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1) Dizion. 4° Ed. .
CREDENZA
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CREDENZA.
Definiz: Il credere, Fede. Lat. fides. Gr. πίστις.
Esempio: Bocc. nov. 2. 4. Al giudeo cominciarono forte a piacere le dimostrazioni di Giannotto, ma pure ostinato in sulla sua credenza, volger non si lasciava.
Esempio: Tes. Br. 3. 4. Ma tuttavia per li filosofi conosciamo noi meglio la vera credenza di Giesù Cristo.
Esempio: Grad. S. Gir. Quando l'uomo è venuto a battesimo, e a credenza, il diavolo, ch'avea nel corpo, se n'esce.
Esempio: Dant. Par. 24. Che l'esser lor v'è in sola credenza, Sovra la qual si fonda l'alta spene, E però di sustanzia prende intenza; E da questa credenza ci conviene Sillogizzar.
Esempio: Libr. Dicer. Conciofossecosachè aspri movimenti di guerra affliggessero lungamente molte provincie della cristiana credenza.
Definiz: §. I. Credenza, per Opinione, Pensiero. Lat. opinio. Gr. δόξα.
Esempio: Bocc. nov. 15. 18. Egli questo credendo, e dilettandogli, da falsa credenza ingannato d'esser con costei, stette.
Esempio: Com. Inf. 11. In questo capitolo tocca l'autore un'altra eretica credenza, della quale fue autore Acazio.
Esempio: Petr. son. 285. Ch'i' credeva (ahi credenze vane, e infirme!) Perder parte, non tutto.
Esempio: Alam. Colt. 137. 5. E Tagete, e Tarcon quei di Tessaglia, Melampode, e Chiron, ch'avean credenza Di fermar le saette in mano a Giove?
Esempio: Red. lett. 1. 238. Ma io credo, che sarà difficile il mutare, e che abbia ad esser giuoco forza il lasciare star quel verso come egli sta, se però questa mia credenza non fa torto alla fecondissima vena del mio amatissimo sig. Filicaia.
Definiz: §. II. Credenza, per Credito, Stima. Lat. bonum nomen. Gr. δόξα.
Esempio: Bocc. nov. 13. 9. Li tre fratelli non solamente la credenza perderono, ma volendo coloro, che aver doveano, esser pagati, furono subitamente presi.
Esempio: G. V. 11. 87. 4. E del mancamento della credenza più altre minori compagnie di Firenze poco tempo appresso ne fallirono.
Definiz: §. III. Per Segretezza, Segreto.
Esempio: Din. Comp. 2. 35. Misila ad indugio, e feci loro giurare credenza; e non per malizia la indugiai.
Esempio: E Din. Comp. 2. 36. I Priori scrissono al Papa segretamente, ma tutto seppe la parte Nera, perocchè quelli, che giurarono credenza, non la tennono.
Esempio: Bocc. nov. 73. 4. A' quali ragionamenti Calandrino posto orecchie ec. sentendo, che non era credenza, si congiunse con loro.
Esempio: E Bocc. num. 13. Perciocchè a lui era stata posta in credenza.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 23. Ove voi mi promettiate ec. di tenerlomi credenza, io vi darò il modo, che a tenere avrete.
Esempio: G. V. 7. 59. 3. E promise di far la detta impresa segretamente ec. comandando la credenza.
Esempio: Nov. ant. 64. 2. Un giorno il consiglio dimandò credenza; lo fanciullo tornóe a casa ec. la madre, che gli avea promesso di tener credenza, il manifestò a un'altra donna.
Esempio: Franc. Barb. 34. 13. E chi parola data, Ovver detta in credenza dice, e spande.
Definiz: §. IV. Dare credenza, o Aver credenza, vale Dar fede, Prestar fede, Credere. Lat. fidem adhibere, praestare fidem. Gr. πιστεύειν.
Esempio: Bocc. nov. 26. 7. Io non so, se Filippello si prese giammai onta dell'amore, il quale io vi portai, o se avuto ha in credenza, che io mai da voi amato fossi.
Esempio: E Bocc. nov. 27. 40. E per darle di ciò più intera credenza, ciò, che fatto avea, pienamente le raccontò.
Esempio: Ar. Fur. 33. 60. E di veder le pare il suo Ruggiero, Il qual le dica, perchè ti consumi Dando credenza a quel, che non è vero.
Definiz: §. V. Credenza, per l'Atto del credere, cioè Fidare altrui sul credito. Lat. credere. Gr. δανείζειν.
Esempio: G. V. 12. 54. 4. I miseri creditori diserti, e poveri per le folli credenze, e le malvage agguaglianze.
