, Quei cui d'ambizion vento il desio rubi.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Dant. Parad. 11: Nè gli gravò viltà di cuor le ciglia, Per esser fi' di Pietro Bernardone, Nè per parer dispetto a maraviglia.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 346: Nè li gravò viltà di cuor le ciglia; cioè non si vergognò: la vergogna nelle cose virtuose viene da viltà d'animo; e però dice che viltà di quore non gravò le ciglia a santo Francesco, cioè non gli indusse vergogna.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 277: Indi e mansuetudine, e durezza, Ed atti feri, ed umili, e cortesi Porto egualmente; nè mi gravan pesi; Nè l'arme mie punta di sdegni spezza.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 302: Amor le bell'anime Non grava di veste:... Ma in piccola macchina Corporea le serra, Per dare alla terra L'immagin di sè.
Esempio: E Guadagn. Poes. 2, 143: Passava quei giorni allegramente; E benchè mi gravassero la schiena, Quei carnevali non mi davan pena.
Definiz: § III. Riferito alla coscienza, e con un compimento retto dalla particella Di, vale Farne carico alla coscienza, Recarselo a scrupolo. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 130: Al quale il frate disse: figliuol mio, questi peccati sono naturali, e sono assai leggieri; non voglio che tu ne gravi più la conscienza tua, che bisogni.
Definiz: § IV. Per Render grave o più grave, pesante, Aggravare; anche figuratam. –
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 46: Perchè era [Cristo] insieme uomo e Dio, ecco che la Divinità potè gravare sopra di lui quanto volle il suo terribilissimo braccio.
Definiz: § V. Pur figuratam., per Render maggiore, più arduo, Accrescere, e simili. –
Esempio: Segner. Pred. Pref.: Chi può dire quanto ciò abbiami cooperato a gravar la difficultà?
Definiz: § VI. Vale pure Accusare, Addebitare, Imputare, chicchessia di cosa che gli torni a carico, a disonore, e simili; e con più grave senso, Diffamare. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 104: Gravandolo di più cherminali peccati disonesti contro a lui provati.
Esempio: Cell. G. Onest. Vit. volg. 48: Fa' con dignità e sapienza gli esercizj, acciocchè niuno ti gravi come aspro, e non ti dispregi come lieve.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 87: E ritener la colera non puote, Ch'a lamentarsi d'esso ed a gravarlo Non incominci di biasmevol note.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 294: Nè può negare di non aver ad arte dissimulato l'intelligenza delle parole, per gravare il Keplero d'una troppo crassa ignoranza.
Definiz: § VII. E per Molestare, Infastidire, Travagliare; e con più grave senso, Affliggere, Opprimere. –
Esempio: Rim. Ant. F. Amor. Fir. 2, 76: Lontan vi son, ma presso v'è lo core Con gran mercè cherendo, Che non vi grevi lunga dimoranza.
Esempio: E Rim. Ant. F. Ubert. Lap. 2, 244: Maggiormente assai mi greva e noia, Che la mia doglia è ciò che l'è spiacente.
Esempio: Dant. Inf. 13: E voi non gravi Perch'io un poco a ragionar m'inveschi.
Esempio: E Dant. Purg. 17: Ma come al Sol che nostra vista grava, E per soverchio sua figura vela, Così la mia virtù quivi mancava.
Esempio: Ugurg. Eneid. 65: Adunque, o caro padre, pone te al nostro collo; io succederò co li omeri, nè mi gravarà questa fatica.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 261: La quale sentendosi gravida, non volle più la gentildonna gravare di tal servigio.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 86: Cosa certamente che assai mi grava, e mi offende fuori di misura.
Esempio: Bemb. Rim. 151: Ancor direi; ma temo non tal volta Vi gravi il lungo udire.
Esempio: Cas. Pros. 2, 16: Certificandola che io la graverò sempre colla debita modestia nelle cose mie proprie e private.
Esempio: Sassett. Lett. 43: Non vi gravi considerar questo poco di somma, e considerarvi qualcosa, e dirmelo.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 269: Abbiate meco pazienza; chè sempre vi gravo di faccende.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 333: Sto perplesso circa lo stamparli (i Dialoghi), se sia bene ch'io mi trasferisca a suo tempo costà, per non gravar altri nella correzione.
Esempio: Mont. Iliad. 10, 86: Giove noi pur fin dalla cuna, Benchè regi, gravò d'alte sventure.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 364: Sempre tu parli di dolore antico, E l'amor mio ti grava.
