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Dizion. 3° Ed. .
COLLO
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pag.353
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COLLO.
Definiz: | Quella parte del corpo, che sostenta il capo, tra le spalle, e la nuca. Lat. collum. |
Esempio: | Boc. Nov. 15. 7. Essa incontrogli da tre gradi, discese colle braccia aperte, e
avvinchiatogli il collo, ec. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 60. 10. Intorno al collo, e sotto le ditella,
smaltato di succidume. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 67. 11. E gittatogli il braccio in collo,
amorosamente il baciò. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 77. 43. Fiaccandoti tu il collo, uscirai della
pena, ec. |
Esempio: | Dant. Infer.8. Lo collo poi colle braccia mi cinse. |
Esempio: | E Dan. Inf. Cant. 13. Ale hanno late, e colli, e visi umani.
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Esempio: | Petrar. Canz. 5. 5. Dunque ora è il tempo da ritrarre il collo Dal giogo antico.
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Esempio: | E Petr. Canz. 28. 6. Le bionde trecce sopra 'l collo sciolte.
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Definiz: | §. Collo: per Ispalla. |
Esempio: | Vit. Cr. E qui lo venerabile legno, lungo, e grosso, gli fu posto in collo,
cioè in sulla spalla. |
Esempio: | Boc. Nov. 41. 4. Passando egli da una possessione ad un'altra, con un suo bastone
in collo. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 14. 15. Recatosi egli suo sacco in collo, da lei
si partì. |
Definiz: | §. Collo: la Parte più stretta della vescica degli animali, onde si manda fuori l'orina. |
Esempio: | Volg. Ras. Ed è uno, il quale il collo della vescica costrigne, acciocchè l'orina
non esca senza nostra volontade. |
Definiz: | §. Collo: la Parte più stretta della matríce. |
Esempio: | Volg. Ras. E ancora il collo della matríce si porge, e vae alla natúra dinanzi [di
qui diciamo Rompere il collo: di Quelle donne, che sono sverginate, e divengon femmine di
Mondo] |
Definiz: | §. Collo del piede: diciamo alla Parte di sopra di esso, dalla piegatura al fusolo. |
Definiz: | §. Collo: per Colle. |
Esempio: | Dan. Par. 4. Ch'al sommo pinge voi di collo in collo. |
Definiz: | §. Collo: La più alta parte del fiasco, e della guastáda, e di molti altri istrumenti. |
Esempio: | Sag. Nat. Esp. 5. Non riesce così a prima vista discernere il confine tra essa, e
'l collo voto dello strumento. |
Definiz: | §. Collo: Un carico, o fardello di mercatanzía, proprio di roba, che si navighi, o vettureggi, |
Esempio: | Ar. Fur. 19. 49. E colli, e casse, e ciò che v'è di grave, Gittan da prora, e da
poppa, e da sponde, E fa, ec. |
Definiz: | §. Avere il collo torto, o fare il collo torto: vale Portarlo chino, e
piegato, in atto di umiltà, ma per ipocrisía. |
Esempio: | Ber. Orl. 1. 20. 1. Avere il collo torto, e gli occhi bassi. |
Definiz: | §. Portare in collo, Tenere in collo, e simili in collo, col
verbo espresso, e sottinteso. |
Esempio: | Ar. Fur. 15. 94. E carcar sul Gigante il carriaggio, Ch'avria portato in collo
anco una torre. |
Esempio: | Boc. Nov. 80. 10. E in collo levatigli, amenduni nel letto fatto ne gli portarono.
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Esempio: | E Bocc. Nov. 93. 11. E recatoselo in collo disse: Comare
questi son vermini. |
Esempio: | G. V. 7. 13. 5. I Medici, e Speziali il campo vermiglio, ivi entro Santa Maria col
suo Figliuólo in collo. |
Esempio: | Fir. As. 72. Eccoti venir correndo per mezzo della piazza una donna vestita a
bruno con un picciol fanciullo in collo. |
Definiz: | Tenere in collo: si dice Quando le cose sono intertenute dal corso loro. come. |
Esempio: | Tac. Dav. Stor. 1. 265. Portò bene danno presente, e spavento di futuro, il
subito allagamento del Tevere, che alzato a dismisura, rovinò il ponte Subblicio, e per quella materia tenendo in
collo, cavalcò non pure i luoghi bassi, ec. |
Definiz: | §. Cader di collo: vale Venire in disgrazia. Lat. alicuius offensionem
subire. |
Esempio: | Burch. Di collo ad ogni amico son cascato. |
Esempio: | Bellinc. E so di collo al Duca or se caduto. |
Definiz: | §. Armacollo: Portare a armacollo, Tenere a armacollo: si dice di
Collana, banda, o di simil cosa, che attraversando il petto, e le reni, scenda da una spalla all'opposto fianco.
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Definiz: | §. E Far fare il collo agli uccelli, che si cuocono arrosto: che è Tenergli al fuoco senza
voltargli, tanto che 'l collo intirizzi. |
Definiz: | §. Fare altrui il collo nel giuoco: si dice di Chi con poco, o nessun rischio, e talora con frode
anzi che no, vince al compagno buona somma di danari. |
Esempio: | Tanc. 1. 3. E giuocando fatto il collo Mi fu spesso, e messo in mezzo.
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Definiz: | §. Fare allungare il collo a uno: è Farlo aspettare a mangiare, oltre al convenevole. |
Definiz: | §. Tirare il collo a' polli, o simili: vale Ammazzargli. |
Esempio: | Boc. Nov. 49. 11. E però senza più pensare tiratogli il collo, ad una sua
fanticella il fe prestamente pelato, acconcio mettere in uno schidone. |
Definiz: | §. Tirare il collo alle viti: è Potarle più lunghe del dovere, per raccor quell'anno maggior
quantità di vino. |
Esempio: | Dav. Colt. A' contadini del poggio rincresce lavorar le viti bene, e tiran loro il
collo. |
Definiz: | §. Rompere il collo: dicesi di Chi in cascando, o simili, resti subitamente oppresso.
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Definiz: | §. Per metaf. dicesi di Che che sia, che da buono stato, in poco tempo, precipita a pessima condizione. |
Esempio: | Tac. Dav. St. 1. 253. Tirandolo l'amicizia di Galba a rompere il collo, divenne
audace, pronto, astuto, e a sua posta buono, e cattivo sommamente. |
Definiz: | §. Rompicollo: si dice di Persona di ma' costumi, e che, praticandola, sia atta a far capitar male
altrui. Lat. flagitiosus. |
Definiz: | §. Rompicollo: Precipizio da rompervi il collo. |
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