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Dizion. 5° Ed. .
MANIERO e MANIERE
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pag.819
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MANIERO e MANIERE. Definiz: | Add. Term. di Falconeria. Aggiunto che davasi a quegli astori o falconi addestrati alla caccia, che a un dato segno del cacciatore gli calavano sul pugno dall'alto; e in più largo senso, Mansueto, Domestico, Facile ad addestrarsi. |
Dal lat. manuarius. – Esempio: | Rim. Ant. F. Enz. Re. 1, 173 var.: Ben vedut'ho, giocando Da fora, li selvaggi sparvieri Prendere, e far manieri diventare. | Esempio: | Tratt. Falcon. 31: Lo
minore (astore) si è a guisa di terzuolo, ed è prode e maniere..., ed è leggiere da uccellare. |
Esempio: | E Tratt. Falcon. 33: Lo grande astore è maggiore che gli altri, e più grosso e più maniere e migliore. |
Esempio: | Sacch. Nov. 2, 164: Andando più oltre, gittò a un'altra (pernice), e non pigliandola, che che si fosse la cagione, o villania che lo sparviere ricevesse, o altro, dove solea essere tanto maniero che sempre, non pigliando, d'aria in pugno ritornava, fece tutto contrario, che egli volò in alto e tanto di lunge, che lo perderono di veduta. |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 2, 50: Quando gli parve poi, volse il destriero, Che chiuse i vanni e venne a terra a piombo, Come casca dal ciel falcon maniero Che levar veggia l'anitra o il colombo. |
Definiz: | § I. Per estensione, detto di altri animali; anche nel significato di Atto, Destro. – | Esempio: | Barber. Docum. Am. 247: Cavagli ad ciò usati (ai viaggi), Forti, fatti e fondati, E tagli (tal) che s'è mestieri A correr sian manieri. | Esempio: | Gio. Fior. Pecor. 1, 128: Brevemente e' gli ruppe quella stecca addosso; ove il mulo diventò maniero, e pure passò questo ponte. |
Definiz: | § II. Detto di persona, si usò per Affabile, Alla mano, contrario di Altero; ed anche Piacevole, Manieroso, o simile. – | Esempio: | Barber. Docum. Am. 216: Pensa che molti han defetti e pensieri Non pochi nè leggieri, Li quai non vedi, e sembranti manieri. | Esempio: | Gio. Fior. Pecor. 1, 146: Donna che segue amor, non mostri altiera, Ma il core abbia gentile e sia maniera. | Esempio: | Guicc. Op. ined. 3, 88: L'ultimo amore suo.... fu in Bartolomea de' Nasi...; nella quale, benchè non fussi formosa, ma maniera e gentile, era in modo imparetato, che ec. |
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