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Dizion. 4° Ed. .
COLLO
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pag.699
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COLLO.
Definiz: | Pronunziato col primo O largo. Quella parte del corpo, che sostenta il capo, tra le spalle, e la nuca. Lat.
collum. Gr. αὐχήν.
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Esempio: | Bocc. nov. 15. 7. Essa incontrogli da tre gradi discese colle braccia aperte, e
avvinchiatogli il collo, alquanto stette senza alcuna cosa dire. |
Esempio: | E Bocc. nov. 60. 10. Intorno al collo, e sotto le ditella
smaltato di succidume. |
Esempio: | E Bocc. nov. 67. 11. Gittatogli il braccio in collo,
amorosamente il baciò. |
Esempio: | E Bocc. nov. 77. 43. Fiaccandoti tu il collo, uscirai della
pena, nella quale esser ti pare. |
Esempio: | Dant. Inf. 8. Lo collo poi colle braccia mi cinse. |
Esempio: | E Dan. Inf. 13. Ale hanno late, e colli, e visi umani. |
Esempio: | Petr. canz. 5. 5. Dunque ora è il tempo da ritrarre il collo Dal giogo antico.
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Esempio: | E Petr. 28. 6. Le bionde trecce sopra 'l collo sciolte.
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Definiz: | §. I. Avere il collo torto, o Fare il collo torto, vale Portarlo chino, e
piegato, in atto di umiltà, ma per ipocrisia. |
Esempio: | Bocc. Vis. 14. E sconfortando gli altri come rei, Di povertà mostravan predicare
Col collo torto, e gli occhi volti a' piei. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 20. 1. Nè per gli abiti bigi, azzurri, e persi, ec. Avere il collo
torto, e gli occhi bassi, E 'l viso smorto, in paradiso vassi. |
Definiz: | §. II. Cadere di collo, o Cascar di collo, vale Venire in disgrazia.
Lat. alicuius offensionem subire, gratiâ excidere. Gr. οὐκ ἀγαπάσθαι
ὡς ἒμπροσθεν. |
Esempio: | Burch. 2. 46. Di collo a ogni amico son cascato. |
Esempio: | Bellinc. 295. E so, di collo al duca or se' caduto. |
Definiz: | §. III. Fare altrui il collo nel giuoco, si dice di chi con poco, o nessun rischio, e talora con
frode anzi che no, vince al compagno buona somma di danari. |
Esempio: | Buon. Tanc. 1. 3. E giuocando fatto il collo Mi fu spesso, e messo in mezzo Ben
fui sì, ch'i' n'anda' al rezzo. |
Definiz: | §. IV. Fare il collo, dicesi anche di chi vende troppo cara la sua mercanzia, o fa altrui avanía.
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Esempio: | Buon. Fier. 1. 4. 4. Ed offerire in olocausto un toro Si stima quei, che fa 'l
collo al comune. |
Definiz: | §. V. Fare allungare il collo a uno, o dilungare il collo a uno, vale
Farlo aspettare a mangiare oltre al convenevole. |
Esempio: | Lasc. Streg. 4. 7. Andianne a casa, che noi abbiam fatto dilungare loro il collo.
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Definiz: | §. VI. Far fare il collo, dicesi degli uccelli, che si cuocono arrosto, e vale Tenergli al fuoco
senza voltargli, tanto che 'l collo intirizzi. |
Definiz: | §. VII. Tirare il collo a' polli, o simili, vale Ammazzargli. |
Esempio: | Bocc. nov. 49. 11. E però senza più pensare, tiratogli il collo, ad una sua
fanticella il fe prestamente pelato, ed acconcio, mettere in uno schidone. |
Definiz: | §. VIII. Tirare il collo alle viti, vale Potarle più lunghe del dovere, per raccor quell'anno
maggior quantità di vino. |
Esempio: | Dav. Colt. 154. A' contadini del poggio rincresce il lavorarle bene (le
viti) e tirano loro il collo. |
Definiz: | §. IX. Rompere il collo, dicesi di chi in cascando, o simili, resti subitamente oppresso. |
Esempio: | Malm. 3. 72. Chi batte il capo, e chi si rompe il collo. |
Definiz: | §. X. Per metaf. dicesi di checchè sia, che da buono stato in poco tempo precipita in pessima condizione. |
Esempio: | Tac. Dav. stor. 1. 253. Tirandolo l'amicizia di Galba a rompere il collo, divenne
pronto, audace, astuto, e a sua posta buono, e cattivo sommamente. |
Definiz: | §. XI. Similmente per metaf. dicesi di chi perde la riputazione, e capita male. |
Definiz: | §. XII. In proverb. Chi non si spergiura, fiacca il collo; e vale lo stesso, che Chi dice la verità
è impiccato, detto per esprimere, che Malvolentieri si ascolta la verità. |
Esempio: | Pataff. 2. E chi non si spergiura, fiacca il collo. |
Definiz: | §. XIII. Collo della vescica, vale la Parte più stretta, o l'imboccatura della vescica degli
animali, onde si manda fuori l'orina. |
Esempio: | Volg. Ras. Ed è uno, il quale il collo della vescica costrigne,
acciocchè l'orina non esca senza nostra volontade. |
Definiz: | §. XIV. Collo della matrice, vale la Parte più stretta della matrice. |
Esempio: | Volg. Ras. E ancora il collo della matrice si porge, e vae alla natura dinanzi.