Definiz: §. VI. Dare a credenza, Pigliare a credenza, e Far credenza, o simili, vale Vendere, o Comprare ec. senza ricevere, o dare il prezzo subito.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 69. E vada alla taverna a far doglienza Manguando, e bevendo a credenza.
Esempio: Libr. Son. 135. Compra a contanti, e non far mai credenza.
Esempio: Bern. rim. Pigliate spesso a credenza, a 'nteresse.
Definiz: §. VII. Onde il modo proverb. Chi dà a credenza spaccia assai, Perde l'amico, e i danar non ha mai; ed il senso è chiaro.
Definiz: §. VIII. Lavorare a credenza, vale Lavorare senza aver di subito la mercede. Lat. mercede non praesenti.
Esempio: Cavalc. discipl. spir. Lavoravano a credenza con Domenedio, aspettando il pagamento dopo lungo tempo.
Definiz: §. IX. Far checchessia a credenza, vale Farlo senza occasione, o per un nonnulla. Lat. gratis, absque causa. Gr. ἀναιτίως.
Esempio: Alleg. 166. Le cagnacce tiran su quella povera brigatella a credenza.
Esempio: E Alleg. 256. Faccendo meco il sacciuto a credenza, mi persuadon, ch'io svolga ec.
Esempio: Cecch. Mogl. 4. 1. Orsù qualcosa fia, Se io dovessi far quistione Con qualcuno a credenza.
Definiz: §. X. A credenza, posto avverbialm. vale Sulla fede.
Esempio: Varch. stor. 12. 454. Costui, come diceva egli, era stato confinato a credenza.
Definiz: §. XI. Lettera di credenza, o Breve di credenza, vale Credenziale.
Esempio: Varch. stor. 11. 337. Avevano gli ambasciadori lettere di credenza a quattro Cardinali.
Esempio: E Varch. stor. 431. Perchè egli l'informasse a bocca di tutto quello, che sua Santità voleva, ch'egli facesse, con un breve di credenza.
Esempio: E Varch. stor. 14. 537. A questi feciono una lettera di credenza.
Definiz: §.XII. Credenza, per Saggio, Prova. Lat. experimentum. Gr. δοκιμασία.
Esempio: Dant. Purg. 27. E se tu credi forse, ch'io t'inganni, Fatti ver lei, e fatti far credenza, Colle tue mani al lembo de' tuo' panni.
Esempio: But. Credenza, cioè esperienzia, la quale fa credere.
Definiz: §. XIII. Credenza, L'Assaggiare, che fanno gli scalchi, e i coppieri delle vivande, e delle bevande prima di servirne il loro signore. Lat. praegustatio. Gr. πρόνευσις.
Esempio: Filoc. 2. 209. Voltato a Salapadino, il quale già voleva far la credenza, disse: non tagliare.
Esempio: Bellinc. son. 318. Che s'e' volesse in qualche fiume bere, Ch'e' non mi faccia la credenza fare.
Esempio: Morg. 16. 24. E sempre di sua man servì 'l marchese, Massime Antea con molta riverenza, Di coppa, di coltello, e di credenza.
Esempio: E Morg. 19. 127. E d'ogni cosa, che 'n tavola viene, Sempre faceva la credenza, e 'l saggio.
Definiz: §. XIV. Credenza, diciamo parimente l'Armario dove si ripongono le cose da mangiare, e vi si distendono sopra i piattelli per lo servigio della tavola; e nelle case de' grandi la Stanza medesima. Lat. abacus, armarium, delphica. Gr. ἄβαξ.
Esempio: Bern. rim. 4. La credenza facea nel necessario, Intendetemi bene, e le scodelle Teneva in ordinanza in sull'armario.
Esempio: Malm. 8. 43. Piena di cibi intanto una credenza, Vien pari pari aperta spalancata.
Definiz: §. XV. Dicesi oggi Credenza anche quella Tavola, che s'apparecchia per porvi su i piatti, ed altro vesellamento per uso della mensa.
Esempio: Fir. As. 247. Misi sottosopra ciò, che era su per le tavole, e su per la credenza, bicchieri, guastade ec.
Definiz: §. XVI. E per similit. di essa, si dice Credenza pur Quella, che s'apparecchia quando dicono la messa i prelati.
Definiz: §. XVII. Credenza, si dice oggi anche l'Assortimento di vasellamenti, e piattería per servigio della tavola, e della credenza.
Esempio: Car. lett. 2. 201. Il signor Duca suo consorte fece fare quì molti disegni di varie storiette per dipignere una credenza di maioliche in Urbino.
Definiz: §. XVIII. Pigliare una credenza, dicesi del cavallo, allorachè piglia un vizio.