Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CAREZZA
Apri Voce completa

pag.569


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
» CAREZZA
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
CAREZZA.
Definiz: Sost. femm. che più comunemente si adopera al plurale. Affettuosa dimostrazione di amorevolezza o di benevolenza, che si fa altrui con atti o con parole; Accarezzamento, Vezzo.
Dall'add. caro. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 11: Facendogli i parenti e gli amici carezze e festa, non si rallegrava neente.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 84: Esso, maravigliandosi di così tenere carezze, tutto stupefatto rispose.
Esempio: Machiav. Comm. 175: Che volevi tu, ch'io lo toccassi sotto il mento? Io non sono usa a far carezza a' mariti d'altri.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 70: Che dirò del favor, che de le tante Carezze, e tanto affettuose e vere, Che fece a quel Ruggero il re Agramante?
Definiz: § I. E per Dimostrazione d'amorevolezza o di benevolenza, fatta con particolari ufficj o servigi, spesso a fine di cattivarsi l'animo altrui. –
Esempio: Nard. Liv. Dec. 21 t.: Onde la plebe in quel tempo fu intrattenuta dal Senato con molte lusinghe e carezze.
Esempio: Tass. Lett. 1, 48: Prego Vostra Signoria che voglia, mentr'egli starà in Roma, fargli ogni sorta di carezze.
Esempio: E Tass. Lett. 1, 178: Il signor Cornelio mi fa carezze straordinarie, e vedo che ha gran voglia ch'io mi dimestichi seco.
Definiz: § II. Per similit. Accarezzamento, Lusinga che si fa a bestie; ed anche Quegli atti d'affezione che fa il cane all'uomo, che più comunemente diconsi Feste. –
Esempio: Stor. Tob. 36: Il cane.... cominciò a fare grandi carezze con la coda.
Esempio: Baldin. B. Masch. 34: Un serpente rosso, sopra il quale teneva la mano come se gli volesse far carezze.
Definiz: § III. E figuratam. riferito a cura, custodimento ed anche abbellimento che si abbia o si faccia a checchessia, a fine di conservarlo o migliorarlo. –
Esempio: Tedald. Agric. 69: Seppure gli vuoi trapiantare [i noci], puoi facilmente, chè s'appiccano posti al tempo, e fatto loro carezze, come agli altri frutti.
Esempio: Soder. Coltiv. 55: Le troppo antiche [viti] non profitteranno mai, nè con innesto, nè con propaggini, o con altre carezze.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 252: Pensate se a' galeoni che partono da Cadice per il Messico, e alle navi che vanno da Lisbona per Goa, si fanno queste carezze.
Definiz: § IV. Mostrare carezze ad uno si usò per Fargli festa, Fargli buon viso o buon'accoglienza. –
Esempio: Febuss. Breuss. 5, 20: S'ell'era trista, ora era più dolente, Ma pure al messo gli mostrò carezze.
Esempio: Tav. Rit.: Gli mostra grandi carezze, e fagli grande onore.