Definiz: § VIII. E per Pregare istantemente, Pressare, Incitare con vive premure, Stimolare, Sollecitare; e con un compimento retto dalla particella Di, Far viva istanza o premura di checchessia. –
Esempio: Vill. M. 5, 166: I signori con loro consiglio, considerando quanto era di bisogno al Comune, lo pregarono e lo gravarono che a tanto bisogno non abbandonasse il servigio per lui fedelmente cominciato.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 141: Io potrei essere segretamente ad un bagno in questa terra, e di questo mi prega e grava.
Esempio: Mazz. Lett. 1, 10: Ben so che malvolentieri il gravi di nulla; e so che malvolentieri il graveresti di simile cosa.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 174: Ed in ultimo mi pregò e gravò, che prestamente io n'avisasse la vostra Signoria, acciò che.... vi piacesse avisare gli ufficiali vostri, dove deono passare, che fosseno alloggiati, e ricevuti nelle vostre terre, e dato loro derrata per danaio.
Esempio: E Albizz. R. Commiss. 1, 277: L'hanno tanto gravato, che ha acconsentito.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 86: Mandò il Papa per messer Veri, e lo gravò a far pace con i Donati.
Esempio: E Machiav. Scritt. ined. 1, 81: Di che vi graviamo e esortiamo, perchè nessuna cosa al presente ci preme tanto, ec.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 2, 364: E per questo, co 'l maggiore studio che io so e posso, amorevolmente vi esorto, dolcemente vi priego, e istantissimamente vi gravo, che.... volgiate l'animo a 'l Creatore, amandolo sopra a tutte le cose.
Esempio: Cas. Pros. 2, 142: E l'afflitta cristianità di riposo e di concordia il suo magnanimo principe priega e grava.
Esempio: Borgh. R. Rip. 146: Lodarono gli altri due il Michelozzo, ed il gravarono a fare quanto avea detto.
Esempio: Speron. Op. 1, 24: Se non che mal volentieri vegno a interrompere i ragionamenti del Grazia, io lo gravarei di risposta.
Esempio: Tass. Lett. 5, 76: Ve ne prego e gravo quanto posso.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 317: Nè graverei V. S. a manifestarmi quello che tiene in confidenza.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 127: E di ciò vi prego e vi gravo.
Definiz: § IX. E per Astringere a una data cosa, Sottoporre a un dato carico o obbligo; e con più grave senso, Costringere, Obbligare. –
Esempio: Guicc. Stor. 4, 100: Avevano i capitani distribuito gli alloggiamenti della gente d'arme e dei cavalli leggieri per tutto il paese, gravandolo a contribuire, qual terra a questa compagnia, quale a quell'altra.
Esempio: E Guicc. Stor. 4, 101: Toccavano talvolta a un fante solo più alloggiamenti, che, da uno in fuori che lo provvedeva del vitto, gravava gli altri a pagargli danari.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 15: Il padre, Venendo in Siena a morte, aveva fatto Testamento, nel qual dando notizia Di questa figlia sua rimasta in Francia, Gli avea gravati di dover fra un anno Andar per lei e condur qua in Italia.
Definiz: § X. Riferito a membra, vale Render grave, torpido, non agile. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 18: Conservando e ritenendo la tua mano, riguardandola dalle fatiche, come in gittare pietre, palo di ferro e molte altre cose che sono contrarie alla mano, da darle cagione di gravarla.
Definiz: § XI. Figuratam., vale pure Danneggiare nello avere, nella persona, nell'onore, e simili; anche assolutam. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 296: Giunse alla schiera di quelli di Frigia dalla mano manca, nella quale era Troilo, il quale mirabilmente gravava li Greci.
Esempio: Giamb. Vegez. 63: I cavalieri delle centurie e contubernie tra loro vicendevolmente, cioè l'uno per l'altro fanno continue guardie nel tempo della pace, le quali si debbono scrivere, acciocchè contra ragione neuno sia gravato.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 171: Anche offendono altrui gli uomini superbi co' fatti ingiuriando, oltraggiando, perseguitando, molestando, gravando nelle persone, nell'avere ec.
Definiz: § XII. E per Sottoporre a gravezze, dazj, balzelli, tributi, spese, e simili; e col compimento retto dalla particella Di, Caricare di ciò che il compimento significa, Angariare, Opprimere, con esso. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 112: Tornata la detta oste in Fiorenza, ebbe tra' cittadini grande ripetio, imperocch'e' Ghibellini, che signoreggiavano il popolo, molto gli gravavano di libbre e d'imposte, con poco frutto.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 312: I loro cittadini gravavano forte, e spogliavano i Ghibellini e' Bianchi di moneta.
Esempio: Fiorett. Cron. Imper. 54: Lo re Carlo per fare il passagggio.... gravava molto villanamente.
Esempio: Vill. G. 810: Ma al continovo gravava i cittadini di prestanza.
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 36: Poi per ricompensarne il danno rio, Oltr'alle spoglie che ne diede, prese In parte, e gravò in parte di gran fio, Armenia e Cappadocia.
