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Dizion. 3° Ed. .
SCONOSCENTE
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pag.1476
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SCONOSCENTE.
Definiz: | Ingrato, e non ricordevol de' beneficj. Lat. ingratus. Gr.
ἀγνωμων. |
Esempio: | Boc. Nov. 49. 7. E come sarò io si sconoscente, che ad un gentiluomo, al quale,
ec. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 68. 20. Anzi si vorrebbe uccidere questo can
fastidioso, sconoscente. |
Esempio: | Tav. Rit. Essendo giunti, trovarono al mulino tre mulinari, i quali erano assai
villani, e sconoscenti [cioè zotichi, e rozzi. Lat. rudis, inhaemanus
inhumanus] |
Esempio: | Dan. Inf. 7. Ed egli a me, vano pensiero aduni, La sconoscente vita, che i fa
sozzi, Ad ogni conoscenza or gli fa bruni [cioè, che non s'eran mai fatti conoscere, per opera alcuna lodevole.
Lat. ignobilis, obscurus] |
Esempio: | Stor. Europ. 39. Perchè la sconoscente vita, che e' vissero, non merita maggior
memoria nell'avvenire, che ella abbia sino a' dì nostri [qui nel medesimo sentim. preso sopra da Dante]
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Esempio: | Tass. Ger. 12. 88. Rifiuti dunque, ahi sconoscente, il dono Di ciel salubre, e
'ncontra lui t'adiri? |
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