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1) Dizion. 5° Ed. .
CREDENZA.
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CREDENZA.
Definiz: Sost. femm. L'atto del credere, Ferma persuasione intorno a checchessia. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 339: Messere, egli potrà ancora avvenire che noi vi farem vedere di nostra mercatanzia, per la quale noi la vostra credenza raffermeremo.
Esempio: Car. Eneid. 4, 19: Io credo (e non è vana La mia credenza) che dal ciel discenda Veracemente.
Esempio: Guar. Past. fid. 3, 8: Non stare in dubbio, no. La tua credenza Non sospender già più. Tu l'hai veduta Con gli occhi proprj e con gli orecchi udita.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 27: Mi credo io, nè questa mia credenza è vana,... che ec.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 104: Ricorrevano alla credenza e all'aspettativa d'un'altra vita.
Definiz: § I. E per Fede religiosa, ed altresì Dottrina concernente fede o religione. –
Esempio: Dant. Conv. 330: Tratta [Ovidio] la mondiale costituzione secondo la credenza pagana.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 150: Al Giudeo cominciarono forte a piacere le dimostrazioni di Giannotto; ma pure, ostinato in su la sua credenza, volger non si lasciava.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 194: In questo capitolo tocca l'autore un'altra eretica credenza, della quale fu autore Acazio, e poi la rinfrescoro li Ebioniti.... Li quali eretici affermano che Cristo fu ingenerato da Joseph marito di Maria, così come li altri uomini, naturalmente.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 128: Venuto Lutero, che aveva insegnata fra l'altre sì fatta eresia, e contaminate col suo veleno quelle Provincie, cominciar elle a farne importuna richiesta; onde potea dubitarsi, che la mutazion della voglia divenisse da mutazion della credenza.
Esempio: Magal. Lett. At. 30: L'indispensabilità della guerra, il rigiro degli affari, e l'interesse della mercatura, accozzano cervelli di diverse credenze.
Definiz: § II. Quindi Credenza cristiana, di Cristo, o con un aggiunto, come credenza Vera , credenza Santa e simili, o anche presso gli ascetici assolutam. Credenza, vale Fede di Cristo, Cristianesimo. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 65: Ma tuttavia per li filosofi conosciamo noi meglio la vera credenza di Giesù Cristo.
Esempio: Dant. Purg. 22: Già era il mondo tutto quanto pregno Della vera credenza seminata Per li messaggi dell'eterno regno.
Esempio: Vill. G. 39: Si sparse per Toscana e per tutta Italia, e poi per tutto 'l mondo, la verace fede e credenza di Jesù Cristo.
Esempio: Innoc. Proc. Fed. M. 24: Conciò fosse cosa che aspro cominciamento di guerra affliggesse lungamente molte provincie della cristiana credenza.
Esempio: S. Gir. Grad. 29: Quando l'uomo viene a battesimo e a credenza, il diavolo, che gli è in corpo, sì n'esce fuori.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 24: Ma tenne Santa credenza il terzo [Re], e qui (contro i cristiani) non venne.
Definiz: § III. Credenza, in senso teologico, vale Ferma persuasione delle verità rivelate; così detta con relazione alla virtù teologale chiamata Fede. –
Esempio: Dant. Parad. 24: Le profonde cose, Che mi largiscon qui la lor parvenza, Agli occhi di laggiù son sì nascose, Che l'esser loro v'è in sola credenza; Sovra la qual si fonda l'alta spene, E però di sustanzia prende intenza; E da questa credenza ci conviene Sillogizzar senza avere altra vista.
Esempio: E Dant. Parad. appr.: Ma or conviene esprimer quel che credi, Ed onde alla credenza tua s'offerse.
Definiz: § IV. Trovasi per Punto, Articolo, di cosa da credere per fede. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 272: Dacchè mi ebbe domandato delle credenze de' Sagramenti, disse: Or sai tu le credenze del Credo in Dio, e chi l'orazione del Credo in Dio fece?
Esempio: E Giamb. Tratt. mor. 273: E quando ebbi dette tutte le credenze, che nel Credo in Dio si contegnono, ec.
Definiz: § V. Credenza vale anche Fede nelle parole altrui, ed altresì in ciò che viene attestato dal fatto; che più comunemente si usa nelle maniere Dare credenza, Prestare credenza, Negare, credenza, le quali valgono Credere, o Non credere; e Trovar credenza, che vale Esser creduto. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 1: Date credenza al mio giudicio vero.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 18, 1: Che s'ognun trova in voi ben grata udienza, Non vi trova però facil credenza.
