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1) Dizion. 5° Ed. .
GIUDICATO.
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GIUDICATO.
Definiz: Partic. pass. di Giudicare.
Lat. judicatus.
Definiz: § I. In forma d'Add. Detto di cosa, e riferito a Tribunate, Giudice, e simili, vale Deciso con sentenza, volo, e simili; onde Passare in cosa giudicata, detto di sentenza, e simili, vale lo stesso che Passare in giudicato. –
Esempio: Legg. Band. C. 2, 114: Le sentenze de' primi giudici, S'intendino, passato il prenarrato tempo, rimaner ferme, ed esser passate in cosa giudicata, non essendo state, e per quanto le non sieno state, revocate, ritrattate, corrette, o altrimenti alterate dal magistrato predetto.
Esempio: E Legg. Band. C. 8, 212: I quali conservadori e maestri di dogana, S'intendino essere, e sieno giudici competenti di tali cause di appellazione, dovendole difinire e terminare al più lungo intra un mese dal dì della interposta appellazione; altrimenti tal sentenzia e condennazione, dalla quale e' si sarà appellato, s'intende esser passata in cosa giudicata, ed al tutto rimaner ferma.
Definiz: § II. Detto di pena, vale Assegnato, Stabilito, per via di giudizio, sentenza; anche per similit. –
Esempio: Dant. Inf. 28: Ma tu chi se' che in su lo scoglio muse, Forse per indugiar d'ire alla pena, Ch'è giudicata in su le tue accuse?
Definiz: § III. E nel linguaggio biblico, vale Condannato, Riprovato, da Dio. –
Esempio: Volg. Pist. Vang. 2, 2: Colui che non crederà, è già giudicato.
Definiz: § IV. E per Reputato, Tenuto, Avuto. –
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 10: La famiglia di Monferrato, giudicata, per esser di sangue ed origine imperiale, nobilissima sopra tutte l'altre, è oggi estinta ed interamente spenta.
Definiz: § V. E per Riconosciuto, Dichiarato, legittimamente. –
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 2, 247: Significamo il nostro avvenimento nell'isola, sì come nostro giudicato reame per la volontà della Chiesa, e di messer lo Papa.
Esempio: E Gio. Fior. Pecor. 2, 248: Maravigliomi molto, come fosti ardito di venire nel reame di Sicilia, giudicato nostro per l'autorità della Chiesa di Roma.
Definiz: § VI. Giudicato nel letto, o assolutam. Giudicato, si disse per Fermato nel letto a causa di grave malattia, e talora senza speranza di poter guarire. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 199: È cattivo segno, quand'uno enfermo megliora, e sta giudicato nel letto.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 443: Come la fa? L. Ehimè! maestro mio, Di male in peggio! giudicata più Che mai!
Esempio: Red. Lett. 1, 35: Un tale calzettaio.... era giudicato in letto, e tisico, per molti e molti sputi e copiosi di sangue che aveva fatti.
Definiz: § VII. Pattuglia giudicata. –
V. Battaglia, § IX.
Definiz: § VIII. Nemico giudicato, si disse per Nemico dichiarato. –
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 181: Lorenzo de' Medici,... cacciato Francesco Maria già duca d'Urbino, nimico giudicato del Papa, sottomise Urbino con tutto il ducato d'esso alla sedia romana.
Definiz: § IX. Lasciare alcuno per cura giudicata, vale Disperare della sua guarigione. –
Esempio: Salv. Granch. 1, 4: Va', procacciati pur di un altro medico, Ch'io per la parte mia ti sfido e lascioti Per cura giudicata (qui in locuz. figur.).
Definiz: § X. Giudicato, in forza di Sost., vale Persona giudicata, sottoposta a giudizio, anche figuratam. –
Esempio: Dant. Conv. 74: L'una delle quali [cagioni] è puerizia, non dico d'etade, ma d'animo: la seconda è invidia; e queste sono nel giudicatore: la terza è la umana impuritade; e questa è nel giudicato.
Definiz: § XI. Vale altresì Ciò che è stato giudicato, deciso, risoluto, Cosa giudicata, risoluta; e per estensione, Giudicamento, Giudizio, Sentenza. –
Esempio: S. Gir. Grad. 60: E Moisè disse: Maladetti sieno tutti coloro, che frastornano lo giudicato degli istrani, e degli orfani, e delle femmine vedove; e tutto il popolo rispuose e disse: Amen. E appr.: Apparecchiati sono i giudicati sopra gli schernidori.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 2, 262: E fu ben giudicato di Dio, che l'orgoglio e superbia de' Francesi fu punita.
Esempio: Legg. Band. C. 2, 12: Non possino incarcerare que' descritti che volessino dar mallevadore del giudicato.
Esempio: Giacomell. Carit. 161: Ho perduto nel primo giudicato, nel quale Mitridate ancor mi accusava.
Definiz: § XII. Si disse per Ciò che alcuno ha disposto per testamento, Disposizione testamentaria. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 327: Feciono sei cittadini a potere onorare il corpo con grande altorità; e perchè lui si giudicò e volle che 'l corpo suo fussi messo in terra, e non in cosa di rilievo o altezza, mi pare intendere ch'e' detti onoratori osserveranno il giudicato.
Definiz: § XIII. Passare in giudicato, detto di sentenza, giudizio, e simili, vale Divenire esecutorio, ed altresì Divenir tale da servire di norma o criterio in casi consimili; anche figuratam. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 15, 1, 352: Attesochè se non si appellerà, in maniera che la sentenza passi in giudicato, in tal caso continua la giurisdizione del medesimo giudice, ec.
Esempio: Fag. Rim. 4, 204: E in favor della grazia pronunziato Avete, quando c'è per la beltà Tal sentenza passata in giudicato?
Definiz: § XIV. Pur figuratam., Passare in giudicato, detto di fatto, o di ciò che attiene a una dottrina, a un sistema, e simili, vale Essere definitivamente risoluto, stabilito, ammesso; Essere tale da non potersene più dubitare. –
Esempio: Sassett. Lett. 309: Io non credo che per levargli (a Colombo) la coniettura de' venti, se gli levi la gloria dell'azione sua, perchè le cose già passate in giudicato non si possono cavare del capo alle persone.
Esempio: Red. Osserv. Vip. 12: Oggimai questa era una cosa passata in giudicato.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 98: Omai è passata tra i coltivatori delle muse in giudicato, che l'anime stessero bell' e create in cielo, ricche di sapere e di dottrina.
Definiz: § XV. Stare al giudicato di alcuno, e assolutam. Stare al giudicato, o a giudicato, vale Rimettersene al giudizio di alcuno, o all'altrui giudizio o sentenza; anche figuratam. –
Esempio: Serdon. Vit. Innoc. 24: Fece dare nuova sicurtà di dugentomila ducati di stare al giudicato di quattro auditori di Ruota.
Esempio: Buomm. Cical. 12: Son venuto qui per dir con ogni modestia le mie ragioni, e poi starmene a giudicato.
Esempio: Targ. Valdin. 364: Se.... dobbiamo starcene al giudicato di Monsignor Lancisi, io ho vinta la mia causa.