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Dizion. 3° Ed. .
AVVEGNACHÈ
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pag.179
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AVVEGNACHÈ.
Definiz: | Che anche, AVVENGACHÈ talora si scrisse. Avverbio di contrapposizione: col soggiuntivo s'usa le più
volte: lo stesso, che Benchè, Quantunque, e gli altri di questa fatta. Lat. siquidem, quamquam,
etsi. |
Esempio: | Boc. Nov. 16. 25. Come tu sai, la spina, la quale tu con amorósa, avvegnachè
sconvenevole a te, e a lei, amistà prendesti. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 83. 9. Darele tante busse, ch'io la romperei
tutta, avvegnachè egli mi stea molto bene. |
Esempio: | Dan. Par. 16. Da esso ebbe milizia, e privilegio, Avvegnachè col popol si rauni
Oggi colui, che ha la fascia col fregio. |
Definiz: | §. E coll'indicativo pur si legge talora. |
Esempio: | Boc. Nov. 71. 1. Avvegnachè, chi volesse più propriamente parlare, quel ch'io dir
debbo, non si direbbe beffa, anzi si direbbe merito. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 77. 56. I lavoratóri erano tutti partiti da'
campi per lo caldo, avvengachè quel dì niuno ivi appresso era andato a lavorare. |
Esempio: | Passav. 324. Avvengachè lo 'ngegno umano, secondo 'l vigore del lume del naturale
intelletto, s'è esercitato di truovar molte cose sottili, dando loro certo ordine, e regola. |
Esempio: | Dant. Canz. Questo gridò 'l desire Che mi combatte così come suole, Avvengachè men
duole. |
Esempio: | Cr. 12. 1. 1. In questo mese, ec. si può conoscere la bontà, o la malizia
dell'aere, e de' venti, e della terra, avvegnachè, ne' temperati, meglio si discerne in certi altri mesi. |
Esempio: | Petr. Son. 37. Avvegnach'io non fora, D'abitar degno, ove voi sola
siete. |
Definiz: | §. E per Conciossiacosachè. |
Esempio: | M. V. 7. 9. Ed erano condotti in parte, che 'l Conte di Lancastro non gli potea
venire a soccorrere, avvegnachè troppo era di lungi a quel paese. |
Esempio: | Pass. 365. E che differenza ha tra quelle, e l'altre, avvengachè i dottori ne
parlino, non lo scrivo qui (parla delle visioni) |
Definiz: | §. Talora si truovano questi avverbj, senza la Che, ma dee intendervisi in virtù. |
Esempio: | Petr. Canz. 13. 2. Amore [avvegna mi sia tardi accorto] Vuol che, ec.
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Esempio: | Dan. Ball. Tant'è la sua virtù, che spande, e porge Avvenga non la scorge Se non
chi lei onora desiando. |
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