Esempio: Alam. L. Gir. 16, 32: Sicchè potrete poi credenza darme, Ch'io divenni per voi stolto e villano.
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 261: Pure non si vede che N. S. l'abbi dato credenza.
Esempio: Nannin. Epist. Ovid. 230: E se credenza dar si deve al vero, Credimi, vita mia, che ec.
Esempio: Tass. Dial. 2, 5: Di poca fede! dunque il vostro credere altro non fa, che negar credenza a le mie parole?
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 11: E se prestiamo credenza a Teofrasto, studioso rintracciatore delle storie ec.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 173: La qual cosa (il circolo di Giotto) appresso di me trova facil credenza, per averne veduto segnare un altro colla mano in aria su la lavagna.... da un amico carissimo.
Definiz: § VI. E per Motivo, Argomento, a credere, Cagion di credere. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 197: E per darle di ciò più intera credenza, ciò che fatto avea pienamente le raccontò.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 215: Se ne son veduti alcuni riscontri (delle imputazioni) che n'hanno dato in parte sospizione, e fattone anco credenza.
Definiz: § VII. E per Opinione, Giudizio, Parere, talvolta congiunti a speranza, fiducia e simili. –
Esempio: Dant. Conv. 317: Siccome peregrino che va per una via per la quale mai non fu, che ogni casa che da lungi vede crede che sia l'albergo; e non trovando ciò essere, dirizza la credenza all'altra; e così di casa in casa, tanto che all'albergo viene.
Esempio: Tav. Rit. 1, 413: Dicendo che tosto era lor credenza quivi ritornare.
Esempio: Petr. Rim. 2, 78: Ch'i' credeva (ahi credenze vane e 'nfirme!) Perder parte, non tutto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 23: Oh fallace degli uomini credenza!
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 21: Poi mi risolvo, che essendo V. S. così circospetta com'è, non abbia fatto a caso questa credenza di lui.
Esempio: Varch. Stor. 2, 112: Ne' quali [uomini] si può lodare più l'animo di volersi che la credenza di potersi tenere.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 304: Di cui (delle voci) una per una, partitamente direm nostra credenza.
Esempio: Dat. Vegl. 3, 179: Di questa credenza fu Mattia Berneggero, illustrando il luogo di Svetonio citato di sopra.
Definiz: § VIII. E per Fiducia soverchia in sè stesso, Baldanza, Presunzione. –
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 72: Nè troppo credere di te alla tua matta credenza, perocchè più che Giuda quella tradisce gli uomini.
Esempio: Ar. Rim. 1, 258: Pur che un guerrier, sia di che gente voglia, Spegnesse a quell'altier tanta credenza.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 4: Ne' suoi nemici.... la folle Credenza di sè stessi ei nudrir volle.
Definiz: § IX. E figuratam., detto di persona, vale Stima, Reputazione che alcuno gode presso molti, Autorità, e simili; sia in modo assoluto, sia rispetto a qualche virtù, arte, prerogativa e simili. –
Esempio: Alam. L. Colt. 5, 1134: E Tagete e Tarcon, quei di Tessaglia, Melampode e Chiron ch'avean credenza Di fermar le saette in mano a Giove? E le pioggie a Giunon? fermar l'orgoglio E de i venti e del mar in mezzo il verno?
Esempio: Tass. Gerus. 4, 83: Se Goffredo di credenza alquanto Pur trova in voi, temprate i vostri affetti.
Esempio: Leopard. G. Cap. piac. 59: Taceva ogni otto giorni un parentado,... Era appresso alle spose in tal credenza, Che mai nessuna avria detto di sì, Se prima ella non dava la sentenza.
Definiz: § X. E in senso particolare, Fiducia che altri gode d'esser buon pagatore; Credito. –
Esempio: Vill. G. 752: E del mancamento della credenza più altre minori compagnie di Firenze poco tempo appresso ne fallirono.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 47: Li tre fratelli, non solamente la credenza perderono, ma volendo coloro, che aver doveano, esser pagati, furono subitamente presi.
Definiz: § XI. E per l'Atto del credere, cioè il Fidare altrui merci o denaro sul credito. –
Esempio: Stat. Art. Calim. I, 1, 26: E similemente chiunque riceverà di fuori di Firenze alcuna credenza.... per la sua compagnia o vero per fatto della sua compagnia o bottega, sia tenuto e debbia infra 'l quarto dì, poi che sarà tornato in Firenze, scriverla o fare scrivere al chiavaio o scrittore nel libro della compagnia, a pena di soldi venti per ognie volta.