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Definiz: | §. XV. Collo del piede, vale la Parte di sopra di esso dalla piegatura al fusolo. |
Definiz: | §. XVI. Collo, per la Parte più alta del monte, Colle, Giogo. Lat. vertex,
cacumen. Gr. κορωφή,
ἂκρον, αἶπος. |
Esempio: | Dant. Par. 4. Ch'al sommo pinge noi di collo in collo. |
Esempio: | Zibald. Andr. 136. Ebbe molti tempj in Pafo, e in sul collo del monte Parnaso.
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Definiz: | §. XVII. Collo, per Carico, o Fardello di mercatanzía, proprio di roba, che si navighi, o vettureggi. |
Esempio: | Ar. Fur. 19. 49. E colli, e casse, e ciò, che v'è di grave, Gitta da prora, e da
poppa, e da sponde. |
Esempio: | Buon. Fier. 4. 1. 1. O tutte in un sol collo Navicate per aria.
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Definiz: | §. XVIII. Collo per similit. la Parte più alta del fiasco, e della guastada, e di molti altri vasi, o strumenti.
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Esempio: | Sagg. nat. esp. 5. Non riesce così a prima vista discernere il confine tra essa,
e 'l collo voto dello strumento. |
Esempio: | Red. Oss. an. 70. L'altre due parti, le distribuíi in due caraffe, e col cotone
turata la bocca del loro collo, la ricopersi con carta. |
Definiz: | §. XIX. In collo, posto avverbialm. vale Sulla spalla, Addosso. |
Esempio: | Vit. Cr. Quì lo venerabile legno lungo, e grosso gli fu posto in collo.
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Esempio: | Bocc. nov. 14. 15. Recatosi suo sacco in collo, da lei si partì. |
Esempio: | E Bocc. nov. 41. 4. Passando egli da una possessione ad
un'altra con un suo bastone in collo. |
Definiz: | §. XX. Portare in collo, Tenere, ec. in collo, col verbo espresso, o
sottinteso, vale Tenere, o Portare di peso, o addosso. |
Esempio: | Bocc. nov. 63. 11. E recatoselo in collo disse: Comare, questi son vermini.
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Esempio: | E Bocc. nov. 80. 10. In collo levatigli, amenduni nel letto
fatto ne gli portarono. |
Esempio: | G. V. 7. 13. 5. I medici, e speziali il campo vermiglio, ivi entro santa Maria col
suo figliuolo in collo. |
Esempio: | Vit. Crist. D. Tienlo un poco in collo, almen tanto che pianga, la madre.
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Esempio: | Ar. Fur. 15. 94. E carcar sul gigante il carriaggio, Ch'avria portato in collo
anco una torre. |
Esempio: | Fir. As. 70. Eccoti venir correndo per lo mezzo della piazza una donna vestita a
bruno con un picciol fanciullo in collo. |
Definiz: | §. XXI. Tenere in collo, si dice delle cose intertenute dal corso loro, e particolarmente de i fiumi, e simili.
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Esempio: | Tac. Dav. stor. 1. 265. Portò bene danno presente, e spavento di futuro il subito
allagamento del Tevere, che alzato a dismisura rovinò il ponte Sublicio, e per quella materia tenendo in collo, cavalcò
non pure i luoghi bassi, e piani della città, ma i non più allagati. |
Definiz: | §. XXII. E figuratam. Trattenere, Sospendere checchè sia. |
Esempio: | M. V. 9. 15. Il valente cavaliere ec. formò francamente suo processo ec. ad
animo di farne giustizia sanza tenere in collo il processo. |
Esempio: | Fir. nov. 4. 232. Avvengachè per essere la serratura tutta scassinata, il
boncinello tenesse in modo in collo, che il coperchio non si accostasse alle sponde del cassone a un mezzo dito.
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