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1) Dizion. 5° Ed. .
CONTENTARE.
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CONTENTARE.
Definiz: Att. Render contento, sodisfacendo le altrui voglie o bisogni, appagando gli altrui desiderj, e simili.
Dal basso lat. contentare, che valeva Essere contento, e questo dall'aureo contentus. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 91: Sotilmente tu hai adimandato, E in ciò che chiedi io ti vo' contentare.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 60: La grazia di Dio, la quale molto conforta e contenta l'anima.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 159: Ma pur poichè così è, quello che io per contentarti, vivendo egli, volentieri gli avrei fatto, cioè onore, sì come a mio genero, facciaglisi alla morte.
Esempio: Machiav. Pros. var. 5, 26: Io voglio lasciare le grandi spese che per contentarla faceva.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 43: E l'avea indotto a dir, se 'l Re gli parla D'accordo più, che volea contentarla.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 3, 102: Egli (Giove) ch'altro non brama, altro non vede, Che piacere al suo amore e contentarlo ec.
Esempio: Cellin. Vit. 13: Io lo pregavo che mi lasciassi disegnare tante ore del giorno, e tutto il resto io mi metterei a sonare, solo per contentarlo.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 201: E facessi in un tempo sua vendetta, E contentassi mio padre.
Definiz: § I. E nel medesimo senso costruiscesi con la particella Di reggente la parola che esprime la cosa desiderata. –
Esempio: Dant. Parad. 3: Grazïoso mi fia se mi contenti Del nome tuo e della vostra sorte.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 227: Di questo ti contenterò io bene.
Esempio: Capp. N. Comment. 71: Veduto il Papa che non lo contentavamo della lega come e' voleva,... s'accostò.... col Duca e col Re.
Esempio: Pulc. L. Morg. 8, 29: Di quel che m'hai promesso or mi contenta.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 226: Tu m'hai da contentare d'un desiderio.
Definiz: § II. E riferito a desiderj, voglie, piaceri e simili, vale Sodisfarli, Appagarli. –
Esempio: Dant. Conv. 242: Quasi come druda, della quale nullo amadore prende compiuta gioia, ma nel suo aspetto contentane la sua vaghezza.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 36: Però contentate il piacer vostro d'abbracciarmi e di basciarmi.
Esempio: Med. L. Op. 2, 138: Ben si potrà tenersi consolato Che si contenti tutte le sue voglie D'aver la Nencia.
Definiz: § III. E pur riferito a persone, e detto di discorsi, ragioni, argomenti e simili; ed altresì detto di colui che discorre, e reca argomenti e ragioni; vale Appagare la mente, l'intelletto, Sodisfarli, Acquetarli. –
Esempio: Dant. Inf. 11: Tu mi contenti sì quando tu solvi, Che non men che saver, dubbiar m'aggrata.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 7: Cosa novissima,... della quale.... non so pensare una ragione che mi contenti.
Definiz: § IV. E per Render felice, beato. –
Esempio: Dant. Parad. 8: Lo Ben che tutto il regno che tu scandi Volge e contenta, fa esser virtute Sua provedenza in questi corpi grandi.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 46: Dio vi contenti, Padrone.
Definiz: § V. E riferito a creditore o ad altra persona la quale comecchessia abbia diritto a pagamento, a indennità e simili, vale Sodisfarlo del suo credito, Fare che resti contento. –
Esempio: Brev. Calz. Prat. 17: Non permettano di fare alcuna cosa o vero lavorío,... se prima [il debitore] non ha pagato e contento quello cotale creditore.
Esempio: Vill. G. 864: Filippo di Valos re di Francia a petizione del Duca d'Atene, gli diè rappresaglia sopra i Fiorentini in avere e in persona,... se infino al calen di maggio prossimo non avessono contento il detto Duca d'Atene, di ciò che domandava di menda a' Fiorentini.
Definiz: § VI. Neutr. pass. contentarsi Tenersi contento, Rimaner pago, sodisfatto, sia per desiderj contentati, sia per atto di rassegnazione; riferito così a cosa come a persona, e usato anche assolutam., e un tempo con l'ellissi della particella pronominale. –
Esempio: Cat. Cost. volg. 103: Contentati di quello che 'l tempo ti dà.
Esempio: Dant. Rim. 192: E perch'io non le posso (quelle mirabili cose) mirar fiso, Mi convien contentar di dirne poco.
Esempio: Barber. Docum. Am. 188: Poi convien contentare Di quel ch'a iudicare Si move teco ragion e diritto.
Esempio: Ros. Vit. 35: Dobbiamo adunque contentare del convenevole.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 59: Nè per una o due volte contentosse Che ritornato a replicar le fosse.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 93: Dobbiamo contentarci di quello piace al Signor nostro Gesù Cristo, che tutto lascia seguire per nostra salute.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 202: Disponga [Dio] costei A contentarsi di fratelmo, o almanco Metta in animo al padre di lei a darle Marito.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 176: Adunque altro è contentarsi d'una cosa, presupposto che Dio la voglia, altro è pigliar contentezza che Dio abbia un tal volere.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 66: Contentarsi di quanto il ciel ci dona.... È lo stato più quieto e più giocondo Che si possa godere in questo mondo.