Esempio: Vill. G. 863: E' miseri creditori diserti e poveri per le folli credenze, e le malvage agguaglianze ec.
Esempio: Stef. March. Istor. 7, 3: Le compagnie de' mercatanti, ch'.... avieno grandissime quantità di danari di baroni e di cherici,... ed ancora avere di credenze e di mercanzie accomandate e vendute.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 1, 3: Passi quello smargiasso violente, Cui negata credenza dal mercante,... Gli fu trallo sportello stretto 'l braccio.
Definiz: § XII. Credenza si usò per Promessa di tener segreto ciò che ci vien confidato; Segretezza: onde le maniere Sotto credenza, e Tenere credenza, Serbare credenza, Giurare credenza, Porre, e simili, credenza. –
Esempio: Nov. ant. B. 68: Un giorno il Consiglio comandò credenza; lo fanciullo tornòe a casa.... La madre che gli avea promesso di tenere credenza, il manifestò a un'altra donna.
Esempio: Comp. Din. Cron. 36: I Priori scrissono al Papa segretamente; ma tutto seppe la Parte Nera, perocchè quelli che giurarono credenza, non la tennono.
Esempio: Leggend. SS. Z. 2, 218: O dolcissimo giovane, se tu mi vuogli giurare di tenermi credenza, io ti manifesterò una cosa molto segreta.
Esempio: Varch. Ercol. 333: Se voi non favellate altramente, io il vi terrò segreto, ancorachè non mi ponghiate credenza, perchè non intendo cosa che vi diciate.
Esempio: Speron. Op. 1, 134: Più ti vuò dire, ma voglio che tu mi giuri di tenermi credenza. D. Così giuro di dover fare.... Per Stigie giuro di tenerti secreto.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 643: E perchè l'Arcivescovo conoscesse quanto egli fosse parziale di S. M., gli fe' leggere sotto credenza ciò che pur allora scriveva al Pontefice.
Esempio: Bart. D. Vit. Kost. 1, 43: Ben gli promise, come Stanislao nel pregò, di tacerlo; e serbògli credenza, fin che morto.... parvegli da publicarsi.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 3, 155: Attendiamo a indagare cosa veramente significasse ne gli antichi tempi la voce Credenza. Nient'altro denotava essa se non Segreto.... Di qua venne giurar la credenza, promettere la credenza, tener credenza, ed altre simili frasi presso gli scrittori Italiani dopo il secolo XI; o perchè qualche segreto credebatur alicui, cioè si confidava ad alcuno, o perchè si credeva alla fede e onoratezza altrui.
Definiz: § XIII. E si disse per Cosa occulta, Cosa detta in segreto; Segreto. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 159: Chi ti manifesta Alcuna sua credenza, Abbine ritenenza.
Esempio: E Lat. B. Tesorett. 194: Con uomo che mi pare Ver me intero amico,... E mostro mie credenze, E tegno sue sentenze.
Esempio: Tav. Rit. 1, 83: La credenza di mio nome io me la riputo in grande mio tesoro.
Esempio: Fior. Filos. 306: E 'l garzone rispuose: egli è credenza, e non è da dire.
Esempio: Fior. Virt. 172: Chi per alcuna amistà manifesta l'altrui credenza, mai non troverà uomo che si fidi di lui.
Esempio: Avvertim. Maritagg. 19: Lo settimo comandamento ti dico, che tue non ti mostri molto disiderosa di sapere le sue credenze; e se aviene ch'e' 'l ti manifesti, guarda che tue nol dichi giammai con persona vivente.
Definiz: § XIV. Credenza si disse per Assaggio, L'assaggiare che facevano gli scalchi e i coppieri le vivande e le bevande prima di servirne il loro signore, per assicurarlo che non vi fosse veleno; e più specialmente si adoperò nelle maniere Fare la credenza per Assaggiare, e Dare la credenza per Fare assaggiare, esse vivande o bevande. E si usò anche per similit. e scherzevolmente. –
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 2: E data la credenza al famiglio che lo recò (il pagone), subito morì.
Esempio: Bocc. Filoc. 149: Voltato a Salpadino, il quale già voleva far la credenza, disse: non tagliare.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 297: Ne mangiò parecchi (de' fichi) senza alcuna credenza.
Esempio: Bellinc. Rim. 121 t.: Che s'ei volesse in qualche fiume bere, Che non mi faccia la credenza fare.
Esempio: Pulc. L. Morg. 19, 129: E d'ogni cosa che in tavola viene, Sempre faceva la credenza e 'l saggio.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 35: Dentro al cerchio delle nostre mura è il veleno dal quale tosto resteremo estinti, se con buona guardia non faremo la credenza, o non avremo presti gli antidoti per risanarci (qui in locuz. figur.).
