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Dizion. 3° Ed. .
ANIMALE.
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ANIMALE.
Definiz: | Da Anima: Ciò che ha anima sensitíva. Lat. animal. |
Esempio: | Boc. Introd. n. 9. Tocca da un'altro animále fuori della spezie dell'huomo.
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Esempio: | Dan. Inf. 31. Natúra certo, quando lasciò l'arte Di sì fatti animáli, assai fe
bene. |
Esempio: | But. Ogni animále, che opera per natúra, non gli è faticóso l'operáre, anzi gli è
diletto. |
Definiz: | §. Animale più propriamente diciámo a Quello, che manca della parte razionale, nel qual significáto usarono anche
i Lat. animal. Degli uccelli lo diremmo men propriamente. |
Esempio: | Petr. Son. 19. Sono animáli al mondo di sì altiéra Vista, che 'ncontra 'l Sol pur
si difende. |
Esempio: | Boc. Nov. 2. 9. Al ventre serventi, a guisa d'animáli bruti. |
Esempio: | Dan. Purg. 25. Ma come d'animál divenga fante, Non vedi tu ancór, ec.
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Definiz: | §. Animále si dice all'Huomo per ischerno, e quando è senza ragióne, e discorso. |
Esempio: | Boc. Nov. 79. 5. Bruno conoscendolo in poche di volte, che con lui stato era,
questo Medico essere un'animále. |
Esempio: | Tac. Dav. An. 2. 44. Ecco qui la gloria de' Cherusci: per li costúi consigli, s'è
fatto ogni bene, e non di quello animále d'Arminio, che se ne fa bello. |
Esempio: | Bern. Rim. D'onde diavol cavò questo animále Quella bestiaccia. |
Esempio: | E Ber. Rim. altrove. Vivendo non fu huom, ne animále.
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Definiz: | §. Per accrescer lo scherno, diciámo anche talóra a huomo, Animalaccio, quasi senza niente di
ragióne, e bestialaccio. |
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