Definiz: § VII. E figuratam. –
Esempio: Varch. Boez. 22: Viene a scemare.... la propia virtù della buona coscienza, la quale si gode fra sè stessa segretamente, contentandosi di sè medesima.
Definiz: § VIII. E riferito a persona, vale Rimaner sodisfatto, Appagarsi, degli atti, dei portamenti, de' servigj, o simili, di essa. –
Esempio: Cronichett. Mannell. 109: Tenne [Tito] Roma bene, e tutte le provincie si contentarono di lui.
Esempio: E Cronichett. Mannell. 110: Contentaronsi di lui (Nerone) molto i Romani, e così le provincie.
Esempio: Fag. Comm. 5, 20: Quest'altro mio figliuolo Federigo non lo somiglia (l'altro figlio) nè anche nelle scarpe; pur pure me ne posso contentare.
Definiz: § IX. Pur riferito a persona, e intendendosi della condizione, delle qualità, dei servigj di essa, si usò con gli avverbj Male, Pessimamente e simili, i quali danno forza negativa alla locuzione. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 383: Primieramente la punse con parole, mostrandosi turbato, e dicendo che i suoi uomini pessimamente si contentavano di lei.
Definiz: § X. E per Quietare e riposar l'animo in cosa che lo renda beato, felice; usato anche assolutam. –
Esempio: Dant. Conv. 219: Lo più nobile (de' piaceri del Paradiso), e quello che scritto è fine di tutti gli altri, si è contentarsi: e questo si è essere beato: e questo piacere è veramente (avvegnachè per altro modo) nell'aspetto di costei; chè, guardando costei, la gente si contenta, tanto dolcemente ciba la sua bellezza gli occhi de' riguardatori.
Definiz: § XI. E per Pigliar contento, Godere, Aver caro. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 181: Figliuol mio, tu se' oggimai grandicello; egli è ben fatto che tu incominci tu medesimo a vedere de' fatti tuoi: per che noi ci contenteremmo molto che tu andassi a stare a Parigi alquanto, dove ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 128: Quanto più la veggio e grata e bella, Tanto, ch'ella sia tua, più mi contento.
Definiz: § XII. E per Aver consolazione, Trovar conforto, Consolarsi. –
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 57: Stando in gran lamento per lo dolore del danno ricevuto di lui, benchè nella sua gloria molto ci contentavamo.
Definiz: § XIII. E per Acconsentire, Aderire a checchessia per sodisfare i desiderj altrui, Permettere per condiscendenza verso di alcuno. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 235: Valente uomo, se tu ti contenti di lasciare appresso di me questa tua figlioletta, perciò che buono aspetto ha, io la prenderò volentieri.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 399: L'Imperatore non ha mai mostro contentarsi che si faccia [il Concilio] in quel luogo.
Esempio: Varch. Stor. 3, 156: Quella (la Maestà Cesarea) si contenti, che con buona grazia sua noi possiamo aspettare che.... Sua Maestà, altra volta meglio informata della causa nostra, adempia i nostri giusti e pietosi desiderj.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 4, 102: Fece tanto profitto, che il padre si contentò di lasciarlo seguire la inclinazione della natura.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 40: Molti benefizj e comodi che lui mostrò contentarsi Che loro facessino al nostro monastero.
Esempio: Tass. Lett. 3, 6: Se le pare, può supplicare il serenissimo signor Duca di Ferrara, che si contenti ch'io viva in libertà.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 318: Si contentarono di ammettere Momoransì nel Consiglio degli affari; cosa ambita prima, nè mai potuta ottenere da lui.
Definiz: § XIV. Per Degnarsi, Compiacersi, Volere. –
Esempio: Tass. Lett. 3, 58: Signor mio, questo è il tempo d'aiutare il povero Tasso. Contentatevi di esser voi quello.
Esempio: Red. Cons. 1, 169: Subito che la Signora si sarà cavato il sangue, e si sarà rifasciato il braccio, si contenterà di bevere otto once di brodo lungo di pollastra, ben digrassato.
Definiz: § XV. Non contentarsi di fare una cosa, riferito più particolarmente a cose non buone, vale Non ristringersi a fare quella sola cosa, Non fermarsi, Non arrestarsi, ad essa. –
Esempio: Borgh. V. Stud. Div. Comm. 301: E' non si contentono del mordere, che e' vogliono anche aggiugner le burle e il dispregio.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 275: Il bruco peggior di tutti è quello che, assaltando la vite, non si contenta di mangiarne le foglie, come altri fanno: le rode l'occhio (qui per similit.).
Definiz: § XVI. Non lo contenterebbe una mula co' calci; è maniera scherzevole, denotante che una data persona è incontentabile. –
Esempio: Bracc. R. Dial. 144: O che domin sarà mai! E' non vi contenterebbe una mula co' calci.
Definiz: § XVII. Chi si contenta gode; alle quali parole talvolta altri aggiunge: Chi si contenta gode E spesse volte stenta. Proverbio di chiaro significato; il quale più specialmente si usa allorchè alcuno si mostra sodisfatto e appagato di cosa che a nostro giudizio non lo dovrebbe sodisfare e appagare.