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1) Dizion. 3° Ed. .
AVVEGNACHÈ
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AVVEGNACHÈ.
Definiz: Che anche, AVVENGACHÈ talora si scrisse. Avverbio di contrapposizione: col soggiuntivo s'usa le più volte: lo stesso, che Benchè, Quantunque, e gli altri di questa fatta. Lat. siquidem, quamquam, etsi.
Esempio: Boc. Nov. 16. 25. Come tu sai, la spina, la quale tu con amorósa, avvegnachè sconvenevole a te, e a lei, amistà prendesti.
Esempio: E Bocc. Nov. 83. 9. Darele tante busse, ch'io la romperei tutta, avvegnachè egli mi stea molto bene.
Esempio: Dan. Par. 16. Da esso ebbe milizia, e privilegio, Avvegnachè col popol si rauni Oggi colui, che ha la fascia col fregio.
Definiz: §. E coll'indicativo pur si legge talora.
Esempio: Boc. Nov. 71. 1. Avvegnachè, chi volesse più propriamente parlare, quel ch'io dir debbo, non si direbbe beffa, anzi si direbbe merito.
Esempio: E Bocc. Nov. 77. 56. I lavoratóri erano tutti partiti da' campi per lo caldo, avvengachè quel dì niuno ivi appresso era andato a lavorare.
Esempio: Passav. 324. Avvengachè lo 'ngegno umano, secondo 'l vigore del lume del naturale intelletto, s'è esercitato di truovar molte cose sottili, dando loro certo ordine, e regola.
Esempio: Dant. Canz. Questo gridò 'l desire Che mi combatte così come suole, Avvengachè men duole.
Esempio: Cr. 12. 1. 1. In questo mese, ec. si può conoscere la bontà, o la malizia dell'aere, e de' venti, e della terra, avvegnachè, ne' temperati, meglio si discerne in certi altri mesi.
Esempio: Petr. Son. 37. Avvegnach'io non fora, D'abitar degno, ove voi sola siete.
Definiz: §. E per Conciossiacosachè.
Esempio: M. V. 7. 9. Ed erano condotti in parte, che 'l Conte di Lancastro non gli potea venire a soccorrere, avvegnachè troppo era di lungi a quel paese.
Esempio: Pass. 365. E che differenza ha tra quelle, e l'altre, avvengachè i dottori ne parlino, non lo scrivo qui (parla delle visioni)
Definiz: §. Talora si truovano questi avverbj, senza la Che, ma dee intendervisi in virtù.
Esempio: Petr. Canz. 13. 2. Amore [avvegna mi sia tardi accorto] Vuol che, ec.
Esempio: Dan. Ball. Tant'è la sua virtù, che spande, e porge Avvenga non la scorge Se non chi lei onora desiando.