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1) Dizion. 4° Ed. .
DIROTTO
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DIROTTO.
Definiz: Add. da Dirompere; e si dice di cosa resistente, che divenuta sia arrendevole. Lat. mollitus. Gr. μεμαλαγμένος.
Definiz: §. I. Per Ispezzato. Lat. solutus. Gr. διαλυθείς .
Esempio: Guid. G. E già li lacci dell'elmo erano dirotti, onde il suo capo era disarmato.
Definiz: §. II. Per Iscosceso, Dirupato.
Esempio: Bemb. stor. 5. 67. Ella era in luogo alto, e sopra un monte da più parti ripido, e dirotto.
Definiz: §. III. Per Istrabocchevole, Che non ha ritegno. Lat. immodicus, vehemens . Gr. ἄμετρος, σφοδρός.
Esempio: Dant. Purg. 23. Ed egli a me: sì tosto m'ha condotto A ber lo dolce assenzio de' martiri La Nella mia col suo pianger dirotto.
Esempio: Filostr. Cominciarono un gran pianto, e dirotto.
Esempio: Amm. ant. 7. 2. 9. Da riprendere è il riso, sed egli è troppo, se è garzonevolmente sparto, se è femminilmente dirotto.
Esempio: Dav. Scism. 21. Vedutala sì alterata, e poi dirotta nel pianto, parve da levarlesi dinanzi.
Definiz: §. IV. Dirotto, diciamo ancora per Disposto, o Abituato in qualche cosa. Lat. assuetus, tritus. Gr. συνήσθης συνήθης.
Esempio: Tac. Dav. ann. 14. 201. Egli sciaurato per natura, e già dirotto nel mal fare, agevolmente confessò oltre alle dimandate cose non mai sognate.
Esempio: Cant. Carn. 74. Volentier, donne, alle braccia far suole, Sendo a scherzar dirotto.