Esempio: Cellin. Vit. 273: Io gli dissi che nulla io volevo mangiare di quello che egli mi portava, se prima egli non me ne faceva la credenza: per la qual cosa lui mi disse, che a' Papi si fanno le credenze. Al quale io risposi, che sì come i gentiluomini sono ubbrigati a fare la credenza al Papa; così lui soldato, spezial, villan da Prato, era ubrigato a far la credenza a un Fiorentino par mio.
Esempio: Dav. Tac. 1, 309: Così mangiando Britannico, uno de' suoi gli faceva de' cibi e del bere la credenza.
Definiz: § XV. E figuratam. e poeticam. per Esperienza, Prova, a fine di accertarsi che una cosa è innocua. –
Esempio: Dant. Purg. 27: E se tu credi forse ch'io t'inganni, Fatti ver lei, e fatti far credenza Con le tue mani al lembo de' tuoi panni.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 645: Credenza, cioè esperienzia, la quale fa credere.
Definiz: § XVI. E per Quella tavola che nella sala da pranzo s'apparecchia per porvi su i piatti, vasi e simili, non che i dolci, le frutta, le vivande fredde e simili, per uso della mensa. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 173: Misi sottosopra ciò che era su per le tavole e su per la credenza, bicchieri, guastade ec.
Esempio: Cellin. Vit. 40: Un vaso grande da acqua, chiamato un'acquereccia, che per l'uso dello credenze, in su esse si tengono per ornamento.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 100: Mentre si sta in compagnia di Bacco, che ha a' piedi due tigri, e sta con un braccio appoggiato alla credenza.
Esempio: Tass. Dial. 1, 350: Si vedeva nel mezzo [della sala] la tavola apparecchiata, e la credenza carica di candidissimi piatti di creta, piena d'ogni sorte di frutti.
Esempio: Dat. Lepid. 33: Essendo una mattina a palazzo in Pisa, dov'era un principe forestiero, e sulla credenza o tavola imbandito il freddo, corse tutta la gente alle finestre.
Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 3, 102: Altri [servi] assettavano la credenza.
Definiz: § XVII. E per Quella piccola tavola ove si apparecchiano i vasi sacri, quando si canta la messa, o quando la dicono i prelati. –
Esempio: Buomm. Verg. 28: Si potrebbe far dalla medesima banda una credenza o mensa, coperta di tovaglia bianca da tutte le bande sino in terra.
Esempio: E Buomm. Verg. 29: Dalla banda medesima si farà, essendovi luogo, un'altra credenza.
Esempio: Cerracch. Dubb. Rubr. 1, 189: A questo disordine però agevolmente si rimedia con mettere in luogo rimoto dall'altare una piccola credenza nel lato dell'epistola.
Definiz: § XVIII. Credenza dicesi, figuratam., a Tutti insieme i dolci ed altri simili cibi squisiti che si ammanniscono nelle case de' signori; ed altresì L'arte dell'ammannirli.
Definiz: § XIX. Credenza, vale anche l'Assortimento de' vasi e de' piatti per servigio della tavola e della credenza. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 330: Il sig. Duca suo consorte fece fare qui molti disegni di varie storiette, per dipingere una credenza di maioliche in Urbino.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 476: presentò a quel Re una credenza d'argento ricchissima, fatta di nuovo con bellissimo lavoro, e con grande spesa.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 11, 326: Di questi vasi.... mandò il detto duca Guidobaldo una credenza doppia a Carlo Quinto imperatore, ed una al Cardinal Farnese.
Esempio: Not. Malm. 2, 651: Quei bicchieri, vasi e bacili d'argento ec., che si mettono alle tavole de' Grandi per servizio o per apparato della mensa, sendo così imbanditi tutti insieme, si dicono Credenza.
Definiz: § XX. E per il Luogo stesso dove si custodiscono i detti vasellamenti, ed altresì l'Ufficio del custodirli, e preparare la mensa. –
Esempio: Red. Poes. 258: Risposta del Silvestrini, giovane della Credenza del serenissimo Granduca.
Definiz: § XXI. Credenza chiamasi Quell'arnese di legno da riporvi dentro le cose da mangiare, o le suppellettili più minute per uso della mensa; la cui parte superiore posa, per lo più, sopra un piano sul quale si dispongono, nel tempo del pranzo, i piatti, gli altri utensili per la tavola, od anche alcune delle vivande fredde. Ed altresì la Stanza dove si custodiscono le cose da mangiare, che più comunemente dicesi Dispensa. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 3, 2: E fatti noi veramente lioni, Sfornimmo la credenza e la cucina.
