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1) Dizion. 4° Ed. .
COLLO
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COLLO.
Definiz: Pronunziato col primo O largo. Quella parte del corpo, che sostenta il capo, tra le spalle, e la nuca. Lat. collum. Gr. αὐχήν.
Esempio: Bocc. nov. 15. 7. Essa incontrogli da tre gradi discese colle braccia aperte, e avvinchiatogli il collo, alquanto stette senza alcuna cosa dire.
Esempio: E Bocc. nov. 60. 10. Intorno al collo, e sotto le ditella smaltato di succidume.
Esempio: E Bocc. nov. 67. 11. Gittatogli il braccio in collo, amorosamente il baciò.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 43. Fiaccandoti tu il collo, uscirai della pena, nella quale esser ti pare.
Esempio: Dant. Inf. 8. Lo collo poi colle braccia mi cinse.
Esempio: E Dan. Inf. 13. Ale hanno late, e colli, e visi umani.
Esempio: Petr. canz. 5. 5. Dunque ora è il tempo da ritrarre il collo Dal giogo antico.
Esempio: E Petr. 28. 6. Le bionde trecce sopra 'l collo sciolte.
Definiz: §. I. Avere il collo torto, o Fare il collo torto, vale Portarlo chino, e piegato, in atto di umiltà, ma per ipocrisia.
Esempio: Bocc. Vis. 14. E sconfortando gli altri come rei, Di povertà mostravan predicare Col collo torto, e gli occhi volti a' piei.
Esempio: Bern. Orl. 1. 20. 1. Nè per gli abiti bigi, azzurri, e persi, ec. Avere il collo torto, e gli occhi bassi, E 'l viso smorto, in paradiso vassi.
Definiz: §. II. Cadere di collo, o Cascar di collo, vale Venire in disgrazia. Lat. alicuius offensionem subire, gratiâ excidere. Gr. οὐκ ἀγαπάσθαι ὡς ἒμπροσθεν.
Esempio: Burch. 2. 46. Di collo a ogni amico son cascato.
Esempio: Bellinc. 295. E so, di collo al duca or se' caduto.
Definiz: §. III. Fare altrui il collo nel giuoco, si dice di chi con poco, o nessun rischio, e talora con frode anzi che no, vince al compagno buona somma di danari.
Esempio: Buon. Tanc. 1. 3. E giuocando fatto il collo Mi fu spesso, e messo in mezzo Ben fui sì, ch'i' n'anda' al rezzo.
Definiz: §. IV. Fare il collo, dicesi anche di chi vende troppo cara la sua mercanzia, o fa altrui avanía.
Esempio: Buon. Fier. 1. 4. 4. Ed offerire in olocausto un toro Si stima quei, che fa 'l collo al comune.
Definiz: §. V. Fare allungare il collo a uno, o dilungare il collo a uno, vale Farlo aspettare a mangiare oltre al convenevole.
Esempio: Lasc. Streg. 4. 7. Andianne a casa, che noi abbiam fatto dilungare loro il collo.
Definiz: §. VI. Far fare il collo, dicesi degli uccelli, che si cuocono arrosto, e vale Tenergli al fuoco senza voltargli, tanto che 'l collo intirizzi.
Definiz: §. VII. Tirare il collo a' polli, o simili, vale Ammazzargli.
Esempio: Bocc. nov. 49. 11. E però senza più pensare, tiratogli il collo, ad una sua fanticella il fe prestamente pelato, ed acconcio, mettere in uno schidone.
Definiz: §. VIII. Tirare il collo alle viti, vale Potarle più lunghe del dovere, per raccor quell'anno maggior quantità di vino.
Esempio: Dav. Colt. 154. A' contadini del poggio rincresce il lavorarle bene (le viti) e tirano loro il collo.
Definiz: §. IX. Rompere il collo, dicesi di chi in cascando, o simili, resti subitamente oppresso.
Esempio: Malm. 3. 72. Chi batte il capo, e chi si rompe il collo.
Definiz: §. X. Per metaf. dicesi di checchè sia, che da buono stato in poco tempo precipita in pessima condizione.
Esempio: Tac. Dav. stor. 1. 253. Tirandolo l'amicizia di Galba a rompere il collo, divenne pronto, audace, astuto, e a sua posta buono, e cattivo sommamente.
Definiz: §. XI. Similmente per metaf. dicesi di chi perde la riputazione, e capita male.