Esempio: Varch. Stor. 1, 343: A lui (al Pontefice) bastava, nè altro da' Fiorentini ricercava, fuorchè eglino.... non gravassero i parenti e amici suoi, come facevano, d'accatti e di balzelli tutto 'l giorno.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 269: Il mandare a Roma da Cesena i Capi di Forlì, è stato per ordine di Nostro Signore, con tutto che 'l presidente fosse d'opinione di tenergli in provincia appresso di sè; sì per non gravargli di spesa fuori di casa,... sì anco perchè, ec.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 52: De' vostri debitori per ancora non ho riscosso nulla, perchè sono gravati e staggiti dal balzello, che è una compassione.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 84: Ma quando il re fe' di Sion l'acquisto, E vi cercò di stabilir la sede, Scemò i pubblici pesi a' suoi pagani, Ma più gravonne i miseri cristiani.
Definiz: § XIII. Pur detto di spese, tasse, e simili, e riferito a patrimonio, a persona, o simili, vale Stare a carico di detto patrimonio o persona, o simili. –
Esempio: Capp. Econ. 396: Le spese di produzione gravano la parte del padrone di due quinti e qualche volta di tre.
Definiz: § XIV. Gravare, vale pure Prendere in pegno, a istanza di un creditore e in virtù di mandato esecutivo, cose mobili a un debitore, a fine di costringerlo al pagamento; ed è atto proprio dei messi o altri ufficiali subalterni del tribunale: Fare altrui il gravamento, il pignoramento: ed usasi anche assolutam. –
Esempio: Vill. M. 267: In termine di due mesi, o in meno, ebbono contanti, che si diedono allo Imperadore, cento mila fiorini, sanza andare alcuni esattori, o essere alcuno gravato per forza.
Esempio: Instr. Cancell. 7, 367: Proibiscano a i cavallari e messi, e a tutti gli esecutori che vanno a gravare, il pigliare premio alcuno per i gravamenti per debito.
Esempio: Dat. Lepid. 29: Imaginandosi quello che era, cioè che lo volessero, smontato che fosse, gravare ne' cavalli.
Esempio: Red. Lett. 3, 258: Si potrebbe forse dire, che i messi e gli sbirri non gli gravano (i miei contadini), per portar rispetto a me ed a' miei fratelli.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 1, 28: Rassembran birri della Mercanzia, Quando con somma avvedutezza e ingegno Gravan qualcuno, e vanno via col pegno.
Definiz: § XV. Neutr. pass. gravarsi Porre sopra sè stesso alcun peso o carico, Caricarsene. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 5, 3: S'egli avvenisse ch'oggi e che domani Si convenisse a te d'apparecchiarti Per qualche cotal festa, ove granate Ti fusser di mestieri: e che costui Se ne gravasse d'una grossa soma A voler rifornirtene, Di cui la metà sola t'appagasse, ec.
Definiz: § XVI. Figuratam. detto della coscienza, per Sentirsi aggravato, Provar rimorso. –
Esempio: Mazz. Lett. 1, 22: E quello che a questi dì m'avea detto di fiorini 50, dice avere errato, e che non aveva bene fatta la ragione, e che se ne grava la sua coscienza.
Definiz: § XVII. Pur figuratam., vale Reputarti offeso, Lagnarsi, Querelarsi; e altresì Affliggersi gravemente, Dolersi molto, e simili. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 307: L'avverse [cose] malagevole sarebbe a sostenere sanza colui, che più che tu medesimo se ne grava.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 471: Peleo menò per moglie Teti, e alle sue nozze invitò Giunone, Pallade e Venere; di che gravandosi la Dea della discordia, che essa non v'era stata chiamata, preso un pomo d'oro vi scrisse su, ec.
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 105: Chiamò a sè quel giovane, che s'era gravato ch'esso non l'aveva accettato; e gli disse: hai tu udito quello che, ec.?
Esempio: Lett. Uom. ill. 257: Nella qual [scrittura] si gravano che un commessario, che è stato a Chioggia, ha essaminato con mala forma molti testimoni contro il vescovo di Chioggia.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 3, 35 t.: Non è fra voi alcuno, che se fusse nel luogo dove è ser Ioanni, non si gravasse del torto ricevuto; e de' sette i sei l'averebbeno portato men pazientemente.
Esempio: Cas. Pros. 3, 398: Ciò, già è gran tempo, da voi sospesi attendono, e dell'indugio si gravano.
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 1, 52: In essi [fatti] li semi delle grand'opere si contengono, e la pubblica tranquillità, che del contrario assai si turba e grava, sta principalmente riposta.