Esempio: Lipp. Malm. 8, 43: Piena di cibi intanto una credenza Vien pari pari aperta spalancata.
Esempio: Not. Malm. 2, 651: Credenza. Così chiamano un armadio, entro al quale si ripongono e conservano gli arnesi ed avanzi della mensa.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 25: Ivi franco e sicuro e quella e questa Madia o credenza a visitar s'appresta.
Definiz: § XXII. Credenza, si disse per Vizio, Mal vezzo di cavalli, e più specialmente quello pel quale tengono il capo volto verso una parte. –
Esempio: Car. Apol. 109: In fatti voi avete una credenza su la man manca, che ci bisogna altro che morso a farvi volger da la man dritta; la mano e 'l calcagno ci vuole a un tempo, secondo l'arte del cozzone; e però toglietevi su questa fiancata. (qui in locuz. figur.).
Esempio: Crusc. Vocab. III: Pigliare una credenza, dicesi del cavallo allora che piglia un vizio.
Definiz: § XXIII. Consiglio di credenza, e anche assolutamente La Credenza, chiamavasi in alcune repubbliche italiane del medioevo, un Consiglio segreto, senza del quale non si poteva deliberare cosa di grave spesa o momento: in Firenze, ove si chiamò anche Consiglio di credenza della Massa de' Guelfi, era eletto di popolari e di guelfi, e si adunava sotto il Capitano del popolo. –
Esempio: Vill. G. 200: Quel che per Consiglio si vincesse, andava a partito al Consiglio delle capitudini dell'Arti maggiori, e a quello della Credenza, ch'erano 80.
Esempio: E Vill. G. 601: Ciascuna delle dodici Arti maggiori fecero i loro consoli, e rimutossi il Consiglio del Cento e Credenza, e 'l Novanta e Generale, ec.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 76: Elessero dodici per capi, i quali sedessero in magistrato due mesi;... appresso di questo, un Consiglio di ottanta cittadini, il quale chiamavano la Credenza.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 3, 156: Ogni ben regolata città solita fu di costituire un Consiglio minore, formato di pochi, ma scelti e migliori membri dell'università, a cui si rimettevano le segrete risoluzioni del Governo, eseguendosi poi quello che dal voto de i più restava determinato. Questo secondo Consiglio si appellava il Consiglio di Credenza, cioè del segreto.
Definiz: § XXIV. Pure in alcune Repubbliche italiane del medio evo, si chiamò Consiglio di credenza Un ufficio di grande autorità, come a mo' d'esempio in Genova, quello che doveva condurre e governare la guerra. Ed a Milano, si chiamò Credenza una Giunta di uomini addottrinati, che formava in certo modo il Consiglio dei Consoli; come più tardi Credenza nuova di S. Ambrogio si disse la Compagnia di mille popolani istituita a difesa del popolo. –
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 229: Congregato il gran Consiglio della città, fu creato un nuovo magistrato di quattordici cittadini nomato la Credenza, e gli fu data ampissima balìa nelle cose della guerra.
Esempio: E Serdon. Stor. Genov. volg. 230: Fatta questa descrizione, il magistrato della Credenza fece lega e compagnia d'arme co' Lucchesi per far guerra a' Pisani.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 3, 155: Il Corio.... pensa che questo nome denotasse la fazione de' Plebei, cioè la massa de' più bassi artefici, che congregata formasse il Consiglio di credenza.... Appena si può negare, che una volta l'unione de gli artefici Milanesi assumesse il nome di Credenza, perchè Galvano dalla Fiamma, ec.
Definiz: § XXV. Lettera di credenza, o, come anche trovasi, della Credenza o Breve di credenza, o, come anche trovasi, della Credenza, è lo stesso che Lettera o Breve credenziale. –
Esempio: Pitt. B. Cron. 42: Il detto dì 22 mi diede la commessione e la lettera della credenza.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 95: Io ho una lettera in voi di credenza. Mandate chi la legga.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 305: Desiderava parlarci in casa l'oratore di Ragona, per parte dell'Imperadore; dove convenuti, presentò una lettera di credenza dell'Imperadore.
Esempio: Bald. Vit. Guidob. 1, 81: Giunse in Urbino... Giuliano cardinale di san Pietro in Vincola,... mandatovi dal Papa con un breve di credenza.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 1, 37: Il duca di Monteleone, per rappresentar con fondamento al suo Re il desiderio che mostra Vandome d'andar a servire l'arciduca Ferdinando, voleva aver qualche lettera sua di credenza in un suo, che qui ha introdotta questa pratica.
