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CORNICE
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CORNICE.
Definiz: Sost. femm. Cornacchia. Ma è voce che non userebbesi oggi, se non talvolta in poesia.
Dal lat. cornix. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 256: Qual destro corvo, o qual manca cornice Canti 'l mio fato?
Esempio: Sannazz. Arcad. 54: Ricordami avere ancora non poche volte riso de' casi della male augurata cornice; ed udite come.
Esempio: E Sannazz. Arcad. 129: Questi, io dubito, saranno rari, e quasi bianche cornici.
Esempio: Ar. Rim. 1, 217: L'uccel c'ha bigio il petto e l'ale nere, Fu prima donna, e diventò cornice Per esser troppo vaga di sapere.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 9, 127: Sopra ogni augello ha in odio la cornice.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 11, 211: L'impresa erano due cornici, simbolo antico delle nozze.
Esempio: Chiabr. Rim. 3, 81: Il gracidar della cornice, E del corbo non men la negra voce.
Esempio: Marchett. Lucrez. 401: Ove accostarsi Non fur viste giammai rauche cornici.
Esempio: Pindem. Poes. 363: Così al sommo Fattor piacque che al ratto Cervo, al magno elefante, ed alla nera Cornice lunga concedea l'etade.