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Dizion. 2° Ed. .
FUOCO
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FUOCO.
Definiz: | Elemento di qualità calda, e secca. Lat. ignis. |
Esempio: | Boccac. n. 33. 3. Il fuoco, di sua natura, più tosto nelle leggieri, e morbide
cose s'apprende, che nelle dure, e gravanti. |
Esempio: | E Bocc. nov. 46. 10. Pensò di volergli in pubblico, e di
fuoco, far morire. |
Esempio: | Tes. Br. 2. 37. La fólgore non ha poter di passar li nuvoli, anzi vi spegne
dentro, e perde il suo fuoco. |
Esempio: | E Tes. Br. lib. 9. 24. Alle fuocora di verno tutti raunare
in sua camera, o in altro luogo, e parlar con loro. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 1. E vederai color, che son contenti Nel fuoco. |
Esempio: | Petr. Son. 17. E altri col disio folle, che spera Gioir, forse nel fuoco, perchè
splende. |
Definiz: | ¶ Dallo splendere, e dalla luce, ch'è in lui, e dalla purità di esso, chiamò, Dante Par.
22. Gli spiríti beati, FUOGHI. |
Esempio: | Dan. Par. 22. Questi altri fuochi tutti contemplanti |
Esempio: | E Dan. Par. cant. 16. Per similit. la stella di
Marte. E tre fiate venne questo fuoco, A rinfiammarsi sotto la sua pianta. |
Definiz: | ¶ da FUOCO FOCONE accrescitivo di fuoco. |
Definiz: | ¶ FOCONE, Detto altrimenti, SCODELLINO, è nell'archibuso quella parte, dove si mette il
polverino, per dargli fuoco. |
Definiz: | ¶ Per, affetto, appetito, e passione amorosa. |
Esempio: | Bocc. proem. n. 2. Da soverchio fuoco, nella mente concetto da poco regolato
appetito. |
Definiz: | ¶ Fuoco si piglia talor per una intera famiglia, e dicesi la tal città, e villa, fa tanti fuochi.
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Esempio: | M. V. 7. 16. Perocchè assai ville di cinquecento, e di mille fuocora, e di più, e
di meno, aveva vinte, e rubate. |
Definiz: | ¶ Giugner legne al fuoco, cioè arroger male, a male. Lat. ignem igni
inducere. |
Esempio: | Petr. Son. 233. Giugnendo legne al fuoco, ove tu ardi. |
Definiz: | ¶ Mettere a fuoco, e fiamma. Lat. concremare, significa rovinare,
abbruciando. |
Esempio: | G. Vill. 11. 71. 5. E tutta l'Isola misono a fuoco, e fiamma. |
Definiz: | ¶ Mettere a fuoco, per, mettere a cuocere. Lat. apponere ad
ignem. |
Esempio: | Bocc. n. 54. 3. Acconcia la grù, la mise a fuoco. |
Definiz: | ¶ Far fuoco nell'orcio: macchinare qualche cosa nascosamente, e mostrar d'attendere ad altro.
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Definiz: | ¶ Ogni acqua spegne il fuoco. cioè, alle necessità naturali, ogni cosa serve, per cattiva, ch'ella
si sia. |
Definiz: | Non dar del fuoco a cencio. |
Esempio: | Bocc. n. 59. 7. Che non troverrei chi mi desse fuoco a
cencio. |
Definiz: | E volendo oggi descrivere uno avarissimo, diciamo e' non lascerebbe accendere un cencio al suo fuoco
non lasciar accendere un cencio al proprio fuoco. Lat. Ne salem quidem
dederit: Nec alij caput dederit. |
Definiz: | ¶ Nel giuoco, quando si disputa una cosa, per levar la contesa, Farne fuoco, cioè mandarla a
monte, che ne l'un, ne l'altro la vinca, che anche si dice, FARNE FUORA, e, NE HAI NE HAI, NE FA
NE FA. |
Definiz: | ¶ Dar fuoco alla girandola, e cominciare risolutamente una cosa, intorno alla quale si sia stato
qualche tempo in dubbio. |
Definiz: | E diciamo anche Dar fuoco alla bombarda. |
Definiz: | ¶ Dire cose di fuocoo far cose di fuoco: cioè di maraviglia, e
grandissime. |
Definiz: | Metter troppa carne a fuoco: imprendere troppe cose a un tratto. |
Definiz: | Avere il fuoco, o pigliare il fuoco si dice del vino quando comincia a
inforzare. |
Esempio: | Dav. Colt. Per non lasciar la vinaccia riscaldare, e 'l vino pigliar
fuoco. |
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