Esempio: Pap. L. Coment. 5, 118: In Aquisgrana diede udienza [Napoleone] agli ambasciatori dell'Austria, del Portogallo, di Napoli, ai ministri dell'Elettore di Salisburgo e dell'Ordine di Malta, i quali tutti gli presentarono nuove lettere di credenza.
Definiz: § XXVI. Quindi Lettera scritta in credenza di alcuno, si usò per Lettera scritta a fine di accreditarlo presso la persona cui era mandato. –
Esempio: Car. Lett. Farn. 2, 134: S'è ricevuta la lettera delle Signorie vostre illustrissime in credenza del conte Achille, il quale avemo udito attentamente e con molto nostro piacere.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, Introd.: Le lettere che dianzi in mia credenza Scrivesti, ora mi porgi.
Definiz: § XXVII. Polizza di credenza o Bulletta di credenza, si chiamò Quella che si dava a chi trasportasse grano, o altre biade, e in cui era scritto il luogo donde venivano e quello dove si portavano, la qualità di esse, il nome di chi le spediva e del conduttore, e più altri particolari. –
Esempio: Legg. Band. C. 20, 49: I grani e biade raccolte.... da Dicomano.... in là verso i confini, si possino da quelli che gli avessero raccolti condurre e far condurre verso Firenze liberamente, purchè i condottieri abbino appresso di sè le polizze di credenza di chi le manda, con espressione del luogo d'onde partano, delle qualità del grano e biade, e numero delle bestie sopra le quali saranno condotte, col nome del conduttore, e del luogo dove saranno destinate; la qual polizza deva esser sottoscritta da l'Iusdicente del luogo donde partiranno, o dal primo che averanno trovato per dritto cammino: ed arrivata la roba al luogo destinato, deva detta polizza esser rimessa alla Cancelleria dell'Abbondanza, se il grano e le biade saranno venute a Firenze, o a l'Iusdicente del luogo dove saranno condotte; il quale deva senz'alcuno emolumento accettarla, e rimetterla mese per mese all'Abbondanza.
Definiz: § XXVIII. A credenza, e come anche trovasi In credenza, usato avverbialmente, coi verbi Comprare a credenza, e come anche trovasi in credenza, Vendere a credenza, e come anche trovasi in credenza, Prendere a credenza, e come anche trovasi in credenza, Dare a credenza, e come anche trovasi in credenza, Lavorare a credenza, e come anche trovasi in credenza, e simili, vale Comprare, Vendere ec., senza ricevere o dare subito il prezzo, la mercede, o simili. –
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. 162: Lavoravano a credenza [gli antichi Padri] con Domeneddio, aspettando il pagamento dopo lungo tempo (qui in locuz. figur.).
Esempio: Sacch. Rim. M. 508: E vada alla taverna a far doglienza, Mangiando e beendo a credenza.
Esempio: Strin. Cron. 118: Finalmente mi rimase a dare tra di pigione di casa e della corte, e ch'io gli vende' vino a credenza, che mi fece una carta di capitale di libbre XXXIV per mano di ser Matteo Biliotti.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 89: Fate, parente mio, pur degli scrocchi, Pigliate spesso a credenza a 'nteresse, E lasciate ch'agli altri il pensier tocchi.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 57: Questa sera scrive a Girolamo linaiuolo, che vi faccia dar panni da vestirvi in credenza.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 196: Un certo della setta ed ordine di Pittagora aveva tolto a credenza da un calzolaio un paio di borzacchini.
Esempio: Tass. Lett. 3, 24: Aspetto il libro che io le dimandai, perchè in queste librerie non posso comprare, o dimandare in credenza altro che quello che mi è mostrato.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 387: Nè più mitemente sono trattati i poveri da' mercanti, i quali vendendo ad essi la roba in credenza, fanno poi loro questo bel privilegio, che.... la paghino più cara.
Esempio: Fag. Comm. 5, 187: A dare a credenza si perde la roba e l'amico.
Definiz: § XXIX. Ed anche col verbo Giocare a credenza, per Sulla parola, Senza sborsare subito quel che si perde. –
Esempio: Domin. Gov. Fam. 174: Non pigliare ad impresto i noccioli, perchè non si avvezzi poi a pigliare danari ad impresto; non giucare alla cappannelle a credenza, e non farà il simile de' gran fatti quando sarà fuori della tutería.
