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Dizion. 4° Ed. .
MENOMANZA
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pag.208
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MENOMANZA.
Definiz: | Il menomare. Lat. imminutio. Gr. ἐλάττωσις. |
Esempio: | Dant. Conv. 159. Così come questa è bellezza d'onestà, così lo suo contrario è
turpezza, e menomanza dell'onesto. |
Definiz: | §. I. Per Mancanza, Necessità. Lat. defectus, inopia. Gr. ἔλλειμμα,
ἔνδεια. |
Esempio: | Sen. Pist. Catone menò l'oste nel mezzo 'l diserto tutto a piede; vedi, che posso
sofferir sete, e menomanza, e necessità d'acque. |
Esempio: | E Sen. Pist. appresso: E non dee l'uomo per sì gran cosa
guadagnar fame, o menomanza. |
Esempio: | E Sen. Pist. appresso: Molti uomini hanno avuto menomanza di
tutte le cose. |
Esempio: | E Sen. Pist. altrove: Io avrò menomanza, e misagio delle cose
necessarie alla vita. |
Definiz: | §. II. Per Abbassamento. Lat. depressio. |
Esempio: | Com. Purg. 13. A schifar cotali vizj si dee avere in se carità al prossimo, e non
istimare, che la gloria del prossimo sia sua menomanza. |
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