Definiz: § XVIII. Detto di persona, e riferito a cibi o bevande, vale Prenderne in gran copia, Empiersene eccessivamente. –
Esempio: Lanc. Pist. volg. 105: Pari consentire che all'uomo che alcuna volta si gravi di vino si possa conmettere il secreto dell'amico.
Definiz: § XIX. Neutr. Essere, o Divenire, grave, o più grave, pesante, carico, e simili. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 35: Questa [cappa] mi grava e pesa più, che se io avessi la maggiore torre di Parigi.... in su le spalle.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 61: Forza è ch'egli attasti Con quanta furia Durindana.... vegna; Che sì gli grava e sì gli pesa in fronte, Che più leggier potea cadervi un monte.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 8, 164: Prendere il volo a mezzo aere conviene; Chè se ci avviciniam soverchio al mare, La piuma graverà, la qual sostiene, E ne torrà la forza del volare.
Definiz: § XX. E in locuz. figur. –
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 123: Da molti era acquistato El fine disiato, Cioè l'onor che la scïenza dava: Ora ha l'onor chi di moneta grava.
Definiz: § XXI. E per Far pressione col proprio peso, Far forza ingiù. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 236: Onde avviene che nella bilancia di braccia diseguali, cioè nella stadera, talvolta un peso di cento libbre col suo gravare ingiù non è bastante a alzarne uno di quattro libbre che gli contrasterà?
Definiz: § XXII. E per Riuscir grave, dannoso. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 81: Se coglieva talor, coglieva in loco Ove potea gravare e nuocer poco.
Definiz: § XXIII. Figuratam., vale Riuscire molesto, di fastidio, Costar pena, Rincrescere, Dispiacere, e simili. –
Esempio: Cavalcant. Rim. 11: Che non ti gravi di por sì la mente, Che mi riscrivi, s'egli il chiama amante.
Esempio: Vill. G. 777: Ma poco appresso Iddio ne mostrò giudicio assai aperto, per le loro prave operazioni.... Ma e' mi grava che non fu sopra le loro persone.
Esempio: E Vill. G. 863: Con tutto noi ci scusiamo, che in parte per lo detto caso tocchi a noi autore, onde ci grava e pesa.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 243: Quantunque loro molto gravasse che quello, di che dubitavano, fosse desso.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 132: Non tornando Lorenzo, e Lisabetta molto spesso e sollecitamente i fratei domandandone, sì come colei a cui la dimora lunga gravava, ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 239: Il quale, ancora che la lor partita gli gravasse, pure in vista lietamente il diede.
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 288: E per non fare a' miei lettori oltraggio, Chè spesso il troppo cantar lungo grava, Convien ec.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 7, 8: Ma quel che a lei dispiace e grava molto, È il saper che lontano è Ricciardetto.
Definiz: § XXIV. E detto di pestilenza, epidemia, e simili, vale Infierire. –
Esempio: Vill. M. 4: Ne gli anni di Cristo MCCCXLVIII [la pestilenza] ebbe infetta tutta l'Italia, salvo che la città di Melano e certi circonstanti a l'Alpi, che dividono l'Italia dalla Alamagna, ove gravò poco.
Definiz: § XXV. Vale altresì Far carico, Dar biasimo, e simili, di checchessia ad alcuno; ma è di raro uso. –
Esempio: Capor. Rim. 202: Come dunque esser può, che nell'ottavo Dell'Eneide Maron non ne ragioni? Io per me quanto posso glie ne gravo.
Definiz: § XXVI. Si disse di persona colta da malattia, per Peggiorare, Aggravarsi; anche con compimento. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 261: Dopo quella visione incontanente le entrò addosso la febbre, e gravò fortemente, e venne a morte.
Esempio: E Cavalc. Dial. S. Greg. 317: Lo quinto die gli entrò la febbre addosso, e gravò a morte.
Esempio: Vill. G. 86: Pervegnendo in Grecia.... cominciò a gravare di malizia.
Definiz: § XXVII. Gravare checchessia giù, o in giù, vale Tirarlo al basso, anche figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 31: Non ti dovea gravar le penne in giuso Ad aspettar più colpi o pargoletta, O altra vanità con sì breve uso.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 762: Non ti dovea gravar le penne in giuso.... L'uccello che à grave penne è tardo a levarsi,... e così tu, Dante, non ti dovei co' li tuoi pensieri atterrare: come le penne levano in alto l'uccello; così li pensieri levano suso e gravano giuso la mente umana.
Definiz: § XXVIII. Gravarsi su checchessia, vale Lasciarvisi andare, Abbandonarvisi. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 478: La donna.... corse oltre presta, e misesi in mezzo tra Polo e Gianni, il quale avea già alzato il braccio con lo stocco in mano e tutto si gravava sopra il colpo.