Definiz: § XXX. A credenza, posto avverbialm., vale Senza giusto motivo, Senza ragione, ed anche Fuor di proposito, Inopportunamente, ed altresì Inutilmente, Senza vantaggio. –
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 3, 97: Come quei piatti furono scoperti, Eccoti fuora un stecco bello e nuovo; Onde s'io risi, il caso ve n'accerti. Ma or d'aver ben fatto non v'approvo, E vi confesso aver riso a credenza, Siccome uom poco esperto.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 261: Un brigante di quei fini ha tolto a litigar meco a credenza, e viene alla volta mia molto arditamente.
Esempio: E Car. Lett. Farn. 3, 63: Non fa poco un signor vostro pari, che si risenta di quel che gli preme, senza andar cercando le brighe a credenza.
Esempio: Varch. Stor. 2, 409: Costui, come diceva egli, era stato confinato a credenza, perchè era amicissimo dello stato de' Medici.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 202: E' fu Peccato che costui non fusse frate; O vero che nascesse al tempo che I buon facean qualcosa in questo mondo; Oggi c'è egli a credenza.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 37: Così a credenza insacca nel frugnuolo.
Esempio: Segner. Pred. 341: Può mentire Iddio per ventura? può amplificare? può far bravate a credenza?
Definiz: § XXXI. E A credenza, usato a modo di aggiunto, vale Vano, Senza sostanza, Senza fondamento, e simili. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 16: Volendo spacciar pur quella sua grandezza a credenza, s'andava avvolticchiando con le parole.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 246: Quegli sputatondo, al mio parer, danno più spesso e' più gran segni di scemo; li quali, per parer savj a credenza, danno di becco, scimuniti, in tutte l'opere di poeta celebre.
Esempio: E Allegr. Rim. Lett. 256: Facendo meco il sacciuto a credenza, mi persuadon ch'io svolga.
Esempio: Baldin. Vegl. 3: Dopo aver fatto sopra di esso (tempo) varj prognostici a credenza, ec.
Esempio: Fag. Rim. 1, 128: E non v'aggirerò su i tribunali Con bubbole e con chiacchiere a credenza.
Definiz: § XXXII. A mia, sua, nostra, vostra, loro, credenza, e anche Per mia, sua, nostra, loro, credenza; sono maniere avverbiali che valgono, Secondo il parer mio, Giusta il mio credere, e simili. –
Esempio: Tass. Gerus. 5, 54: E male addursi, a mia credenza, or puote Di questo fatto suo giusta cagione.
Esempio: E Tass. Gerus. 18, 47: E l'alzaron così da quella parte (la muraglia) Ov'è men atta a sostener battaglia, Ch'a lor credenza omai sforzo di Marte Esser non può ch'ad espugnarla vaglia.
Definiz: § XXXIII. Di credenza, posto avverbialm., si usò per In segreto, Segretamente. –
Esempio: Leggend. SS. App. PP. 48: Dimmi lo tuo pensiero, e quello che tu dèi fare intra me e te di credenza.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 66: Pensomi che la madre volesse parlare con lui un poco di credenza.
Definiz: § XXXIV. Fuori d'ogni credenza, è maniera enfatica, che vale Oltre a quello che l'uomo può immaginarsi. –
Esempio: Pindem. Poes. 172: Al fin siam giunti, E giunti, fuor d'ogni credenza, in tempo.
Definiz: § XXXV. In credenza, In stretta credenza, e simili, si usò per In segretezza, Con promessa od obbligo di tener la cosa segreta; coi verbi Avere in credenza, in stretta credenza, Dire in credenza, in stretta credenza, Porre in credenza, in stretta credenza, Tenere in credenza, in stretta credenza e simili. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 34: E chi parola data, O ver detta in credenza, dice e spande ec.
Esempio: Rim. Ant. P. Alb. F. 3, 385: A lei mi raccomanderai: E poi nel cor le metti una parola, E pongliela in credenza.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 61: Perciò che a lui [questa cosa] era stata posta in credenza.
Esempio: Fior. Virt. 172: Tieni soppellito nel tuo cuore quello che t'è detto in credenza.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 12, 15: Questa parte, del fare diporre la signoria a quel di Cortona, usate sì cautamente, e con porla in credenza, sì che non ritornasse agli orecchi di quello di Cortona.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 9: La ragione di che si era, come separatamente e in credenza scrisse il cardinal Borromeo al legato Simonetta, non perchè ec.
Esempio: E Pallav. Stor. Conc. 3, 270: Oltre ad una tal significazione fatta dal Pontefice a' Legati in comune, un'altra ne fece al Mantovano in ristretta credenza, e da non comunicarsi ad altri che al Simonetta.
