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MENOMANZA
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MENOMANZA.
Definiz: Il menomare. Lat. imminutio. Gr. ἐλάττωσις.
Esempio: Dant. Conv. 159. Così come questa è bellezza d'onestà, così lo suo contrario è turpezza, e menomanza dell'onesto.
Definiz: §. I. Per Mancanza, Necessità. Lat. defectus, inopia. Gr. ἔλλειμμα, ἔνδεια.
Esempio: Sen. Pist. Catone menò l'oste nel mezzo 'l diserto tutto a piede; vedi, che posso sofferir sete, e menomanza, e necessità d'acque.
Esempio: E Sen. Pist. appresso: E non dee l'uomo per sì gran cosa guadagnar fame, o menomanza.
Esempio: E Sen. Pist. appresso: Molti uomini hanno avuto menomanza di tutte le cose.
Esempio: E Sen. Pist. altrove: Io avrò menomanza, e misagio delle cose necessarie alla vita.
Definiz: §. II. Per Abbassamento. Lat. depressio.
Esempio: Com. Purg. 13. A schifar cotali vizj si dee avere in se carità al prossimo, e non istimare, che la gloria del prossimo sia sua menomanza.