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ERTA.
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ERTA.
Definiz: Sost. femm. Terreno molto acclive, Ripida salita, Forte pendío. Da erto. ‒
Esempio: Dant. Inf. 1: Ed ecco, quasi al cominciar dell'erta, Una lonza.
Esempio: E Dant. Inf. 8: E già.... discende l'erta.... Tal, che ec.
Esempio: Bocc. Comm. Dant. M. 2, 158: Erta è a chi volesse tornare in suso; ma discendendo, come far si conviene a chi dalla prima porta vuol venire a quella di Dite, si dee dir china: ma, come spesse volte fa, l'autore usa un vocabolo per l'altro.
Esempio: Frescobald. Viagg. 85: Dura quest'erta dalle sette allo otto miglia della più repente costa del mondo.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 237: Giugnendo in uno burrato, e 'l porco non possendo fare l'erta, non sapeano che si fare.
Esempio: Frezz. Quadrir. 3, 4: Forse tre miglia avea salito l'erta, Quando ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 5: Non potè arrestarla fiume, e manco Fossa, bosco, palude, erta o pendice.
Esempio: Varch. Tratt. Proporz. 6: Non altrimenti che la via che da Firenze a San Miniato si chiama costa, o vero erta, e la medesima via da San Miniato a Firenze si chiama china, o vero scesa.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 23, 135: Come chi vien giù d'un'erta tutta egualmente chinata, e rivolgendosi in dietro, vede quel che ha passato e quel che ha innanzi, e gli rimane a fornirlo.
Esempio: E Bart. D. Op. mor. 29, 2, 29: A guisa d'uomo che a tutta corsa vien giù per un'erta di monte precipitoso, fin che a mezzo scontra a che tenersi, ec.
Esempio: E Bart. D. Op. mor. 30, 130: Non v'è torrente che giù da qualunque grand'erta di montagna precipiti, ec.
Esempio: Not. Malm. 2, 775: Erta si dice la Salita d'un poggio.
Esempio: Varan. Vis. poet. 12: Io l'erta ascesi d'una roccia orrenda.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 10: La costa sale con un pendio lento e continuo; poi si rompe in poggio e in valloncelli, in erte e in ispianate.
Esempio: E Manz. Poes. 887: Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana, ec.
Definiz: § I. Per similit., Quella parte della volta celeste, che un astro percorre salendo dall'orizzonte al meridiano. ‒
Esempio: Car. Eneid. 10, 333: E già dal cielo Caduto il giorno, era de l'erta in cima La vaga luna.
Esempio: Manz. Poes. 109: Ma come il sol che reduce L'erta infocata ascende.
Definiz: § II. E per Luogo eminente, Altura; ed altresì Balza, Rupe: ma è proprio più che altro del linguaggio poetico. ‒
Esempio: Poliz. Rim. C. 14: Quanto giova a mirar pender da un'erta Le capre, e pascer questo e quel virgulto.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 26: S'offerse agli occhi suoi l'alta guerriera. Bianche.... Avea le sopravveste,... e sovra un'erta, Tutta, quanto ella è grande, era scoperta.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 10, 171: Ivi un terreno era sopra un'erta, che ai padri Paolotti si apparteneva. Di là su avvallando lo sguardo, si vedeva sotto ec.
Definiz: § III. A erta, usato a modo di aggiunto e detto di luogo a erta, vale A salita, Erto. ‒
Esempio: Cresc. Agric. volg. 219: Amano i detti arbori luogo freddo e umido,... e ne' piani e nell'erte allignano: ma desiderano i più, luoghi a china ed erta.
Definiz: § IV. All'erta, posto avverbialmente e in costrutto con verbi di moto, vale Verso la sommità, All'in su. ‒
Esempio: Senec. Pist. 413: Tu vedi bene come la statura del corpo di que' che vanno all'erta, è diversa da que' che vanno alla china: que' che vanno alla china, vanno piegati addietro; e que' che vanno all'erta, vanno piegati innanzi.
Esempio: Vill. M. 326: Non ostante che grande fosse il loro disavantaggio ad avere a combattere i nemici all'erta.
Esempio: Pucc. A. Centil. 14, 91: O per viltà, ovver per tradimento, Lasciar Manfredi, ed e' fuggiro all'erta.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 60: Tu vedrai prima all'erta andare i fiumi, Ch'ad altri mai ch'a te volga il pensiero.
Esempio: E Ar. Cinq. Cant. 1, 42: Men sicuro di lui (d'un cavallo) parea e più tardo, Volga alla china o drizzi all'erta il corso, Quell'animal che dalle balze cozza Coi duri sassi.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 27 t.: Perch'ei bisognava con gran disavantaggio andare all'erta a trovare i nimici.
Esempio: Dav. Tac. 1, 284: I barbari la diedono all'erta; e i nostri lor dietro, così gli armati alla leggiera, come alla grave.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 27, 1, 107: Il vivere che qui facciamo sembra aver que' due moti contrarj, che bisognano a chi valica una montagna: parte salire all'erta, parte discendere per la china.
Definiz: § V. Confortare i cani all'erta, Aizzare i cani all'erta, Incitare, i cani all'erta, ed anche Confortare le brigate all'erta, vale proverbialmente Confortare, Esortare, altrui a far quello che non vogliamo far noi; Spingere altri a far cosa pericolosa o malagevole, stando in sicuro. ‒
Esempio: Bern. Orl. 38, 36: E confortava all'erta le brigate, Ricordando i digiuni e 'l calendaro; Ma egli era panciuto tanto e grasso, Ch'a fatica potea muover il passo.
Esempio: E Bern. Orl. 59, 42: Per questo l'uno e l'altro era rimaso Addietro, alla campagna, e ben aperta, Per non ficcarsi nella stretta a caso, E vanno confortando i cani all'erta.
Esempio: Cecch. Dot. 3, 2: E' basta loro por suo orpello, e far festoni; egli è buona cosa stare nel piano, e confortare i cani all'erta.
Esempio: E Cecch. Esalt. 3, 10: A chi non tocca, Ha un buon confortare i cani all'erta.
Esempio: E Cecch. Acq. Vin. 1, 4: Eh, Zatto, tu conforti e' cani all'erta, Chè a nessun confortator mai dolse La testa. Vuoi, che se veggo andar male La roba, ch'io 'l consenta?
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 2, 10: Io vi veggo un ch'aiza i cani all'erta, E poi fugge e s'appiatta.
Definiz: § VI. Non tenere un cocomero all'erta, Non sapere tenere un cocomero all'erta o Non poter tenere, un cocomero all'erta. ‒
V. Cocomero, § VIII.
Definiz: § VII. Tante son l'erte quante le chine; proverbio che significa Ogni cosa avere il suo riscontro, il suo corrispondente, od anche il suo contrario. ‒
Esempio: Cecch. Acq. Vin. 3, 13: Ogni cosa ha in questo mondo il suo Emulo, e come dice quel proverbio, Tante son l'erte alfin quante le chine.