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FURTO
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FURTO.
Definiz: Ladroneccio, Rubería, Cosa rubata. Lat. furtum. Gr. κλοπή.
Esempio: Maestruzz. 2. 30. 1. Furto è toglimento della cosa altrui mobile, e corporale, fraudolenta, o voglia il signore, di cui ell'è, o no, per cagion di guadagno.
Esempio: E Maestruz. appresso: La pena del furto si varia secondamente, che variamente di lui si tratta, e criminalmente, e a pena di peccato criminale.
Esempio: Tratt. pecc. mort. Furto è tor le cose altrui occultamente, e non sen'avvedendo colui, di cui sono.
Esempio: Petr. son. 166. Pur questo è furto, e vien, ch'io me ne spoglie.
Esempio: Quist. Filos. C. S. Furto è toglimento della cosa altrui contro alla volontà del vero suo possessore.
Esempio: Fior. Virt. A. M. Torre l'altrui occultamente, questo si è furto.
Esempio: Bocc. nov. 98. 43. Alla qual grotta due, li quali insieme la notte erano andati ad imbolare, col furto fatto andarono.
Definiz: §. I. Per metaf. vale Cosa fatta di nascoso, Cosa nascosa.
Esempio: Fiamm. 5. 59. Là, dove tu gli amorosi furti nascondi, mi ritrovassi.
Esempio: Dant. Inf. 26. Tal si movea ciascuna per la gola Del fosso, che nessuna mostra il furto.
Esempio: But. ivi: Mostra 'l furto, cioè lo spirito, che avea dentro da se.
Esempio: Ovvid. Pist. Io son nuova a' furti di Venus.
Definiz: §. II. Di furto, posto avverbialm. vale Furtivamente, Nascosamente, Con inganno. Lat. furtim, clam. Gr. κλεμμαδόν, λάθρα.
Esempio: G. V. 10. 140. 2. Nè vi potea entrar vittuaglia, se non di furto.
Esempio: Bocc. nov. 98. 34. Sua moglie è divenuta nascosamente di furto.