Definiz: §. XII. In proverb. Chi non si spergiura, fiacca il collo; e vale lo stesso, che Chi dice la verità è impiccato, detto per esprimere, che Malvolentieri si ascolta la verità.
Esempio: Pataff. 2. E chi non si spergiura, fiacca il collo.
Definiz: §. XIII. Collo della vescica, vale la Parte più stretta, o l'imboccatura della vescica degli animali, onde si manda fuori l'orina.
Esempio: Volg. Ras. Ed è uno, il quale il collo della vescica costrigne, acciocchè l'orina non esca senza nostra volontade.
Definiz: §. XIV. Collo della matrice, vale la Parte più stretta della matrice.
Esempio: Volg. Ras. E ancora il collo della matrice si porge, e vae alla natura dinanzi.
Definiz: §. XV. Collo del piede, vale la Parte di sopra di esso dalla piegatura al fusolo.
Definiz: §. XVI. Collo, per la Parte più alta del monte, Colle, Giogo. Lat. vertex, cacumen. Gr. κορωφή, ἂκρον, αἶπος.
Esempio: Dant. Par. 4. Ch'al sommo pinge noi di collo in collo.
Esempio: Zibald. Andr. 136. Ebbe molti tempj in Pafo, e in sul collo del monte Parnaso.
Definiz: §. XVII. Collo, per Carico, o Fardello di mercatanzía, proprio di roba, che si navighi, o vettureggi.
Esempio: Ar. Fur. 19. 49. E colli, e casse, e ciò, che v'è di grave, Gitta da prora, e da poppa, e da sponde.
Esempio: Buon. Fier. 4. 1. 1. O tutte in un sol collo Navicate per aria.
Definiz: §. XVIII. Collo per similit. la Parte più alta del fiasco, e della guastada, e di molti altri vasi, o strumenti.
Esempio: Sagg. nat. esp. 5. Non riesce così a prima vista discernere il confine tra essa, e 'l collo voto dello strumento.
Esempio: Red. Oss. an. 70. L'altre due parti, le distribuíi in due caraffe, e col cotone turata la bocca del loro collo, la ricopersi con carta.
Definiz: §. XIX. In collo, posto avverbialm. vale Sulla spalla, Addosso.
Esempio: Vit. Cr. Quì lo venerabile legno lungo, e grosso gli fu posto in collo.
Esempio: Bocc. nov. 14. 15. Recatosi suo sacco in collo, da lei si partì.
Esempio: E Bocc. nov. 41. 4. Passando egli da una possessione ad un'altra con un suo bastone in collo.
Definiz: §. XX. Portare in collo, Tenere, ec. in collo, col verbo espresso, o sottinteso, vale Tenere, o Portare di peso, o addosso.
Esempio: Bocc. nov. 63. 11. E recatoselo in collo disse: Comare, questi son vermini.
Esempio: E Bocc. nov. 80. 10. In collo levatigli, amenduni nel letto fatto ne gli portarono.
Esempio: G. V. 7. 13. 5. I medici, e speziali il campo vermiglio, ivi entro santa Maria col suo figliuolo in collo.
Esempio: Vit. Crist. D. Tienlo un poco in collo, almen tanto che pianga, la madre.
Esempio: Ar. Fur. 15. 94. E carcar sul gigante il carriaggio, Ch'avria portato in collo anco una torre.
Esempio: Fir. As. 70. Eccoti venir correndo per lo mezzo della piazza una donna vestita a bruno con un picciol fanciullo in collo.
Definiz: §. XXI. Tenere in collo, si dice delle cose intertenute dal corso loro, e particolarmente de i fiumi, e simili.
Esempio: Tac. Dav. stor. 1. 265. Portò bene danno presente, e spavento di futuro il subito allagamento del Tevere, che alzato a dismisura rovinò il ponte Sublicio, e per quella materia tenendo in collo, cavalcò non pure i luoghi bassi, e piani della città, ma i non più allagati.
Definiz: §. XXII. E figuratam. Trattenere, Sospendere checchè sia.
Esempio: M. V. 9. 15. Il valente cavaliere ec. formò francamente suo processo ec. ad animo di farne giustizia sanza tenere in collo il processo.
Esempio: Fir. nov. 4. 232. Avvengachè per essere la serratura tutta scassinata, il boncinello tenesse in modo in collo, che il coperchio non si accostasse alle sponde del cassone a un mezzo dito.