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MERITARE
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MERITARE.
Definiz: Rimeritare, Guiderdonare, Ristorare, Rimunerare. Lat. praemio afficere, remunerare, reddere gratiam. Gr. ἀντευεργετεῖν, χάριν ἀποδοῦναι.
Esempio: G. V. 10. 38. 1. Per meritare Castruccio del servigio fattoli.
Esempio: Amm. ant. 16. 4. 1. Propriamente non dà chi attende solo ad essere meritato.
Esempio: E Amm. ant. 17. 3. 1. Non è lecita cosa non meritare i beneficj, anzi conviene maggiori cose rendere.
Esempio: Sen. Declam. Frammettendomi in bene, debbo esserne meritato.
Esempio: Rim. ant. Dant. Maian. 87. E non son meritato Già d'alcun bene, che di gioia sentisse.
Esempio: Franc. Barb. 48. 15. E più porta d'onore Saver donar la sua persona altrui, Ricevendo da lui, E stare apparecchiato a meritare.
Definiz: §. I. Meritare, col terzo caso, vale lo stesso.
Esempio: Amm. ant. 2. 6. 5. La mia patria m'ha nutricato salvamente, ec. e che poss'io meritare a quella, onde tanti beni ho ricevuti?
Esempio: Amet. 23. Meritino gl'Iddii sì alta fatica a te grazioso.
Esempio: Vit. Barl. 13. Verrà a giudicare e li vivi, e' morti, e meriterà a ciascuno secondoch'avrà servito.
Definiz: §. II. Meritare, att. e neutr. vale Esser degno di male, o di bene, secondo l'operazioni. Lat. mereri, dignum esse. Gr. ἄξιον εἶναι.
Esempio: Bocc. nov. 19. 33. Perciocchè voi ottimamente conoscete quello, che ciascuno di costoro ha meritato.
Esempio: E Bocc. nov. 95. 2. Meritò questa donna per lo suo valore d'essere amata sommamente da un nobile, e gran barone.
Esempio: Petr. son. 272. Che meritò la sua invitta onestate.
Esempio: Dant. Par. 4. Di meritar mi scemi la misura.
Definiz: §. III. Meritar d'uno, vale Esser benemerito d'alcuno. Lat. benemereri de aliquo. Gr. εὐεργετεῖν τινα.
Esempio: Dant. Inf. 26. S'i' meritai di voi assai, o poco, Quando nel mondo gli alti versi scrissi.
Definiz: §. IV. Meritare, per Pagare, o Valutare il merito, cioè l'usura, o l'interesse.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 131. Per sostentare i suoi cittadini fece una legge, che quegli tali danari fossono meritati fiorini cinque per cento.
Definiz: §. V. Meritare, pur in signific. att. per Far meritevole, o Acquistare altrui alcuna cosa.
Esempio: Pass. 265. In prima l'umiltà merita all'uomo la divina grazia.
Esempio: E Passav. 271. E poi (l'umiltà) gli merita d'avere l'onore, e l'esaltazione della gloria.