Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
COLLO
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COLLO.
Definiz: Quella parte del corpo, che sostenta il capo, tra le spalle, e la nuca. Lat. collum.
Esempio: Boc. Nov. 15. 7. Essa incontrogli da tre gradi, discese colle braccia aperte, e avvinchiatogli il collo, ec.
Esempio: E Bocc. Nov. 60. 10. Intorno al collo, e sotto le ditella, smaltato di succidume.
Esempio: E Bocc. Nov. 67. 11. E gittatogli il braccio in collo, amorosamente il baciò.
Esempio: E Bocc. Nov. 77. 43. Fiaccandoti tu il collo, uscirai della pena, ec.
Esempio: Dant. Infer.8. Lo collo poi colle braccia mi cinse.
Esempio: E Dan. Inf. Cant. 13. Ale hanno late, e colli, e visi umani.
Esempio: Petrar. Canz. 5. 5. Dunque ora è il tempo da ritrarre il collo Dal giogo antico.
Esempio: E Petr. Canz. 28. 6. Le bionde trecce sopra 'l collo sciolte.
Definiz: §. Collo: per Ispalla.
Esempio: Vit. Cr. E qui lo venerabile legno, lungo, e grosso, gli fu posto in collo, cioè in sulla spalla.
Esempio: Boc. Nov. 41. 4. Passando egli da una possessione ad un'altra, con un suo bastone in collo.
Esempio: E Bocc. Nov. 14. 15. Recatosi egli suo sacco in collo, da lei si partì.
Definiz: §. Collo: la Parte più stretta della vescica degli animali, onde si manda fuori l'orina.
Esempio: Volg. Ras. Ed è uno, il quale il collo della vescica costrigne, acciocchè l'orina non esca senza nostra volontade.
Definiz: §. Collo: la Parte più stretta della matríce.
Esempio: Volg. Ras. E ancora il collo della matríce si porge, e vae alla natúra dinanzi [di qui diciamo Rompere il collo: di Quelle donne, che sono sverginate, e divengon femmine di Mondo]
Definiz: §. Collo del piede: diciamo alla Parte di sopra di esso, dalla piegatura al fusolo.
Definiz: §. Collo: per Colle.
Esempio: Dan. Par. 4. Ch'al sommo pinge voi di collo in collo.
Definiz: §. Collo: La più alta parte del fiasco, e della guastáda, e di molti altri istrumenti.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 5. Non riesce così a prima vista discernere il confine tra essa, e 'l collo voto dello strumento.
Definiz: §. Collo: Un carico, o fardello di mercatanzía, proprio di roba, che si navighi, o vettureggi,
Esempio: Ar. Fur. 19. 49. E colli, e casse, e ciò che v'è di grave, Gittan da prora, e da poppa, e da sponde, E fa, ec.
Definiz: §. Avere il collo torto, o fare il collo torto: vale Portarlo chino, e piegato, in atto di umiltà, ma per ipocrisía.
Esempio: Ber. Orl. 1. 20. 1. Avere il collo torto, e gli occhi bassi.
Definiz: §. Portare in collo, Tenere in collo, e simili in collo, col verbo espresso, e sottinteso.
Esempio: Ar. Fur. 15. 94. E carcar sul Gigante il carriaggio, Ch'avria portato in collo anco una torre.
Esempio: Boc. Nov. 80. 10. E in collo levatigli, amenduni nel letto fatto ne gli portarono.
Esempio: E Bocc. Nov. 93. 11. E recatoselo in collo disse: Comare questi son vermini.
Esempio: G. V. 7. 13. 5. I Medici, e Speziali il campo vermiglio, ivi entro Santa Maria col suo Figliuólo in collo.
Esempio: Fir. As. 72. Eccoti venir correndo per mezzo della piazza una donna vestita a bruno con un picciol fanciullo in collo.
Definiz: Tenere in collo: si dice Quando le cose sono intertenute dal corso loro. come.
Esempio: Tac. Dav. Stor. 1. 265. Portò bene danno presente, e spavento di futuro, il subito allagamento del Tevere, che alzato a dismisura, rovinò il ponte Subblicio, e per quella materia tenendo in collo, cavalcò non pure i luoghi bassi, ec.
Definiz: §. Cader di collo: vale Venire in disgrazia. Lat. alicuius offensionem subire.
Esempio: Burch. Di collo ad ogni amico son cascato.
Esempio: Bellinc. E so di collo al Duca or se caduto.
Definiz: §. Armacollo: Portare a armacollo, Tenere a armacollo: si dice di Collana, banda, o di simil cosa, che attraversando il petto, e le reni, scenda da una spalla all'opposto fianco.
Definiz: §. E Far fare il collo agli uccelli, che si cuocono arrosto: che è Tenergli al fuoco senza voltargli, tanto che 'l collo intirizzi.
Definiz: §. Fare altrui il collo nel giuoco: si dice di Chi con poco, o nessun rischio, e talora con frode anzi che no, vince al compagno buona somma di danari.
Esempio: Tanc. 1. 3. E giuocando fatto il collo Mi fu spesso, e messo in mezzo.
Definiz: §. Fare allungare il collo a uno: è Farlo aspettare a mangiare, oltre al convenevole.
Definiz: §. Tirare il collo a' polli, o simili: vale Ammazzargli.
Esempio: Boc. Nov. 49. 11. E però senza più pensare tiratogli il collo, ad una sua fanticella il fe prestamente pelato, acconcio mettere in uno schidone.
Definiz: §. Tirare il collo alle viti: è Potarle più lunghe del dovere, per raccor quell'anno maggior quantità di vino.
Esempio: Dav. Colt. A' contadini del poggio rincresce lavorar le viti bene, e tiran loro il collo.
Definiz: §. Rompere il collo: dicesi di Chi in cascando, o simili, resti subitamente oppresso.
Definiz: §. Per metaf. dicesi di Che che sia, che da buono stato, in poco tempo, precipita a pessima condizione.
Esempio: Tac. Dav. St. 1. 253. Tirandolo l'amicizia di Galba a rompere il collo, divenne audace, pronto, astuto, e a sua posta buono, e cattivo sommamente.
Definiz: §. Rompicollo: si dice di Persona di ma' costumi, e che, praticandola, sia atta a far capitar male altrui. Lat. flagitiosus.
Definiz: §. Rompicollo: Precipizio da rompervi il collo.
Esempio: Matt. Franz. Rim. Burl. Ma basta, basta, oh che via, oh che via, Oh che fanghi, o che strani rompicolli!