Esempio: E Pallav. Stor. Conc. 312: I Legati le mandarono (le lettere) a Roma la sera stessa; e coll'interponimento d'un giorno inviaron al Papa il Gualtieri, il quale gli esprimesse quel che teneva in credenza dal Cardinale.
Definiz: § XXXVI. Avere credenza, vale Credere. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 137: S'avvede ben ch'egli ha falsa credenza Che sia Issabella in mar rotta e sommersa.
Definiz: § XXXVII. Eccedere ogni credenza, Superare ogni credenza, Vincere, e simili, ogni credenza, vale Esser quasi incredibile. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 80: Lo seguita sì ratto, ch'ogni stima, Di chi nol vide, ogni credenza eccede.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 91: Erminia intanto la pomposa vesta Si spoglia,... E in ischietto vestir leggiadra resta E snella sì, ch'ogni credenza eccede.
Definiz: § XXXVIII. Essere una cosa credenza o Tenere una cosa credenza, è maniera che si usò a significare Essere una cosa segreta, o Tenerla segreta. –
Esempio: Nov. ant. B. 51: E Marco disse: Tiello credenza a me, ed io a te.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 224: Ove voi mi promettiate.... di tenerlomi credenza, io vi darò il modo che a tenere avrete.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 12, 5: Queste cose conferite con Niccolò Giugni, ponendogliele in saramento: e i Priori d'Arezzo pregherete la tengano credenza.
Esempio: E Rep. Fir. Lett. Istr. 12, 34: Questa parte, e la prima di rimanere Montepulciano libero, vuole essere molto credenza.
Esempio: Sassett. Lett. 98: Ora, veduto.... che le sue gherminelle non potevano più essere credenza, rispose ec.
Definiz: § XXXIX. Far credenza, riferito a denaro, è maniera che vale Aspettarne il pagamento sulla promessa del debitore. –
Esempio: Brev. Calz. Prat. 15: E queste livere quattro sia tenuto e debbia pagare interamente quando giura all'arte predetta, e non si possa nè debbia per li rettori dare alcuno termine, o vero fare credenza in veruno modo delle dette livere quattro.
Definiz: § XL. Far credenza, è maniera che vale Vendere, senza ricever subito il prezzo; ed altresì Comprare, senza sborsar nell'atto stesso: nel quale ultimo senso oggi più comunemente dicesi Fare a credenza. –
Esempio: Franc. Son. 135: Compra a contanti e non far mai credenza.
Definiz: § XLI. Lasciare, e simili, per credenza checchessia ad alcuno, trovasi per Farglielo credere, Darglielo ad intendere. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 338: Io non so chi voi vi siete, nè di saperlo più che vi piaccia, addomando: ma chi che voi vi siate, che voi siate mercatanti non lascerete voi per credenza a me questa volta; ed a Dio vi comando.
Definiz: § XLII. Portar credenza, vale Essere persuasi, Avere piena persuasione. –
Esempio: Varch. Lez. Verb. 1, 48: Porto ferma credenza che ella (la lingua toscana) non ceda punto nè alla greca di dolcezza, nè alla latina di gravità.
Esempio: Red. Esp. Insett. 84: Ond'io volentierissimo porto credenza, che non solo da' cadaveri umani non nascono mai serpenti nè anguille,... ma che nè anche s'ingenerino in essi spontaneamente vermi di spezie alcuna.
Definiz: § XLIII. Scappare in credenza, è maniera che vale Pigliare i barberi le mosse, prima che sia dato il segno.
Definiz: § XLIV. E figuratam. Scappare in credenza, si dice per Passare, parlando, i termini della decenza, della convenienza, e simili.
Definiz: § XLV. Venire in credenza, è maniera che vale Cominciare a credere tanto o quanto. –
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 27: Continuando la speculazione sopra questa meraviglia (una nuova stella della costellazione del Serpentario), sono finalmente venuto in credenza di poterne sapere qualche cosa di più di quello in che la semplice coniettura finisce.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 114: E venne in credenza, che ove eziandio i teologi, ec.
Definiz: § XLVI. Chi dà a credenza, spaccia assai, Muor fallito, e vive in guai, Perde l'amico, e' denar non ha mai: proverbio, col quale si sconsiglia dal dare a credenza. –
Esempio: Cecch. Lez. M. Bartolin. 34: Chi dà a credenza spaccia assai, Muor fallito e vive in guai, Perde l'amico, e' danar non ha mai.