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Dizion. 3° Ed. .
GRAVARE
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GRAVARE.
Definiz: | Aggravare metaforic. Lat. gravare, aggravare. |
Esempio: | Dant. Par. 11. Ne gli gravò viltà di cuor le ciglia. |
Esempio: | Boc. Nov. 1. Non voglio, che tu ne gravi più la coscienza tua, che bisogni
[cioè te ne facci scrupolo. Latin. tibi religioni vertas] |
Esempio: | E Bocc. Nov. 29. 3. Non volle più la gentildonna gravare di
tal servigio (cioè affaticare. Latin. aliquem postulare) |
Esempio: | Passav. 236. Ancora, offendono altrui gli huomini superbi co' fatti, ingiuriando,
oltraggiando, perseguitando, molestando, gravando, nelle persone, nell'avere, ec. [cioè insultando, faccendo
aggravj. Latin. laedere, offendere, vexare] |
Esempio: | G. V. 12. 8. 10. Ma al continuo gravava i Cittadini di prestanza [cioè
metteva imposizione] |
Esempio: | Pallav. Stor. Conc. 183. E appella tenebre quella luce, da cui sente gravarsi la
debolezza, degli occhi (cioè affaticarsi, molestarsi, offendersi. Latin.
laedi) |
Definiz: | §. Gravare: è il Torre il pegno, che fanno i birri al debitore, per comandamento della Corte. Latin.
pignus capere. |
Esempio: | M. V. 4. 80. Senza andare alcuno esattore, od essere alcuno gravato per forza.
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Definiz: | §. Gravare: neutr. col terzo caso dopo, esser grave, esser pesante. Lat. oneri
esse. |
Esempio: | Pass. 41. Questa cappa, ec. mi grava, o pesa, più che s'io avessi la maggior torre
di Parigi, ec. in sulle spalle. |
Esempio: | Petr. Son. 194. Porto egualmente, ne mi gravan pesi. |
Definiz: | §. Gravare: Fig. Esser di noia, di fastidio. Latin. molestum esse. |
Esempio: | Boc. Nov. 15. 16. Perchè mio marito non ci sia, di che forte mi grava.
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Esempio: | E Bocc. N. 35. 6. Sì come a colei, a cui la dimora lunga
gravava. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 18. 24. Quantunque loro molto gravasse, che
questo, di che dubitavano fosse desso. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 99. 17. E quantunque al Saladino il partirsi da
Messer Torello gravasse, ec. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 96. 12. Il quale, ancorchè la lor partita gli
gravasse, pure in vista lietamente il diede. |
Esempio: | Dant. Infer. 13. E voi non gravi, Perch'io un poco a ragionar m'inveschi.
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Esempio: | Gio. Vill. 12. 54. 5. Per lo detto caso tocchi a noi Autore, onde ci grava, e
pesa. |
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