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Dizion. 3° Ed. .
CALERE
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CALERE.
Definiz: | Verbo sempre impersonale: Premere, curarsi. Latin. curare, pertinere, rationem habere
alicuius. |
Esempio: | Boc. Nov. 26. 22. Non ve ne caglia no, io so ben'io ciò, ch'io mi fo.
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Esempio: | E Bocc. g. 4. p. 14. E perciò a niuno caglia più di me, che a
me. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 77. 6. S'ingegnava di dimostrargli, che di lui le
calesse. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 38. Ma se cotanto or più, che per lo passato, del
tuo onor ti cale. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 46. 5. Ma Gianni, al quale più che ad alcuno
altro ne caléa. |
Esempio: | Amet. 43. E se la gente che vive in calére, Come conviensi,
l'avesser giammai Nullo s'avria con ragion da dolere. |
Esempio: | Lab. num. 203. Sopra tutte l'altre cose, a cui calúto non ne fosse, era da ridere.
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Esempio: | G. V. 7. 66. 3. Anzi si diede a non calére. |
Esempio: | Nov. Ant. 56. 5. Madonna, sì come poco v'è calúto di costui, che tanto mostravate
d'amare, così vi carrebbe viè meno di me. |
Esempio: | M. V. 9. 6. L'utile, e l'onor del Comune, niente hanno in calére. |
Esempio: | Tes. Br. 8. 34. Vostre ricchezze facéan a voi molte cose mettere in non calére.
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Esempio: | Dicer. Div. Se per biasimo, o per paura d'alcun pericolo, tu metti a non calére la
salute di tutti i Cittadini. |
Esempio: | Petr. Canz. 48. 3. Per una donna ho messo Egualmente in non cale ogni pensiero.
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Esempio: | Dant. Rim. Or sono a tutti in ira, ed in non cale [in questi esempli si usa
lo presente per lo 'nfinito, o sia la voce accorciata per l'intera] |
Esempio: | Petr. Canz. 5. 3. E a cui mai di vero pregio calse. |
Esempio: | Dan. Inf. 19. Se di saper ch'io sia ti cal cotanto. |
Esempio: | E Dan. Purg. 7. Come dicesse a Dio, d'altro non calme.
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Definiz: | §. Se vi cal di me: modo di pregare. |
Esempio: | Boc. g. 4. n. 12. Deh, se vi cal di me, fate che noi ce ne meniamo una colassù di
queste papere. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 75. 4. Se vi cal di me, venite meco infino a
palagio. |
Definiz: | §. In proverb. Di quel che non ti cale, Non ne dir ne ben, ne male. |
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