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1) Dizion. 5° Ed. .
ANIMALE.
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ANIMALE.
Definiz: Sost. masc. Essere dotato d'anima sensitiva.
Dal lat. animal. –
Esempio: Dant. Inf. 2: Lo giorno se n'andava, e l'aer bruno Toglieva gli animai che sono in terra Dalle fatiche loro.
Esempio: E Dant. Purg. 25: Ma come d'animal divegna fante Non vedi tu ancor; quest'è tal punto, Che più savio di te già fece errante.
Esempio: Petr. Rim. 1, 22: A qualunque animale alberga in terra, Se non se alquanti c'hanno in odio il sole, Tempo da travagliare è quanto è 'l giorno.
Esempio: Bocc. Comm. Dant. 2, 167: Quello legame, col quale la natura tutti ci lega e costrigne a doverci amare, in quanto tutti siamo animali d'una medesima spezie, e discesi da un medesimo principio.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 491: Che il parer di quelli, che pongono abitatori in Giove.... sia falso e dannando, intendendo però per abitatori gli animali nostrali, e sopra tutto gli uomini, io non solo concorro con Apelle in riputarlo tale, ma ec.
Esempio: Fosc. Poes. 177: Ove più il sole Per me alla terra non fecondi questa Bella d'erbe famiglia e d'animali.
Definiz: § I. Animale, dicesi propriamente a quelli che mancano della facoltà razionale, chiamati anche Animali bruti. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 64: E gli uomini e le donne E 'l mondo e gli animali Acquetino i lor mali.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 154: Al ventre serventi a guisa d'animali bruti.
Esempio: Savonar. Pred. 21: Egli è scritto, che gli animali che ruminano, e non hanno l'unghia fessa, sono immondi.
Esempio: Gell. Lettur. 1, 196: Gli animali vivon secondo l'immaginazione e secondo l'appetito; e l'uomo secondo la ragione e secondo l'esperienza.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 78: Nessun dente giammai, nessun artiglio O di silvestre o d'animal pennuto Insanguinossi.
Esempio: Not. Malm. 510: Sebbene la voce animale è generica, e comprende sotto di sè anche l'uomo, noi ce ne serviamo per speciale, intendendo solamente le bestie.
Definiz: § II. Trovasi detto anche assolutamente dell'Uomo. –
Esempio: Dant. Inf. 5: O animal grazïoso e benigno, Che visitando vai per l'aer perso Noi che tignemmo 'l mondo di sanguigno.
Esempio: Leopard. Poes. 162: Magnanimo animale Non credo io già, ma stolto Quel che, nato a perir, nutrito in pene, Dice, a goder son fatto, E di fetido orgoglio empie le carte.
Definiz: § III. Animale dicesi più comunemente dell'Uomo sciocco o bestiale. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 201: Bruno, conoscendolo in poche di volte, che con lui stato era, questo medico essere uno animale, cominciò ad avere di lui il più bel tempo del mondo.
Esempio: Bern. Orl. 25, 5: Che quel buon uomo [Omero] altr'intender volea Per quel che fuor dimostra alle brigate, Alle brigate goffe, agli animali, Che con la vista non passan gli occhiali.
Esempio: Dav. Tac. 1, 89: Ecco qui la gloria de' Cherusci: per li costui consigli s'è fatto ogni bene, e non di quell'animale d'Arminio, che se ne fa bello.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 131: Avvegnachè, come più volte abbiam detto, siano [i Bonzi] laidissimi animali.
Esempio: Not. Malm. 510: Dicendosi a un uomo: Tu sei un animale, intendiamo: Tu sei una bestia, un irragionevole.
Definiz: § IV. Animale da basto, figuratam. detto di Persona grossolana e ignorante. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 11, 21: Questa isoletta, come vedi, Tutta colmò quell'animal da basto Di spiritelli.
Definiz: § V. Diventare un animale, e più comunemente una bestia, dicesi familiarmente d'uomo, che per ira perda quasi l'uso della ragione, e faccia o dica cose bestiali. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 21: Io son fatto così, sono un po' ardente, E in collera divento un animale.