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Dizion. 1° Ed. .
COLLO
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COLLO.
Definiz: | quella parte del corpo, che sostenta il Capo, tra le spalle, e la nuca. Lat. collum. |
Esempio: | Bocc. n. 15. 7. Essa incontrogli da tre gradi discese, con le braccia aperte, e
avviticchiatogli il collo, ec. |
Esempio: | E Bocc. n. 60. 10. Intorno al collo, e sotto le ditella
smaltato di sucidúme. |
Esempio: | E Bocc. n. 67. 11. E gittatogli il braccio al collo,
amorosamente il baciò. |
Esempio: | E Bocc. n. 77. 43. Fiaccandoti tu il collo, uscirai della
pena, ec. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 8. Lo collo poi con le braccia mi cinse. |
Esempio: | E Dan. Inf. can. 13. Ale hanno late, e colli, e visi umani.
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Esempio: | Petr. canz. 5. 5. Dunque ora è l tempo da ritrarre il collo Dal giogo antico.
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Esempio: | E Petr. canz. 28. 6. Le bionde trecce sopra 'l collo sciolte.
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Esempio: | Bocc. n. 41. 4. Passando egli da una posessione ad un'altra, con un suo bastone in
collo. |
Esempio: | E Bocc. nov. 14. 15. Recatosi egli suo sacco in collo, da lei
si partì. |
Definiz: | ¶ E portare in collo, tenere in collo, e avere in
collo, è proprio quando si sostengono i bambini in braccio. Lat. in sinu
gestare. |
Esempio: | Bocc. nov. 80. 10. E in collo levatigli, amenduni nel letto fatto ne gli
portarono. |
Esempio: | Dan. Par. 4. Ch'al sommo pinge me di collo in collo. |
Definiz: | Tenere in collo, si dice, quando le cose sono intertenute dal corso loro: come. |
Definiz: | E Cader di collo, vale venire in disgrazia. Lat. alicuius offensionem
subire. |
Definiz: | ¶ Dicesi COLLO alla più alta parte del fiasco, e della guastada: e a quella parte del piede, dove s'affibbia la
scarpa. |
Definiz: | E COLLO a un carico, o fardello di mercatantia, proprio di roba, che si navighi, o vettureggi. |
Esempio: | Ar. Fur. E colli, e casse, e ciò, che v'e di grave, Gittan da prora, e da poppa, e
da sponde. |
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