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NASCENZA.
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NASCENZA.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto del nascere; ma in questo senso è voce oggi di raro uso, dicendosi comunemente Nascita.
Dal basso lat. nascentia. –
Esempio: Difend. Pac. 2: La quale causa sua nascenza e sua ispezia.
Esempio: Zibald. Andr. 96: Non crediate che ciascuna criatura che nasce, che Idio in quel punto comandi lo suo nascimento, anzi la sua nascenza è comandata da lo cominciamento del mondo.
Esempio: E Zibald. Andr. 100: Ha stabilito (Dio) tre maniere di punti: l'uno è dello ingeneramento,... l'altro è della nascenza, lo terzo è della morte.
Esempio: Libr. Astrol.: Quando questa stella s'accende nella nascenza dell'uomo, se si guarda bene coll'altre buone stelle, è di buon guardamento.
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 21: Quando l'uomo pensa ond'elli viene, e intende e conosce.... la viltà e la fragilità di sua nascenza ec.
Esempio: Liv. Dec. 1, 13: Poi appresso raccontò la nascenza de' suoi nipoti, e com'egli furono ingenerati e nodriti e conosciuti (il lat. ha: originem nepotum).
Definiz: § I. E per Ingrossamento de' tessuti in alcuna parte del corpo per causa morbosa; Tumore carnoso, Escrescenza, o simile; Enfiato. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 242: Le venne sentita una novella come al Re di Francia per una nascenza, che avuta avea nel petto, ed era male stata curata, gli era rimasa una fistola.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 119: Si ricordò lei dovere avere una margine a guisa d'una crocetta sopra l'orecchia sinistra, stata d'una nascenza, che fatta gli avea poco davanti a quello accidente tagliare.
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 34: Avvenne, che a un de' fratelli nacque una nascenza in su 'l collo molto sconcia e brutta.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 5, 151: I Latini nominano cicer il cece; ed egli (Cicerone) nella punta del naso ebbe un porro largo, o vero nascenza a modo di cece, per la quale s'acquistò ancora il cognome.
Esempio: Segn. P. Demetr. 28: Delle congiunzioni riempitive dobbiamo servirci, non come di ripien vano, sì come i rimettiticci delle piante e le nascenze del nostro corpo,... ma sì bene ec.
Definiz: § II. Per similit. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 543: Per lo troppo umido e grasso letame, la sustanzia della pianta diventa infetta di putredine e di nascenze, e 'l sapor del frutto si muta in peggio.
Esempio: Sassett. Lett. 413: Sopra le quali (foglie) vengono alcune nascenze tonde e rosseggianti.
Definiz: § III. E figuratam., parlandosi di minerali, vale Formazione, Produzione, naturale; ma oggi non è comune. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 174, 1: Vena.... Copia, abbondanza, nascenza spontanea, di che che sia.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. appr.: Vena similmente [dicesi] quella nascenza de' metalli e pietre, che si trova dentro le viscere della terra.